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“Echi” e pianoforte a comporre un’atmosfera unica

Creare una profonda atmosfera utilizzando un singolo strumento, nell'arco del non breve spazio di venti tracce, è sicuramente un merito degno di attenzione.

Poliedrico è senz’altro uno degli aggettivi che ben definiscono Andrea Balzani come musicista. Iniziato all’arte sin da giovanissimo, la sua storia racconta di un percorso musicale fortemente incentrato sul pianoforte, ma con più di un occhio di riguardo verso la chitarra, in un costante perfezionamento arricchito da esperienze didattiche di alto profilo.

Molto attivo proprio come dispensatore di conoscenza (tra le varie pubblicazioni non possiamo non menzionare, in relazione a quanto accennato sopra, “Il repertorio per pianoforte e chitarra“), contesto che lo vede distinguersi nella nobile attività di valorizzare autori e compositori poco conosciuti, Andrea si segnala anche come pianista e tastierista dall’intensa produzione discografica in termini sia quantitativi che qualitativi.

Una vena compositiva che si rivela votata alla sperimentazione all’interno del vasto mondo dei tasti bianchi e neri, con un approccio che predilige la ricerca di atmosfere tramite sonorità non necessariamente rese complesse dal virtuosismo: non fa eccezione in questo senso il disco Piano Echoes, pubblicato nel 2019.


Come si diceva in apertura, venti tracce che si sviluppano esclusivamente attorno all’utilizzo del pianoforte. Complice la durata contenuta, ciascun brano si presenta come una sorta di breve riflessione sonora, ognuna volta al tempo stesso a suscitare nell’ascoltatore sensazioni più spesso rivolte verso una sana e quieta malinconia, pur non mancando i momenti in cui la “modalità maggiore” accorre a illuminare idealmente lo scenario espresso.

La forza del disco risiede proprio nella sua capacità di descrivere panorami emozionali intimistici, accostabili a immagini di imbrunire invernali incombenti, volendo cercare di esprimere in maniera visiva questo racconto di melodie e armonie; un racconto nel quale tensioni e risoluzioni sanno rincorrersi quel tanto che basta da risultare suggestive e mai disorientanti, anche in presenza di progressioni dal carattere meno scontato della norma.

Piano Echoes è dunque un album dall’elevatissimo potenziale riflessivo, che si consiglia caldamente di ascoltare evitando la riproduzione casuale e seguendo invece la naturale sequenza della tracklist.
Per restare aggiornati le attività di Andrea Balzani è opportuno seguire il canale YouTube ufficiale e la pagina Facebook dell’artista.