L’italia è un Paese di santi, poeti e navigatori e anche… di liutai! Sì, perché la tradizione, iniziata sugli strumenti classici, è ancor oggi viva e vegeta anche su quelli elettrici.
Uno degli esponenti del mondo italiano della liuteria è Fabio Cotta, che con la sua attività produce chitarre e bassi.
Oggi abbiamo una doppia occasione, prima di tutto di ascoltare in azione uno dei suoi strumenti, grazie al video realizzato dal sempre bravissimo Giacomo Pasquali.
L’altra occasione è quella di rivolgere alcune domande dirette allo stesso Fabio Cotta, subito dopo la visione del video.
La produzione di Fabio Cotta si è concentrata sulle cosiddette “Super Strat“, espressione nata negli anni ’80 per indicare quelle chitarre che riprendono forma e filosofia delle famose Stratocaster, ma ne amplificano le doti munendole di alcuni accorgimenti che riguardano la comodità del playing, la stabilità dell’hardware e la dotazione dell’elettronica.
Le foto che vedrete di seguito sono prese da vari strumenti realizzati da Cotta ultimamente, mentre la descrizione tecnica si riferisce in specifico allo strumento del video test. Queste caratteristiche si possono intendere come base di esempio, ma ovviamente ogni strumento può essere personalizzato secondo le esigenze del cliente.
Il modello del video test è un HSS, cioé una combinazione di pickup humbucker al ponte e due single coil in posizione centrale e manico. Un classico wiring di epoca post-vintage, per chi cerca da questo tipo di chitarra le sonorità classiche ma anche un po’ di spinta e corposità sonora in più per generi moderni.
Scendendo nel particolare, parliamo di AlNiCo 2 per l’humbucker e AlNiCo 5 per i single coil, un ottimo bilanciamento.
Parlando di legni, il manico è in acero canadese con una bella fiammatura, mentre la tastiera è in Pau Ferro con tasti super jumbo.
Il corpo dello strumento è un pezzo unico di Korina.
A tutto questo si aggiungono le belle meccaniche Schaller autobloccanti, il ponte Hipshot 6 String US Contour Tremolo Bridge.
Veniamo quindi alle domande che abbiamo rivolto al liutaio italiano, con cui potrete prendere contatto tramite il sito web ufficiale FabioCottaGuitars.com
Salve Fabio, la prima domanda è ovviamente di rito per presentarti alla community, dicci “chi sei” e cosa ti ha spinto al lavoro di liutaio...
Sono nato a Roma nel 1966, ho studiato chitarra classica e poi chitarra elettrica. Ho approcciato al mondo della liuteria da autodidatta negli anni in cui internet ancora non esisteva ed ho scoperto che riuscivo a costruire chitarre elettriche di qualità in maniera agevole.
Avendo curato l’assistenza tecnica autorizzata delle migliori marche di chitarre, ho avuto la possibilità di studiarle a fondo.
La passione per le chitarre e per la lavorazione del legno hanno reso possible che diventassi un liutaio.
Qual è stato l’iter che ti ha portato nello specifico a scegliere una strada (o più strade) sui modelli da te proposti?
Il modello che maggiormente propongo è la Super Strat, questo perché credo che sia la chitarra più versatile e discendente di una delle chitarre più famose al mondo. La scala lunga (diapason 25.5″) permette di gestire al meglio la resa dei 3 pick-up, l’insieme di più fattori mi hanno portato a questa conclusione.
Comunque costruisco anche chitarre set-in e neck through body con scala corta.
“Super Strat”, una definizione che circola oramai nel mondo chitarristico da lungo tempo. Come deve essere uno strumento “super” nel 2019?
Grande attenzione va alla stagionatura dei legni, alla scelta del taglio del neck blank, l’impiego dell’hardware di massima qualità, cosi come della scelta dei pickup. Cosa più importante, la maestria di tutte le procedure di costruzione che portano alla realizzazione di uno strumento di altissima qualità.
L’attività di liutaio è ancora un mestiere che un giovane può sognare? Quali i requisiti e quali le difficoltà?
Se è una passione, anche la liuteria va perseguita con tutto il cuore, ma da sola non basta, il talento è altrettanto necessario.
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