I video sui plug-in di Acustica Audio sono stati tra i più seguiti, proseguiamo quindi con Gold3 cercando di esplorare al meglio tutte le nuove feauture introdotte.
Siamo al terzo aggiornamento dell’ormai noto plug-in della nostrana Acustica Audio. Ci hanno già abituato a notevoli emulazioni di outboard e console, ma questa volta Gold3 raccoglie un’invidiabile collezione di outboard Neve.
Gold 3 include nel pacchetto: 8 equalizzatori, 2 compressori (molto rari), 7 preamplificatori di cui 52 differenti nella versione standalone del plug.
È di fatto uno dei plug-in della serie Acqua più complessi realizzati finora, con la nuova tecnologia Core 14 che lo rende particolarmente leggero sul processore rispetto le versioni precedenti.
Nella sezione EQ troviamo le profilazioni 8066 (Neve 1066), 8112 (Neve 33122), 8093 (EMI-Neve 1093, un EQ particolare dove i trasformatori Marinar furono inseriti nel 1081 per la sezione shelf), 8193 (ricalca il Emi-Neve 1093), 8077 (rarissimo Neve 1077 dove le frequenze medie sono duplicate).
Il classico 1073 lo troviamo in H073.
La sezione compressori ci mostra: 8052 che emula il 2252 e 8054 emula invece il 2254.
La sezione preamplificatori è particolarmente ricca, ben 52 tipi di preamplificatori tra valvolari e stato solido. Alcuni di essi sono provenienti dal Neve 9001 grazie ad Asher Bay e una certa quantità di questi fa parte dei preamp derivati da diverse console Neve: 8071 che è modellato sul 1271 e 8072 modellato sul 1272 Brent Averill basato appunto sulla circuiteria del modulo 1272, particolarmente indicato sulle tracce di batteria.
In Gold 3 troviamo inoltre modellato il 1081 utilizzato su The Dark Side of The Moon e la Neve 5422 console del 1978, utilizzata molto dagli Abba.
La serie dei plug-in è composta da Gold3 channel strip, Gold3Pre modulo sezione preamplificazione, Gold3 EQ modulo di equalizzazione, e Gold3 Comp modulo dei compressori, sempre separato.
Come per gli altri plug-in Acustica è presente anche la versione ZL Zero Latency per poterli utilizzare in fase di recording senza aggiungere latenza alle tracce.
Equalizzatori
Il primo modulo in evidenza è l’EQ, in questa sezione ne troviamo ben 6 tipi diversi provenienti dalle relative console. Il pulsante off lo bypassa.
Nel dettaglio vediamo che ogni EQ possiede stati di gain differenti, step di frequenze diverse e filtri diversi. Sono emotivamente più legato alla sezione 8066 (Neve 1066) ma come vedremo è possibile creare interessanti colori anche con le altre.
Nella channelstrip troviamo le due sezioni Low Mid e Mid High suddivise in due equalizzatori separati.
L’8066 è un preamplificatore ed equalizzatore 4 bande in classe A, tipicamente famoso per le sue basse frequenze grasse e corpose, lo troviamo in tantissime console moderne.
Possiede uno shelf di +o- 16db. La frequenza di HF è fissata a 15khz.
La sezione HMF è a step e lavora sui picchi di 700hz, 1.2, 2.4, 3.8 e 7kHz.
LPF lavora a -18db/oct sulle frequenze 18, 12, 8.2, 5.6, 3.9kHz
L’8122 è un eq a 4 bande con un HP e LP a step, possiede il sound classico inglese degli anni 70.
Possiede un gain di intervento di +o- 18db. La frequenza HF è settabile a 3.3, 4.7, 6.8, 10, e 15khz quindi già più malleabile del precedente
La sezione HMF è a step e lavora sui picchi di 1.8, 2.7, 3.9, 5.6, 8.2kHz
LPF lavora a -18db/oct sulle frequenze 18, 12, 8.2, 5.6, 3.9kHz
L’H073 è il derivato del ormai noto 1073 un must.
Possiede anch’esso un + o – 16db di intervento, con frequenza fissa a 12khz.
La sezione HMF è a step e lavora sui picchi di 360, 700hz, 1.6, 3.2, 4.8, e 7.2kHz.
LPF lavora a -18db/oct sulle frequenze 18, 12, 8.2, 5.6, 3.9kHz
L’8077 è l’emulazione basata sull’EQ a 3 bande discreto sempre con un sound grasso sui bassi tipico delle console anni ’70.
Molto simile al 8066 possiede sempre + o – 16db di intervento e HF fissato a 15k
La sezione HMF è a step e lavora sui picchi di 700Hz, 1.2kHz, 2.4, 3.8, 7kHz.
LPF lavora a -18db/oct sulle frequenze 18, 12, 8.2, 5.6, 3.9kHz
Il 3081 è lo stato dell’arte degli EQ degli anni ’70, la versione originale era equipaggiata con trasformatori sia in ingresso sia in uscita, un sound molto ricco di armoniche.
Come per la versione 8122 possiede i medesimi parametri ma un timbro leggermente diverso.
La sezione HMF è a step e lavora sui picchi di 1.5, 1.8, 2.2, 2.7, 3.3, 3.9, 4.7, 5.6, 6.8, 8.2kHz.
LPF lavora a -18db/oct sulle frequenze 18, 12, 8.2, 5.6, 3.9kHz
L’3102 è una unità di preamplificazione vintage in classe A, con un equalizzatore a 3 bande.
Lavora con un gain di +o- 16db ed un HF e fissato a 10, 12 e 16kHz.
La sezione HMF è a step e lavora sui picchi di 350, 700hz, 1.6, 3.2, 4.8, e 7.2kHz.
LPF lavora a -18db/oct sulle frequenze 18, 14, 10, 8, 6kHz
Il 8093 rappresenta l’EQ del 1972 contenuto nei 1081 usatissimo in fase di recording e mix colora tanto grazie ai famosi trasformatori contenuti in quelle unità.
Possiede gli stessi parametri del 8122 ma è presente solo nella versione Gold3EQ, quindi non nella channelstrip.
Infine, l’8193 simile al precedente 8093 ma con la campionatura in peak mode anziché shelf. Anch’esso non presente nella channelstrip.
Le frequenze Low mid, Low e HPF sono affidate al secondo modulo.
Compressori
Troviamo due compressori diversi, l’8252 e l’8254, entrambi emulazioni dello stadio di compressione interna delle console, storici e irreperibili in formato hardware.
I parametri sono gli stessi che siamo abituati a vedere nei prodotti Acustica Audio, partendo dai Meter che mostrano la riduzione di gain applicata, l’attacco da 1ms Fast a 16ms Slow, la Release da 75ms Fast a 6000ms Slow, il selettore SHMod che controlla la curva di attacco del compressore per preservare al meglio il transiente, la Threshold con un limite da -20db a +10db.
Poi il Makeup Gain per recuperare il segnale compresso, la manopola di Mix per dosare il compressore in modalità parallela ed il pulsante di SideChain incluso solo nella versione GoldComp separata.
La versione 8252 è il comp/limiter predecessore del modello 8254, un masterpiece, fu il primo ad essere realizzato con transistor al germanio ed alimentato a 24V nel 1969 circa.
Preamplificatori
Finalmente siamo arrivati a quello che forse è il vero core di tutta la suite Gold3, lo stadio di preamplificazione. Gold3 infatti possiede al suo interno una vasta sezione di preamplificatori in grado di colorare e quindi dare corpo ai nostri mix e mastering.
Ma come destreggiarsi in questa selva di colori?
Li troviamo sia nella channestrip, sia nel plug-in separato Gold3Pre. Questa sezione emula la risposta di fase della distorsione armonica prodotta da ognuno di questi circuiti. La prima sezione che analizzeremo è la sezione di ingresso ossia la sezione di preamplificazione suddivisa in 3 grosse categorie Line, Mic e Bus oltre al pulsante Off.
Ogni pulsante è esclusivo degli altri, quindi in questo caso scegliamo facilmente che tipo di stadio di preamplificazione vorremo per le nostre tracce sia in fase di Mix sia in fase Mastering.
I preamplificatori di linea sono 24, quelli Mic 12 e quelli Bus 10. Facciamo però attenzione alcuni dei Bus sono MONO quindi i Bus 2 e 10 sono Stereo Premp.
I preamplificatori di uscita includono anche alcuni stadi di preamplificazione valvola contenuti in alcune macchine vintage.
In queste sezioni troviamo l’input Trim in grado di regolare il volume in ingresso creando un gainstaging interno automatico, abbiamo a disposizione un controllo di + o – 24db.
Nella sezione Gold3pre abbiamo inoltre a disposizione la sezione MidSide da utilizzare per separare la matrice Mid e Side prima dell’EQ. Il segnale verrà ritrasformato in stereo all’uscita del plug-in nello stadio di output.
Nella sezione Preamp facciamo attenzione alla scelta tra Mix e Bus, anche se il comportamento ci sembra simile in realtà. Bus possiede infatti anche l’emulazione e il colore del preamplificatore dello stadio di compressione, è importante quindi attivarlo quando vogliamo una emulazione del compressore 8254 completa.
Nel manuale troviamo tutti i grafici relativi alla distorsione generata da ogni sezione Pre.
Console
Infine, ultima ma non ultima la sezione Console che abbiamo già esplorato nella recensione del plug-in Sand 3. La ritroviamo anche in Gold3 e controlla il signal path tra i vari moduli della channelstrip.
Stiamo quindi parlando del Routing interno del plug-in in grado di controllare la side chain anche del compressore. Ogni famiglia di plug-in la utilizza in maniera differente quindi tra vst2 vst3 e AU, facciamo attenzione a come la DAW gestisce questa procedura.
Nel diagramma troviamo le lettere F (Filtro), E (equalizzatore), C (compressore). I diagrammi ci guidano nella scelta della configurazione. Abbiamo a disposizione 4 configurazioni possibili.
Il primo seriale quindi F-E-C, nel secondo F-E-C viene inviato il segnale al compressore direttamente ma il sidechain del compressore è regolato dal F e dall’EQ.
Nel terzo F-C il segnale passa dal filtro al compressore ma il sidechain è regolato dall’eq.
Nel quarto il contrario, l’EQ va al compressore ed il sidechain è regolato dal filtro.
I meter presenti nel plug-in separato sono più dettagliati di quello della channelstrip quindi se vogliamo seguire un percorso di metering professionale è il caso di utilizzare quelli separati in grado di mostrarci il segnale in VU, Peak, TruePeak, True Peak Max in dBfs, K12 Peak e K12 RMS. K14, K20, Lufs.
Fino a 15 sistemi di metering a disposizione.
Nel video sopra possiamo apprezzare il sound di queste emulazioni e, soprattutto, la mia soddisfazione utilizzandole.
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