Da quasi 30 anni l’azienda australiana Røde offre uno dei microfoni più venduti nell’entry level: il famosissimo Røde NT-1.
Non credo ci sia nessuno di noi che non ne abbia sentito parlare e non lo abbia usato almeno una volta. Da allora Røde ha ampliato il suo raggio d’azione con decine di prodotti che ruotano intorno al core business dei microfoni, come dimostrato dalla gamma completa dei prodotti che stanno riscuotendo un grande successo fra i film-maker.
La dinamica azienda australiana ha anche acquisito aziende importanti quali Event Electronics e la storica Aphex e nel 2016 Soundfield Limited, la prima azienda a commercializzare un microfono per le riprese Ambisonics… ma su questo argomento torneremo con un successivo articolo specifico.
Innanzitutto ringraziamo l’importatore italiano Midi Music per la grande disponibilità lasciandoci per oltre 2 mesi di prove esaurienti diversi microfoni recenti e/o meno conosciuti che si sono rivelati interessanti per molte applicazioni in studio.
Ho avuto il piacere di testare i modelli NT-SF, per la tecnica Ambisonics che avrà una recensione specifica, un set TF5 MP, attualmente il top gamma fra i condensatore a capsula stretta, ideale per ambiente e riprese strumentali, come il set economico a capsula stretta NT55MP.
Abbiamo utilizzato il valvolare a capsula larga K2 per riprese di voci e di strumenti vari e, infine, i due ribbon NTR per riprese dei strumenti singoli ma spesso per ambienti, con la tecnica Blumlein.
L’esperienza con la coppia di ribbon NTR è stata molto interessante, come mio solito li ho scelti innanzitutto per una Blumlein sia ravvicinata che distanziata per batterie, chitarre acustiche e altre riprese ambientali.
Fra le caratteristiche tecniche spicca la dimensione minima del nastro di 1,8micron, il sistema di anti-shock interno e la possibilità di accettare pressioni sonore fino a 130dB.
La dimensione ridottissima del nastro contribuisce alla risposta timbrica che va un oltre quanto ci aspettavamo da un ribbon della sua fascia di prezzo perché ci ha restituito qualcosa in più del nastro classico (con il roll-off tipico dei mitici prodotti vintage) pertanto lo definirei un nastro moderno, in grado di riprendere con accuratezza e dettaglio superiori a quello dei microfoni tipici dei crooner degli anni ’50.
Siamo poi passati al top gamma TF5, incuriositi dalla presentazione nel sito: “…la capsula del TF5 è stata progettata ex-novo con tolleranze inferiori al micron per offrire un suono e una risposta consistenti…” e dal coinvolgimento di Tony Faulkner nella progettazione e nella messa a punto.
Dal punto di vista tecnico non possiamo che apprezzare l’impedenza di uscita di soli 63Ω (che rappresenta un carico ottimale per tutti gli ingressi microfonici) e il rapporto S/R di 80dB. Abbiamo sentito subito queste caratteristiche al primo utilizzo, nelle quali il TF5 non ha sfigurato davanti a microfoni blasonati restituendoci con il massimo dettaglio anche i passaggi più rapidi ed intensi di un’ottima chitarra acustica. Per le riprese ambientali abbiamo trovato molto utile la barretta calibrata per riprese stereo fornita in dotazione, oltre alle due clip e i due antivento.
Per le riprese di batteria abbiamo alternato i TF5 con gli economici NT5 come over e sul charlie per comprendere quanto fossero giustificate le differenze di prezzo. Abbiamo usato una coppia selezionata di NT5 (alla quale per alcune riprese abbiamo affiancato anche un terzo microfono, di uno dei presenti), un microfono che si caratterizza di nuovo per il suo carico ottimale per i pre con soli 100Ω e una max SPL di ben 143dB, oltre a una risposta lineare, contraddistinta da un lieve roll-off dai 200Hz e l’esaltazione di 2dB fra i 4 e i 15kHz… insomma sembrano proprio tagliati per essere usati come overhead!
Per ottenere delle esecuzioni con il massimo dell’omogeneità per capire esattamente la differenza fra i microfoni, al solito abbiamo stressato non poco il batterista durante questi test! Troviamo che la notevole differenza di prezzo (il set TF5 costa il quintuplo del set NT5) sia giustificata dal costo delle capsule, infatti paragonando il set NT5 con altri set di microfoni a capsula stretta della stessa fascia di prezzo la qualità è diventata decisamente omogenea e la polarità “tight cardioid” gli conferisce maggiore selettività, che semplifica il posizionamento, rispetto a microfoni con ripresa più “larga”.
Il valvolare K2, è fornito in una custodia in plastica che contiene sospensione elastica, cavo specifico e alimentatore con selezione continua della polarità, con circuitazione in classe A e dotato di valvola 6922, selezionata individualmente a mano.
Ci ha stupito piacevolmente perché ci ha fornito il dettaglio tipico di un condensatore a capsula stretta, ossia una risposta impulsiva molto rapida, unito al “calore” della valvola e della capsula larga.
Ci è piaciuto molto su tutti gli strumenti, in particolare su chitarra classica e acustica usato come microfono principale, ossia angolato e indirizzato verso la buca a circa 20cm dalla chitarra, ma si è fatto valere anche per la cassa della batteria! Inutile dire che le sue caratteristiche timbriche hanno fatto un ottimo lavoro per le voci sia maschili che femminili.
Concludiamo questa breve recensione apprezzando in pieno il grande sforzo di Rode nel realizzare microfoni che vanno oltre la gamma entry level, cui deve la grande popolarità acquisita, per entrare nel terreno minato della gamma superiore di prezzo… dove è presente con grande autorevolezza!
Abbiamo trovato che tutti i microfoni usati in queste sessioni hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo e li consigliamo a quanti desiderano creare/integrare un parco microfoni con soluzioni versatili e originali ma sempre ben suonanti.
Come detto prima, i microfoni Røde sono importati per l’Italia da MidiMusic e distribuiti tramite una rete capillare di negozi specializzati
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