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Tre pedali Stone Deaf suonano insieme

Tra i pedali un po' "pazzerelli" Stone Deaf è un marchio che è sicuramente più interessanti, a partire dall'estetica per finire anche nel suono! Sono appena arrivati in negozio da Tomassone Roma e lo staff è subito corso a provarli.

Tra i pedali un po’ “pazzerelli” Stone Deaf è un marchio che è sicuramente più interessanti, a partire dall’estetica per finire anche nel suono! Sono appena arrivati in negozio da Tomassone Roma e lo staff è subito corso a provarli.

Li avevamo visti al recente Musika Expo 2018 presso lo stand del distributore Audio Distribution Group e ora sono arrivati nei negozi: i pedali Stone Deaf, davvero uno più accattivante dell’altro, arrivano dall’Inghilterra, opera di Luke Hilton che dal 2010 ha deciso di dare forma, colori e suono al suo concetto di effetto a pedale per chitarra.

Dovendo decidere tra la strada analogica o digitale, Hilton non ha avuto nessun dubbio: ha scelto entrambe!
Cioé, il cuore pulsante, sonoro, dei suoi effetti è del tutto analogico, ma il controllo sui parametri avviene con mezzi digitali, senza intervenire sulla timbrica ma dando tutta quella comodità (a partire dal poter salvare patch in memoria) di cui il musicista moderno ha spesso bisogno, soprattutto in effetti con una tale complessità di regolazioni dove non ci si ferma mai a “un solo suono”.

Nella prova di Tomassone, effettuata con una bella Fender Stratocaster Player collegata a un amplificatore Costalab Silverstone 100% italiano, ascoltiamo:

  • Trashy Blonde: overdrive british con EQ parametrico
  • Tremotron: tremolo dalle molteplici possibilità sonore (possibile collegamento MIDI)
  • Syncopy: delay analogico con modulazione integrata (possibile collegamento MIDI)

E ora vorreste provarli anche voi vero? Li trovate a vostra totale disposizione nelle ampie vetrine di Tomassone Roma.