Anche quest’anno la grande fiera del centro Italia, Musika Expo, si è conclusa con grande successo di pubblico, noi c’eravamo e vi riportiamo qui le nostre impressioni.
Da pochi ma significativi anni, grazie all’esperienza di importanti kermesse quali Elettrika e Batterika, Musika Expo si è imposta come una delle più importanti fiere di strumenti musicali, nonché festival della musica, del nostro Paese.
La location del Lifestyle Hotel anche quest’anno si rivela un buon punto strategico, vista la grande affluenza di pubblico, e siamo stati felici di aver trovato un maggior numero di posti auto a disposizione, seppure ovviamente non a coprire la totalità dei visitatori (una missione impossibile).
L’impressione, infatti, è che prima o poi Musika dovrà fare un ulteriore salto di qualità e dimensioni, anche per accogliere tutti quei produttori che quest’anno hanno trovato sold out gli spazi a disposizione.
È un buon segno questo per la musica e non c’è che da esserne felici.
Vediamo quindi com’è andata grazie al parere di alcuni dei nostri autori che sabato e domenica si sono divertiti a esplorare le varie zone della fiera per scoprire novità, ascoltare musica live, incontrare grandi musicisti ed esperti del settore.
Anche dopo molti anni di frequentazione di fiere, meeting ed eventi vari, c’è sempre un gusto particolare nello sgomitare per farsi largo tra gli spettatori di una demo interessante o di un’esibizione degna di nota. La tentazione è dietro l’angolo e una buona politica è lasciare nel cassetto la carta di credito, ma ci sono comunque ottime occasioni per portare a casa qualche utile informazione.
Muovendosi agilmente nell’articolata struttura del Lifestyle Hotel ci si può ritrovare, ad esempio, nel grande stand della Eko Music Group con qualche vecchio amico. Giocare con la strumentazione messa a disposizione del pubblico è un piacere, ma non esclude la possibilità di raccogliere qualche parola di presentazione su alcuni nuovi prodotti.
Accanto alle nuove compatte acustiche Marco Polo con la loro scala ridotta e il nuovo sistema di amplificazione Fishman Flex, già inquadrate nel nostro mirino in occasione del recente Acoustic Guitar Village a Cremona Musica, abbiamo individuato tre interessanti combo, progettati per accontentare sia il chitarrista elettrico che quello acustico con velleità da busker.
Avendo già raccolto intriganti voci di corridoio sul coinvolgimento di Roberto Tittarelli nella progettazione dei due ampli per elettrica, il Manchester 30 e il Nashville 15, non potevamo farci scappare Nazzareno Zacconi che, tra un’esibizione e l’altra, si è prestato a spiegare nel dettaglio le caratteristiche dei due combo e del compatto Eclectic Amp con batteria ricaricabile.
Una buona partecipazione di pubblico, un paio di defezioni rispetto all’anno passato e la perdurante assenza dei marchi che mai hanno partecipato a questa manifestazione, né a Batterika che l’ha preceduta.
Qualche novità si è comunque vista, a cominciare dalle spazzole italianissime della Facus, distribuite da Master Music: presentati due modelli signature a fili metallici e con il collaudato sistema che ne blocca la lunghezza in tre diverse posizioni, firmati da Dennis Chambers e Maurizio Dei Lazzaretti.
Allo stand FBT erano concentrate le curiosità maggiori in fatto di piatti: per la Sabian c’erano i modelli della serie FRX, in bronzo B20, caratterizzati da una ‘corona’ di fori lungo il bordo e intorno alla campana, per alleggerire lo strumento e togliere decibel al volume complessivo.
Nuovo per il mercato europeo il marchio Crescent, acquisito di recente dalla Sabian, per gli amanti del più classico suono turco.
Per le batterie, nota di merito per due produttori artigianali, il siciliano PM Snare con i suoi raffinatissimi rullanti in diverse essenze e la salernitana G Drums, che costruisce set a doghe in legni nazionali quali il castagno.
Luci e ombre dalle proposte didattiche: un plauso alla direzione artistica per aver coinvolto un musicista emergente e indipendente quale il giovane Fausto Caprarotta, che ha presentato il suo libro Quinto arto, il canto ritmico nella batteria, mentre faccio un richiamo per le precarie condizioni e lo spazio in cui è stato chiamato a esibirsi un numero uno del nostro drumming quale Alfredo Golino.
Solito affollamento ma la mia saletta preferita era quella dedicata ai soliti 4 dell’audio… in ordine alfabetico: dB Technologies, Midi Music, MidiWare e SoundWave.
Per rendere la cosa equa, inizio il report in ordine anti-alfabetico, ossia partiamo dall’angolo SoundWave dove Franco Turesso decantava, oltre i microfoni Sontronics II^ generazione, Apogee e Golden Age Projects, una delle novità più interessanti del settore: il nuovo controller per Pro Tools e per questa presentazione si avvaleva della collaborazione di Senio Corbini e di Fausto Demetrio.
Interessante la scelta del protocollo Euphonix a 1024 step invece dei soliti 128 del MIDI ma la cosa più accattivante era l’estetica decisamente state-of-the-art con funzioni immediate e visualmente intuitive!
Lo stand MidiWare e anche quello dei synth GRP vedeva il guru Enrico Cosimi destreggiarsi con la solita maestria fra decine di pippoli di ogni forma e misure e (incredibile ma vero) funzione, affiancato dai soliti prodi che sciorinavano info sugli altri dispositivi, di tutte le fattezze e usi.
Di fronte c’era il buon Jurij Ricotti che entrava con dovizia negli anfratti di Pro One mentre Gianluca Barbato di MidiMusic dimostrava la nuova cuffia Adam Audio, un bell’oggetto che ci ripromettiamo di recensire al più presto!
Stefano Lo Gaglio per dB Technologies esponeva la parte di produzione più interessante per il segmento di mercato presente in questa fiera, quindi cuffie Beyer Dynamic e diversi dispositivi Tascam, oltre i prodotti entry-level della A.N.T., una divisione recente con produzione orientata verso l’utilizzo semplice ma con la base tecnologia proprietaria dei millenials.
All’atrio per il secondo anno consecutivo c’era lo stand della Adam Hall, nel quale i product specialist Fabio Deambrogio e Mino Scazzetta hanno fornito informazioni dettagliate per tutte le novità esposte, fra le quali spiccavano tre soluzioni interessanti quali l’elegante colonna porsche design MAUI P900G il compatto line array CURV 500 TS e il modello a batteria MAUI 5GO con ben trenta ore di autonomia.
In una saletta quasi tranquilla c’erano due aficionados delle ottobrate romane quali il buon Bruce Davidson e Anton Saviozzi di Audio Distribution Group a presidiare innumerevoli e incredibili pedali che, per la gioia massima dei chitarristi, erano amplificati da dettagliati monitor Dynaudio, posti a fianco dei microfoni Aston… che erano scollegati, ma li conosciamo bene…
Infine la sala Eko riuniva i product specialist di diversi settori, con Federico Simonazzi a farla da padrone fra dispositivi per DJ e Alto Professional, Giancarlo Succi con i suoi mixer A&H e le schede Focusrite e infine Raffaele Mirabella che smanettava con le tastiere Korg.
Il Musika Expo 2018 di Roma cresce e si rinnova a partire dal suo parco esposizioni, che ha lasciato decisamente soddisfatto il mio lato chitarristico, suddividendo stavolta l’intera fiera in due giorni separati.
La forbice di offerte per lo strumentista a 6 (o più) corde è stata decisamente più ampia e interessante: era infatti possibile provare modelli di punta di marchi molto noti come Eko Guitars, Music Man e Ibanez. Quest’ultima in particolare ha esposto la sua nuova serie AZ che ha suscitato fortissimo interesse a partire dal suo annuncio, interesse confermato poi anche dal sottoscritto dopo aver messo le mani su una AZ 2402 Prestige.
Entrando nei saloni dedicati alla grande distribuzione era possibile anche ammirare le ultime novità del mondo del recording audio, dai marchi più blasonati sono arrivate delle interessanti novità e un’ennesima tentazione per il sottoscritto che sono le nuove cuffie Adam Audio basate sul loro modello di cassa della serie S.
Ma una fiera non è solo strumenti, anche il comparto dedicato ai seminari con nomi di grande levatura, a partire da Alex Lofoco fino a Massimo Varini, hanno dato il giusto plus all’offerta di eventi di questa fiera toccando, inoltre, tantissimi argomenti molto interessanti come la modellazione dei sistemi digitali (Sim One) oppure la resa sonora dei cavi (Reference e Bespeco).
Roma si conferma essere un polo importante per la Musica, con l’augurio che si possa fare solo meglio.
Anche quest’anno a Musika i bassisti non si annoiano affatto: didattica, demo e una quantità di strumentazione hanno regalato agli amanti delle corde grosse una giornata e mezzo di soddisfazioni. Sabato la clinic dell’amico Alex Lofoco (che ci ha annichilito con due performance dal suo album Beyond) incentrata sul suo metodo Scale Colour System e sulla tecnica double-thumb.
Domenica piena con i live di Mario Guarini (ho fatto in tempo ad assistere a una brillante esecuzione del brano “Sepulveda Blvd”) e la demo di Giorgio Santisi sulla testata MiniOne di GR Bass (presenza costante e massiccia in fiera) nella sala di Aramini.
Tra i bassi provati mi hanno colpito l’Ibanez 1826 provato presso i ragazzi di Mogar, un 6 corde con pickup Aguilar e una versatile elettronica custom, e il Music Man Sting Ray 5 Special con manico roasted, per il quale ho lasciato non soltanto il cuore nella sala di Eko Music Group. Sempre intriganti i vari G&L e ho apprezzato anche i Sire esposti da Play! Music Store.
Non poteva mancare un giro sui pedali ospitati da Audio Distribution Group con lo staff di Your Music: la gamma pressoché completa di Darkglass Electronics (bellissimi i vari preamp e il fuzz), gli Emma (OKTO-NØJS e DiscomBOBulator hanno sfidato prepotentemente la mia GAS) e gli estrosi Earthquaker Devices, non sorvolando sul synthesizer stomp Enzo di Meris.
Questi i pareri, quindi, dei nostri “inviati”. Musika Expo 2018 ha visto alcune novità quest’anno, ma sostanzialmente la formula è rimasta la stessa, con la divisione di spazi per gli allestimenti e quelli per le demo e le live performance, sempre molto affollate.
Sicuramente quello che abbiamo citato è solo una parte di quello che era presente a Musika, se volete curiosare e approfondire ancora di più non perdetevi la nostra gallery fotografica e tutti i video che abbiamo girato durante il weekend.
Unico aspetto da rivedere è quello dell’area bar, in cui hanno trovato posto – forse con non buona premeditazione – alcuni produttori tra chitarre e corde e, nota dolente, batterie.
Non perché non ci piacciano le batterie, anzi, ma perché per molte ore si sono susseguiti musicisti che suonavano tre batterie in contemporanea, creando un livello sonoro piuttosto insostenibile per il volume e la forte riverberazione del luogo (che nella “vita reale” è un parcheggio sotterraneo, col cemento fonte di riflessioni sonore a 360°), arrivando a scaldare anche gli animi degli espositori vicini che desideravano parlare con i visitatori e far sentire i propri strumenti…
Nonché qualche difficoltà anche per una delle principali aree live proprio lì accanto, la cui tenda posta a divisorio non era certo acusticamente efficace.
Detto questo, nel complesso Musika Expo si conferma ancora una volta una fiera divertente, con una buona varietà di strumenti per ogni tipo di musicista, genere e stile e con un roster di artisti sicuramente di ottimo livello.
Lunga vita quindi alla musica e… a Musika!
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