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Roland Fantom, l’ultima evoluzione delle workstation

Roland Fantom è un nome che negli ultimi anni ha rappresentato uno strumento protagonista nelle maggiori produzioni musicali a livello mondiale, sia in studio che sui grandi palchi. 

Roland Fantom è un nome che negli ultimi anni ha rappresentato uno strumento protagonista nelle maggiori produzioni musicali a livello mondiale, sia in studio che sui grandi palchi. 

Il produttore nipponico ha quindi deciso di dar seguito alla stirpe di apprezzate workstation, presentando l’ultima evoluzione della serie.
Interamente riprogettato a tutti i livelli, il nuovo Fantom vanta un’unica modalità operativa, favorendo così il flusso creativo grazie all’utilizzo di Scene, ambienti omnicomprensivi in cui il musicista può muoversi liberamente durante la creazione dei timbri o la composizione. 

Le Scene possono essere completamente programmate dall’utente, concatenate a piacere e selezionate in modo rapido.

Com’è facile intuire, il generatore sonoro sfrutta gli oltre 40 anni di esperienza del marchio nel campo della musica elettronica, offrendo così un amplissimo ventaglio di timbriche che attraversano tutta la storia della musica contemporanea.

La presenza simultanea di molteplici tecniche di sintesi rende possibile una varietà timbrica davvero grande, e va segnalata anche l’implementazione di un filtro analogico programmabile nella catena del segnale, una chicca nel panorama delle workstation.

Roland Fantom

La meccanica è declinata nei classici tagli da 61, 76 e 88 tasti: nei primi due casi troviamo una raffinata tastiera semipesata di nuova realizzazione, con aftertouch, mentre il modello più grande sfrutta l’acclamata meccanica PHA-50 già vista su alcuni stage pianos del marchio. 

Il resto dell’interfaccia è popolato da cursori, knobs, pulsanti e pad per facilitare tutte le operazioni di editing, sequencing e triggering di cui il nuovo Fantom è capace, oltre ai classici wheels e joystick per Pitch e Modulation.

Roland Fantom, l'ultima evoluzione delle workstation

Il nuovo sequencer offre diverse modalità di composizione, ed è evidente come la sua progettazione si sia ispirata alle DAW più comuni.
Anche la connettività estesa rende il nuovo Fantom uno strumento ottimo da usare come centro del setup: le sue possibilità di controllare strumenti esterni, hardware o software, le sue funzioni di interfaccia audio, le sue capacità di controllare synth analogici tramite CV e la possibilità di controllare DAW esterne dal proprio display lo rendono un vero coltellino svizzero all’interno di qualunque contesto musicale.

Decisamente un gradito ritorno sulle scene…non vediamo l’ora di provarlo!
Scopri tutte le feature a disposizione sulla pagina ufficiale di Roland Fantom.