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30 anni di Operation: Mindcrime e la società odierna

Maestoso. Imponente. Sublime. Magistrale.Operation: Mindcrime è il capolavoro dei Queensrÿche. Per molti il miglior concept album della storia dell'heavy metal, per altri uno dei migliori dischi di sempre, nonostante l'LP abbia faticato ad emergere alla sua pubblicazione e godrà di luce riflessa solo all'uscita del

Maestoso. Imponente. Sublime. Magistrale.
Operation: Mindcrime è il capolavoro dei Queensrÿche. Per molti il miglior concept album della storia dell’heavy metal, per altri uno dei migliori dischi di sempre, nonostante l’LP abbia faticato ad emergere alla sua pubblicazione e godrà di luce riflessa solo all’uscita del successivo Empire.

30 anni di Operation: Mindcrime e la società odierna

I Queensrÿche (ˈkwiːnzɹaɪk) formatisi nel 1981 a Bellevue, un sobborgo di Seattle, producono un concept album che vede protagonista Nikki: un uomo che deluso dalla società americana che si unisce a una corporazione che progetta di assassinare i leader corrotti. 

La Seattle degli anni ’80, ameno luogo di disagio sociale, viene riproposta in un intreccio narrativo fra brani e dialoghi, dalla tossicodipendenza agli omicidi, dai politici corrotti alla sessualità, con spunti di riflessione su uno spaccato della società sempre molto attuale. La trama prosegue attraverso tutto l’album fra narrazione e cori gregoriani, senza far mai perdere l’attenzione, ascolto dopo ascolto. 

Grande merito della riuscita va a Geoff Tate (una delle migliori voci in assoluto nel mondo dell’heavy) cimentatosi in una prestazione tra le più alte che abbia mai proposto. Di pari valore, le capacità musicali del resto del gruppo che riescono a rendere in musica le immagini narrative.

Operation è tra i primi – nonché uno dei più importanti – album progressive metal, che aprì la strada a gruppi come i Dream Theater.

queenryche operation: mindcrime cover

La copertina dell'album

È il disco che avrei sempre voluto fare con i Maiden” ha dichiarato Bruce Dickinson.
Già, perchè quest’anno anche gli Iron Maiden hanno celebrato i 30 anni di Seventh Son of a Seventh Son e questa semplice frase da sola basta a inquadrare la portata di questo disco.

In primo luogo O:M si inserisce in un momento storico in cui alcuni mostri sacri del panorama musicale cominciavano a mostrare segni di stanchezza e infatti Seventh Son of a Seventh Son è per la “vergine di ferro” il primo tassello che lo stesso Dickinson fa risalire all’inizio della fine della sua prima avventura con il gruppo.
In secondo luogo il tema del controllo delle menti e dei comportamenti, risulta spaventosamente più moderno oggi di quando il disco arrivò sul mercato ed è questo ad averlo reso immortale.

queenryche operation: mindcrime cover

Il retro della copertina

Il concept

L’album comincia con il protagonista Nikki, sdraiato in un letto d’ospedale mentre ha un flashback sul suo passato. Ricorda che fu manipolato sotto effetto dell’eroina, per entrare in un gruppo di ribelli che lavoravano per un uomo subdolo chiamato Doctor X. Dopo aver aderito al culto, viene ipnotizzato e gli viene inculcata la parola d’ordine “mindcrime“, usata dal Doctor X per comandargli  qualsiasi omicidio. 

Il Dr. X offre un premio a Nikki in cambio dei suoi servigi: attraverso un prete di nome Padre William, gli offre i servigi di una prostituta diventata suora di nome Mary (Sister Mary, interpretata da Pamela Moore). Grazie a Mary, Nikki comincia a rinsavire e a tornare alla vita normale, ma il Dr. X lo scopre e gli ordina di uccidere Padre William e Sorella Mary.

Nikki obbedisce ed uccide il prete, ma non riesce a completare l’ordine e decide di tornare dal dottore senza uccidere Mary che a sua volta, aveva chiesto di essere uccisa. Il Dr. X ricorda al tossicodipendente Nikki che solo lui può fornirgli la dose di droga giornaliera. Nikki ritorna da Mary per completare la missione, ma la trova già morta. La polizia, arriva sul luogo, lo trova con il corpo di Mary fra le mani e lo arresta.
Nikki è traumatizzato dalla morte della sua Mary e viene portato in ospedale in uno stato catatonico, dove comincia a ricordare.

I remember now
I remember how it started
I can’t remember yesterday
I just remember doing what they told me…told me…told me…”

I brani

  • I Remember Now (DeGarmo)
  • Anarchy-X (DeGarmo)
  • Revolution Calling (Tate, Wilton)
  • Operation: Mindcrime (DeGarmo, Tate, Wilton)
  • Speak (Tate, Wilton)
  • Spreading The Disease (Tate, Wilton)
  • The Mission (DeGarmo)
  • Suite Sister Mary (DeGarmo, tate)
  • The Needle Lies (Tate, Wilton)
  • Electric Requiem (Rockenfield, Tate)
  • Breaking The Silence (DeGarmo, Tate)
  • I Don’t Believe In Love (DeGarmo, Tate)
  • Waiting For 22 (DeGarmo)
  • My Empty Room (Tate, Wilton)
  • Eyes Of A Stranger (DeGarmo, Tate)

Siamo allo State Hospital dove Nikki riprende conoscenza cominciando a ricordare in flashback quanto accaduto, ricordando di avere ucciso politici e religiosi, mentre un’infermiera lo seda e gli “malaugura” buon riposo (“sweet dreams, you bastard”). Parte ora la pomposa intro musicale, dai toni AOR ed epici, cadenzata dal basso di Eddie Jackson, imperioso in tutto il disco.

Dopo l’intro strumentale di “Anarchy X”, Nikki ricorda il suo incontro con un istrionico oratore in un parco, il Dr. X, che arringa la folla sulla mancanza di libertà, sulla politica corrotta e sulla necessità di cambiamento (un film già visto e ascoltato?) introducendo al primo, splendido brano: “Revolution Calling”, una delle più riuscite opener della storia del rock.

Il richiamo alla rivoluzione è irresistibile, sia nelle parole che nella musica, in un ritornello incredibilmente efficace. Il Dr. X promette il riscatto al povero tossico Nikki che potrà finalmente avere il suo posto nella società con una promessa di sesso e droga.

Nella title-track “Operation: Mindcrime”, l’operazione è resa palese ed il “mastermind” Dr.X, già a capo di una rete di sicari e spie, ha condizionato la mente del protagonista, il quale sentendo dire “mindcrime”, diventa un assassino nelle sue mani.

Ancora un pezzo incredibile: “Speak”, che è la colonna portante del concept, un brano dove la classe musicale, il gusto della scrittura e la voce di Tate si imprimono nella mente dell’ascoltatore.
Il cantante infatti nel bridge riesce a trasmettere il pathos del coinvolgimento del protagonista e contemporaneamente, la presa in giro di cui è vittima a scapito della sua vita, con parole da regime liberatorio di sinistra a mascherare una vera e propria dittatura mentale, attualissima e purtroppo così reale ai giorni nostri, nel nostro governo e nella nostra società.

The rich control the government, the media the law
To make some kind of difference
Then everyone must
 the fascists, revolution will grow”

In “Spreading the Disease” viene introdotto un personaggio chiave: Sister Mary.
Ex tossica, violentata per anni dal padre e poi anche dal suo pseudo salvatore Padre William (Lui la prende una volta alla settimana, Sull’altare come un sacrificio) è ora diventata suora e viene offerta a Nikki dopo essere stata di fatto comprata dal Dr. X.

Il livello di composizione qui è altissimo e oggettivamente anche i non amanti del genere si ritroverebbero in una descrizione magnifica di parole e musica, rifacendosi anche a più altisonanti concept album rock come Tommy degli Who, The Lamb Lies down on Broadway dei Genesis o The Wall dei Pink Floyd.
Ecco perché Dickinson avrebbe voluto scrivere questo disco ad un mese dall’uscita di Seventh Son e di certo sarà sua grande influenza per la sua carriera solista e per i Maiden stessi, tant’è che persino Steve Harris lo cita come disco fondamentale.

“The Mission”: Nikki comincia il percorso di presa di coscienza grazie a Sister Mary che lo tiene ancorato alla realtà e lo aiuta nella sua redenzione, con una candela accesa per ogni delitto.
In “Suite Sister Mary”, la narrazione cede il passo a oltre 10 minuti di incredibile musica che preparano alla seconda parte del plot.

Il Dr. X capisce che Nikki sta cedendo e gli ordina di uccidere il prete e la suora, punti deboli del suo progetto, ma ormai è tardi e riesce solo ad uccidere il prete, bloccato dalla riconoscenza o forse dall’amore per Mary. Qui la parte più coinvolgente: è la stessa sorella a chiedergli di eliminarla, in un’interpretazione memorabile della guest Pamela Moore.

Pamela Moore

Pamela Moore

La tensione cresce nel brano successivo “The Needle Lies”, dove il protagonista vorrebbe liberarsi dal cappio imposto dal Dr.X, ma quest’ultimo ricorda a Nikki la sua totale dipendenza dalla droga e lui realizza che la schiavitù è ancora reale.

“Electric Requiem”: Nikki torna in chiesa, per completare la missione, ma Mary è già morta! Suicidio o omicidio? La musica trasmette dolore lancinante fino alla follia del successivo “Breaking the Silence”, dove Nikki scappa e rivede il volto di Mary in ogni passante.
“I don’t Believe in Love”: ritorno alla chiesa, il luogo del delitto. La polizia interviene e lo arresta per l’unico crimine non commesso, accusandolo poi di quelli effettivamente perpetrati, il tutto correlato da una sublime parte musicale che si riversa nello strumentale “Waiting for 22” con un favoloso solo di De Garmo.

In “My Empty Room” la stanza d’ospedale in cui è stato condotto per le sue condizioni, Nikki ripensa a Mary e la musica ci porta visivamente in quel luogo, come in un libro ben scritto.
L’epilogo “Eyes of a Stranger” è un mix di Epic Metal, Hard Rock e AOR magnificamente scritto fino a creare il pathos adatto al sensazionale crescendo finale: “I remember now”.

Curiosità
Durante il tour di Empire del 1990, Operation: Mindcrime fu suonato nella sua interezza. Lo spettacolo presentò filmati, animazioni e Pamela Moore, nei panni di Sorella Mary. Concerto strabiliante che meritò di essere impresso nel box set chiamato Operation: Livecrime. Nel 2003 fu pubblicata una versione di Operation: Mindcrime rimasterrizzata a 24-bit che includeva la versione live delle canzoni “The Mission” e “My Empty Room” come bonus track.

Ho personalmente avuto l’onore di suonare al “Bang Your Head festival” nel 2004 in Germania con la mia band e di vedere live sullo stesso palco i Queensrÿche proporre questo favoloso spettacolo dall’inizio alla fine. Nonostante non tutti i membri originali fossero ancora presenti, ricordo un concerto magnifico con Pamela Moore ospite in grande spolvero.

Nel 2006 la EMI ha pubblicato un box set deluxe di Operation: Mindcrime che include il remaster del 2003, il concerto all’Hammersmith Odeon del 15 novembre 1990, il DVD Video:Mindcrime e vari video bonus.

Il seguito, Operation: Mindcrime II, è stato pubblicato il 4 aprile 2006, con il compianto Ronnie James Dio nel ruolo di Dr.X.
Ad oggi Geoff Tate sta compiendo un tour per il trentesimo anniversario del disco.