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Nuove generazioni e speranze del Blues moderno

”The Blues is Alive and Well” citava il buon Buddy Guy nel suo album del 2018, le nuove generazioni hanno il compito di mantenerne viva l’essenza, ecco qui una carrellata di musicisti affiatati delle blue notes.  

Non a caso, The Torch, film uscito al cinema nel 2019, racconta la vita di questo straordinario bluesman, punto di riferimento di molti suoi successori. Il titolo del docu-film, rimanda alla torcia e metaforicamente avviene il passaggio del testimone al più giovane (musicista). 

Sicuramente, poi, ricorderete la famosa scena del film Mississippi Adventure (Crossroads), quando il ragazzo interpretato da Ralph Macchio stupisce con il suo talento battendo il “campione del diavolo” interpretato da Steve Vai in una battaglia a colpi di assoli.
I giovani creano sempre un ponte di confronto generazionale e traggono un modo di generare qualcosa di nuovo da questo incontro-scontro. 

Christopher Ingram in arte Kingfish, classe ’99, originario del Mississipi si prospetta come uno dei bluesman più vecchio stile di sempre, poiché si rifà veramente al blues root. Sicuramente uno delle sue massime influenze musicali è Muddy Waters. Di recente ospite al Pordenone Blues Festival e Lucca Summer Festival. 

Toby Lee giovanissimo e talentuoso, ha cavalcato palchi straordinari già da bambino. Nato in Inghilterra, ha un forte legame con la tradizione americana. Con una seguitissima folla di fans sui suoi canali ufficiali online ha avuto sicuramente un trampolino di lancio e una ascesa veloce. Lui e la sua Gibson avranno molti palchi da calcare ancora.

Ally Venable, ha il blues nel sangue e si sente, poco più di 20 anni e ha una grande stoffa da dimostrare. Texana di origine e tradizione, si ispira ai (ed alle!) più grandi del genere, sicuramente quelli del suo Stato di origine, tra cui ZZ Top e Stevie Ray Vaughan.

Angelique Francis, altro giovanissimo spirito del blues, è polistrumentista multigenere, padroneggia alla perfezione il contrabbasso, la chitarra e il basso elettrico, oltre ad avere una splendida voce. 

Altra blueswoman è Heather Newman, che ultimamente ha composto l’album Rise From The Flames. Omaha è la sua città di origine, nello stato del Nebraska. Inizia la sua carriera come cantante e bassista affianco di Nick Schnebelen, ma ora ha avviato un percorso tutto personale con la sua band.

Le Larkin Poe sono un duo blues tutto al femminile, decisamente più mainstream degli altri, fondato ad Atlanta nel 2010. Composto dalle sorelle Rebecca e Megan Lovell, il loro ultimo album Blood Harmony riassume una commistione di nuove e vecchie glorie sonore.
Quella che emanano è davvero una consistente dose di energia e buona musica.
Piccola nota di gossip: il partner in amore di Rebecca è Tyler Bryant, del gruppo Tyler Bryant and Shakedown.

Artur Menezes, classe ‘97 , originario messicano ma texano di adozione è uno dei più attivi nella sua zona, già vanta diverse collaborazioni spiccate e partecipazioni esclusive come il Crossroad Festival , istituito da Eric Clapton. 

Altro bluesman, che si è anche esibito al festival di Slowhand, è Quinn Sullivan, giovanissimo musicista americano , direttamente dal Massachussets. Territori di fermento musicale, dove la musica soul e blues si è sviluppata dalla notte dei tempi. Vanta performance con il suddetto Buddy Guy già solo all’età di 8 anni, nonché con il funambolico Carlos Santana. Stile deciso e super fresh il suo.

Marcus King, il ragazzo prodigio della Carolina del Sud, ha scombussolato tutta la platea musicale dimostrando di avere tecnica ed energia formidabili. Il suo album El Dorado del 2020, ha ricevuto una nomination ai Grammy come miglior album americano di quell’anno. 

Altro esponente del blues moderno è Seth Rosenbloom, artista che verrà apprezzato da chi predilige lo stile più classico ma efficace. 

In Italia il blues, come tutti purtroppo sappiamo, non è un genere che vende dischi o riempie enormi platee. Attualmente, il giovane musicista che è salito maggiormente alla ribalta ad occhi internazionali è stato Matteo Mancuso, chitarrista che va ben oltre il genere e che sicuramente è più ascrivibile al jazz e alla fusion, ma si sa bene che all’interno di questi generi ci sono pur sempre tante note bluesy. Si è contraddistinto per la tecnica chitarristica della mano destra, ma sicuramente ciò che colpisce di più è la creatività melodica dei suoi fraseggi. 

Sul finale vorrei sottoporre alla vostra attenzione il Keeping the Blues Alive, il progetto di Joe Bonamassa per mantenere viva la vera natura del blues, ne hanno parlato proprio su queste pagine in una recente news.

Ci sarà qualche talento nascosto pronto a sbocciare? Noi lo aspettiamo e per ora ci godiamo la buona musica che c’è in giro.