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meta contro siae

Niente più musica su Facebook e Instagram

SIAE e Meta non hanno rinnovato l'accordo, non si potrà più usare la musica protetta sui social.

Meta, il gigante tecnologico di Mark Zuckerberg (anche se a dire il vero attualmente non proprio in perfetta salute, NdR) che possiede Instagram e Facebook, ha annunciato che non sarà più possibile utilizzare la musica protetta dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) sui propri contenuti.
Questa decisione è stata presa a causa del mancato rinnovo dell’accordo di licenza con SIAE, unica su oltre 150 Paesi nel mondo a non aver trovato un compromesso.
A fronte di questo è stata avviata la procedura per rimuovere i brani tutelati dalla libreria musicale dei social network.

La trattativa tra le due parti è in realtà ancora in corso e Meta ha dichiarato di continuare a impegnarsi per raggiungere un accordo con SIAE che soddisfi tutte le parti coinvolte.
Tuttavia, nel frattempo, su Facebook i contenuti con musica protetta dalla SIAE verranno bloccati, mentre su Instagram saranno mutati. Gli utenti potranno sostituire l’audio con una traccia disponibile sul catalogo di Meta e i brani fuori dal repertorio della SIAE continueranno a essere disponibili.

Tutto sta avvendendo immediatamente, a partire dal primo pomeriggio del 16 marzo e avrà un impatto su centinaia di milioni di video, reel e storie che utilizzano la musica come componente principale.
Gli utenti e i creator di queste piattaforme hanno sempre apprezzato la facilità e l’intuitività con cui potevano caricare la musica sui propri contenuti, ma questo aspetto verrà ora compromesso.

Il tema del diritto d’autore e della riproduzione delle opere, nonché di chi guadagna dai loro utilizzi, è di fondamentale importanza in questa questione. Le piattaforme, inclusa Meta, hanno spesso avuto politiche poco trasparenti in materia di diritto d’autore, il che ha sollevato molte preoccupazioni da parte degli artisti.

Non è chiaro come si evolverà la trattativa tra Meta e SIAE, ma la distanza tra le due parti sembra notevole.
Tuttavia, è necessario stabilire delle nuove regole che siano più sensate e sostenibili, mettendo fine a una situazione che non può certo rimanere ferma in questo pantano burocratico.