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MUSICIS, da 32 anni punto d’incontro tra talento e strumenti musicali

La storia di Marco Angelini e il suo MUSICIS, da negozio di strumenti a vero e proprio “hub culturale”, affrontando con caparbietà e resilienza gli alti e bassi della vita e della professione.

Nel cuore di Bracciano, una cittadina alle porte di Roma, nasce nel 1992 Musicis, in verità non proprio frutto di un progetto definito nel dettaglio, ma di una serie di fortunate coincidenze che hanno portato Marco Angelini, allora giovane musicista turnista, a trasformare un piccolo spazio di soli 16 metri quadrati in un punto di riferimento per gli appassionati di musica.

Inizialmente avviato come un modesto negozio con soltanto 3 chitarre in esposizione, Musicis si è poi evoluto, diventando un luogo di incontro e di crescita per la comunità musicale locale.
Non solo, quindi, come luogo di merita vendita di strumenti, ma come fonte di esperienze, generatore di incontri, fornace di quel fermento musicale che non sempre, anzi raramente, è possibile ottenere nell’odierno mondo di condivisione virtuale.

L’espansione e la trasformazione

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Nel 1994, l’opportunità di espandere lo spazio commerciale segna una svolta per Musicis.
Marco, insieme a collaboratori quali l’inseparabile Stefano Brigliadori (chitarrista-liutaio) e amici come Fabrizio Scarafoni, un barista con la passione per la musica, inizia ad organizzare corsi, seminari e concerti, continuando quella trasformazione di Musicis appena detta in molto più di un semplice negozio di strumenti musicali.

Questo periodo di crescita vede la nascita di una scuola di musica, uno studio di registrazione, una sala prove e un’etichetta discografica, creando un vero e proprio ecosistema musicale a Bracciano.

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Sfide, riflessioni e cambi di rotta

La vita personale e professionale di Marco ha incontrato tuttavia anche momenti di difficoltà personali famigliari e un grave incidente stradale che lo ha costretto a una lunga convalescenza.

Questi eventi portarono a suo tempo Marco a riflettere sul futuro di Musicis e sul suo ruolo nel mondo della musica, spingendolo a cercare nuove strade e soluzioni.

Ispirato da un viaggio all’Havana, da sempre terra di incomparabile fermento musicale che va ben oltre le sue dimensioni geografiche e fonte di ispirazione spirituale, Marco decide di rilanciare Musicis con un nuovo modello di business.

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Nel 2012, apre un grande spazio multifunzionale a Formello, che si estende su 2000 metri quadrati e include un magazzino, uffici, un palco per esibizioni live e un bar.

Questo nuovo spazio diventa rapidamente un vero e proprio “hub” per la comunità musicale, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente per musicisti e appassionati.

L’impatto del commercio elettronico

Pur tuttavia, la tecnologia va avanti e con i grandi passi compiuti dall’informatizzazione e soprattutto dal potenziamento di internet e delle reti, l’avvento del commercio elettronico e i cambiamenti nei comportamenti d’acquisto dei consumatori iniziarono a mettere a dura prova il modello di business di Musicis.

L’emergere di giganti dell’e-commerce ha ridotto drasticamente il flusso di clienti nei negozi fisici, costringendo non solo Marco, ma gran parte dei negozianti in tutto il mondo, a ripensare le strategie di vendita e fidelizzazione dei clienti e a cercare nuove vie per integrare l’esperienza online con quella fisica, ritenuta ancora fondamentale (e ancora oggi nel 2024 non potremmo essere più d’accordo, NdR).

Il Presente e il Futuro di Musicis

Nel 2023, Marco (con l’aiuto e supporto dell’inseparabile Stefano e il prezioso supporto di Roberta) è stato molto determinato nel creare un nuovo modello, convinto che la musica, in quanto esperienza profondamente umana e condivisa, non possa essere completamente sostituita dalla digitalizzazione.

Questo modello vede nei negozi di strumenti musicali un ruolo cruciale nella promozione della cultura musicale e nella formazione delle future generazioni di musicisti.

L’obiettivo è mantenere viva l’esperienza sensoriale ed emotiva legata alla musica, offrendo al contempo la comodità e l’efficienza dell’acquisto online.

Musicis attualmente mantiene quindi la sua natura di vero punto di aggregazione per chiunque graviti intorno alla musica.

Marco sottolinea l’importanza di spazi come Musicis nei piccoli centri e nelle province, dove l’attività musicale può salvare i giovani da percorsi di vita meno costruttivi (o addirittura deleteri), offrendo loro un’alternativa ricca di creatività e socializzazione.

La musica, secondo Marco (e non solo, NdR), ha il potere di unire le persone, creando comunità più forti e coese.

Un modello da sostenere e riprodurre

Marco sostiene che i negozi di strumenti musicali, se adeguatamente supportati e rinnovati, possono ancora esprimere un valore economico e culturale significativo.

La formazione e l’aggiornamento costante diventano elementi chiave per gli imprenditori del settore, che devono imparare a navigare le sfide del mercato moderno.

Il futuro di Musicis e di negozi simili dipenderà dalla capacità di integrare l’esperienza fisica con quella digitale, mantenendo al centro l’emozione e la passione per la musica.

La storia di Musicis e di Marco Angelini è una testimonianza della resilienza e della passione che animano il mondo della musica.

Nonostante le sfide e i cambiamenti del settore, Musicis continua a essere un punto di riferimento per chi cerca non solo strumenti musicali, ma un luogo dove vivere e condividere la propria passione per la musica.

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1 Commento

  • Conosco bene Marco e Stefano e mi servo da loro da anni, perchè penso che in questo mondo virtuale il contatto umano non potrà mai essere completamente sostituito e loro mettono a disposizione della clientela tutta la loro ultradecennale esperienza in tutti i campi della musica, un servizio aggiunto che a mio parere non ha prezzo.
    E soprattutto lo fanno non per mero tornaconto, ma perchè credono veramente nella loro missione di diffondere la musica e il suo valore creativo e costruttivo, soprattutto tra i più giovani.
    Non è da tutti offrire un’efficiente servizio online e vicinanza e assistenza “umana” allo stesso tempo.

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