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Mooer D7 X2 Delay, piccola ma inesauribile fonte di suoni

Oggi testiamo uno dei nuovi micro pedali firmati Mooer che fanno parte della serie X2, si tratta di un delay che nonostante le dimensioni ha davvero moltissimo da offrire.

Il D7 X2 Delay è, come da tradizione Mooer, un piccolo stompbox racchiuso in uno sgargiante chassis rosa.
Le sue dimensioni sono pari a 75mm x 115mm x 33mm, stiamo quindi parlando di un oggetto che entra con facilità in qualsiasi pedaliera oppure in tasca, ma che a dispetto di questa comodità racchiude ben 14 diversi algoritmi di delay, nonché ingressi e uscite stereo.

mooer d7x2

Questa vasta gamma di effetti di ritardo vanno dai classici delay digitali e analogici, a quelli più moderni e sperimentali come Low-Bit, Galaxy e PingPong. Gli algoritmi sono divisi nelle indicazioni sul pedale in due serie “yellow” e “purple” che semplicemente si riferiscono al colore del led quando sono selezionati.

I parametri regolabili sono diversi in base a seconda dell’algoritmo e possono essere personalizzati con i controlli Tweak 1 e Tweak 2. Ulteriori settaggi sono a portata di mano con le più tradizionali manopole Mix, Time e Feedback.

mooer d7x2

Il tempo di ogni delay può essere impostato con la manopola Time, o usando l’utile footswitch Tap Tempo. La funzione Infinite crea una coda di riverbero infinita, un ottimo modo sia per creare suoni ambient che per suonare e improvvisare su un sottofondo particolarmente etereo.

La funzione Trail-On permette alla coda del delay di svanire in modo naturale, in modo che sia possibile passare da on a off senza troncare di netto il segnale.

Ogni algoritmo è dotato di un uno slot di salvataggio, in cui si possono salvare le impostazioni dopo averle modificate e quindi richiamarle velocemente quando servono.

mooer d7x2

Ecco l’elenco di tutti gli algoritmi che andremo ad ascoltare grazie all’aiuto del sempre valido Giacomo Pasquali che ha testato i pedali presso i suoi Hologram Studios:

  • Digital, il classico delay pulito e preciso
  • Analog, un delay più caldo e morbido
  • Tape, il suono dei vecchi echo a nastro
  • Dynamic, varia a seconda dei cambi dinamici del segnale in ingresso
  • Liquid, delay con modulazione phaser
  • Mod, delay con modulazione per suoni particolarmente aperti e profondi
  • Mod-Verse, delay con modulazione flanger
  • Galaxy, crea un particolare senso di spazio, si può variare (tweak 2) l’effetto chorus
  • Dual, due delay suonano insieme ma sono regolabili separatamente
  • PingPong, delay che amplifica l’effetto stereo con l’alternanza destra/sinistra
  • Crystal, replica un’ottava più alta
  • Rainbow, anche in questo caso cambiamenti nel pitch e nella velocità
  • Low-Bit, si passa dal vecchio mondo digitale al vero e prorio rumore bianco
  • Fuzz, distorsione fuzz introdotta nel feedback

Maggiori informazioni sul sito del distributore italiano Backline.