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La chitarra degli Oasis minuto per minuto

Nel 1994 gli Oasis debuttavano proprio con questo singolo, "Supersonic": niente male per l’ennesima rock band inglese emergente di quel periodo.

La storia la conosciamo bene, e in effetti gli Oasis fanno ormai parte di quella lunga lista di band che hanno brillato nel firmamento del rock anni ‘90.
In ogni caso, come dicevamo prima, è interessante notare il citazionismo insito addirittura nel video, ambientato sul soffitto di una palazzina: pensate ai Beatles.
Ma non bisogna essere Sherlock Holmes per individuare il tentativo di assomigliare ai Beatles, o la forte ispirazione che gli Oasis hanno da sempre cercato.

L’anno successivo la band inglese si troverà ai numeri 1 delle classifiche e inizierà il loro vero e proprio mito, condito dai due caratteri assai difficili dei fratelli Gallagher, oggi musicalmente (e umanamente) divisi.
Ma passiamo alla nostra solita analisi…

0:01 – Intro di batteria, nulla di eccezionale, potremmo fare una lista infinita di brani che iniziano in questo modo, ma…

0:10 In nessuno di questi brani inizia il riff di Supersonic degli Oasis, ecco la differenza. Ovviamente il riff è oggetto del nostro studio, nella sua semplicità saprà come stupirvi!

Supersonic – Intro arpeggio

0:28 – Entra la voce del più giovane dei Gallagher, accompagnato da una incisiva successione di power chords.

Supersonic – Powerchords

1:07 – Inizia una variazione che evidentemente ci porterà a una salita verso il ritornello.

1:24 – Inizia il ritornello, e capiamo di essere nel 1994 anche per il fatto che l’autotune non veniva ancora utilizzato, ma soprattutto perché non ci interessava poi tanto della perfezione vocale, quello che contava era l’intenzione. E questi ragazzi ne avevano da vendere.

1:43 – Dopo il ritornello inizia il solo di chitarra, ovviamente non pensate a Van Halen, bensì a quella che è la nuova tendenza post-grunge del solismo chitarristico: il riff/solo.

Supersonic – Solo

2:10 – Riparte una nuova strofa, che allo stesso modo di prima porterà ad un nuovo ritornello.

3:26 – Riprende di nuovo il riff/solo, per avviarsi poi ad un finale in fade out.

Sicuramente niente a che vedere con le migliori acrobazie chitarristiche che ben conosciamo, però qui parliamo di idee che evidentemente hanno funzionato.
Ci sono citazioni, c’è musica, c’è sicuramente qualcosa che vale la pena studiare e imparare.
Alla prossima!