HomeRecording StudioRecording Studio - DidatticaUna cassa di batteria d’impatto grazie al Transient Shaper

Una cassa di batteria d’impatto grazie al Transient Shaper

Oggi parliamo dell'utilizzo del Transient Shaper in un'ottica multibanda per dare "vita" a suoni di batteria di partenza piuttosto scuri.

Pur non essendo io un grande amante né dei compressori né dei transient sugli strumenti cosiddetti “dinamici”, in particolare la batteria e quindi cassa, tom, rullante, ecc…, bisogna pur dire che a volte abbiamo la necessità di utilizzare anche questi tool.
Oggi ne vediamo uno che a mio parere può, in taluni generi, sostituire l’uso del compressore e/o dell’equalizzatore, ovvero il Transient Shaper.

Questo tipo di strumento è ottimo per stili musicali in cui la cassa della batteria è “scura”, con una punta piuttosto nascosta (un tipico esempio è l’Hip Hop ma anche molti altri).
In questo caso, il Transient Shaper riesce a dare presenza e attacco al suono, senza doverlo invece schiarire con un equalizzatore che potrebbe non essere in grado di portar fuori granchè di utile ai fini del mix.

Bisogna precisare anche lavorando in monobanda con i Transient non è affatto come usarli in multibanda, per due questioni principali che vi spiego nel Mixing Tricks di questo mese, dopodiché, ovviamente, vedremo anche come usare il tutto nella pratica.

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