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Progetto Panico – Vivere Stanca

A poco più di un anno di distanza dal bell'album autoprodotto "Maciste In Paranoia", i Progetto Panico hanno sfornato un nuovo, potentissimo disco di canzoni inedite. Disco che è stato supervisionato dal batterista degli Zen Circus Karim Qqru, il quale si è dedicato alla produzione artistica, occupandosi anche delle

A poco più di un anno di distanza dal bell’album autoprodotto “Maciste In Paranoia”, i Progetto Panico hanno sfornato un nuovo, potentissimo disco di canzoni inedite. Disco che è stato supervisionato dal batterista degli Zen Circus Karim Qqru, il quale si è dedicato alla produzione artistica, occupandosi anche delle registrazioni e dei missaggi assieme a Mattia Cominotto presso il Greenfog Studio di Genova.”Vivere Stanca“, pubblicato per conto di Tirreno Dischi e Superdoggy, non è altro che una raccolta di dieci pezzi dal piglio assolutamente rock. Se si esclude infatti l’ultimo brano in scaletta, quello che dà il titolo all’album e che si distacca da tutto il resto per via di un arrangiamento quasi acustico ma in ogni caso sperimentale, gli altri nove componimenti denotano una carica ed un’energia davvero notevoli. Ecco allora servito un Lp brevissimo nella sua durata complessiva (non si superano i venticinque minuti), ma alquanto appagante per suoni e testi.Il power trio proveniente da Spoleto ci dà giù sul serio, e fin dall’inizio mette subito le cose in chiaro. E Allora Godi, brano che apre “Vivere Stanca“, contiene tutti quegli elementi che poi risulteranno essere ricorrenti nelle tracce successive: riff efficacissimi in stile punk, ritmi assai sostenuti, strutture semplici, pochi virtuosismi, groove onesto, testi brillanti e diretti, corti e lontani dalla mediocrità che contraddistingue il linguaggio di certi gruppetti che aspirano a fare rock in italiano, risultando però imbarazzanti e inconcludenti (Management Del Dolore Post-Operatorio, L’Officina Della Camomilla e via dicendo).In “Vivere Stanca” c’è sintesi. E c’è pure sostanza. Il suono è poco elaborato, poco “editato”. E proprio per tale motivo i brani risultano essere dirompenti ed accattivanti, oltreché per nulla artefatti. Ogni tanto capita di scorgere limitate esplorazioni pop negli incisi, come avviene in Assenza E Limite e Riviste. Ma in generale il taglio è davvero graffiante. L’intensità è costante, ragion per cui l’ascolto si fa di conseguenza piacevole. Luigi, Frankie Monocchio, Questione Di Quanti, Oh Mamma: sono tanti gli episodi degni di nota in cui esce fuori la vera anima della band. E soprattutto si percepisce in men che non si dica come questi brani siano destinati a rendere ancora meglio dal vivo.Si accennava sopra alla discreta qualità dei testi. Ebbene, la scrittura dei Progetto Panico appare in effetti buona, se non altro perché è incalzante e perché si sposa benissimo con il tiro delle canzoni. Interessante come accanto ad una bella dose di ironia e sarcasmo non manchi mai quel pizzico di lungimiranza, ma anche di concretezza, che va a rendere il tutto molto compatto, o comunque non eccessivamente patinato.Ricapitolando: concisi, intraprendenti, efficaci, sfacciati al punto giusto. Veri. Ci piacciono. E allora, come si dice in questi casi, avanti così.Alessandro BasileGenere: Alternative Rock

Line-up:
Enrico Carletti – voce, chitarre
Luca Benedetti – basso, cori
Leonardo Mariani – batteria, coriProgetti simili consigliati: Deluded By Lesbians, Iceberg, Madreperla, Il TriangoloTracklist:
1. E Allora Godi
2. Luigi
3. Frankie Monocchio
4. Anni ’90
5. Assenza E Limite
6. Riviste
7. La Mia Amica
8. Questione Di Quanti
9. Oh Mamma
10. Vivere Stanca