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The Jazz Russell

La ritmica si fa solista con l’album dei Jazz Russell

"Rhythm is our business Vol.II" è l'ultimo disco della formazione romana The Jazz Russell, ensemble con un approccio alla musica del tutto particolare....

Non solo in certi generi da rocker virtuosi ma anche, e forse soprattutto, in ambito Jazz, siamo portati spesso a pensare che le linee solistiche la facciano da padrona. È indubbio, in effetti, che un appassionato ascoltatore si aspetti di godere in ogni brano di più di un momento d’improvvisazione strumentale, di uno, due o addirittura di tutti i componenti della band.

Nel caso dei Jazz Russell, trio romano di oramai navigata esperienza, l’istinto musicale e la passione si riversa soprattutto nell’ambito ritmico, una situazione che loro stessi definiscono una sorta di “Spartaco che si ribella… ai solisti“.

Tutti al centro!

Il trio non ha un frontman, o un leader che dir si voglia, nessun musicista occupa una posizione centrale, anzi, sono tutti al centro contemporaneamente.

La formazione è nata da un’idea del chitarrista Filippo A. Delogu, a cui si affiancano Andrea Nuzzo all’organo Hammond e Alfredo Romeo alla batteria, vecchia conoscenza di Musicoff in quanto autore di tanti ottimi articoli e video.
La band affronta il suo repertorio animata da un originale spirito di squadra: il dialogo ed il collettivo sempre al centro delle scelte, degli arrangiamenti e dell’esecuzione musicale.

Abbiamo iniziato a suonare senza ‘premeditazione’, eppure si è immediatamente creato qualcosa di più della somma delle parti.” racconta Delogu “Mi sono chiesto perché succedesse, e ho trovato la risposta: siamo tutti musicisti di sezione ritmica, naturalmente portati a mettersi a disposizione degli altri. Da questa consapevolezza è nata la ‘visione’ dei Jazz Russell: una ritmica che si fa solista.

The Jazz Russell

Un repertorio volutamente incoerente

Parlando appunto di repertorio, si va dai celebri standard jazz a brani meno frequentati e tempi “insoliti”, passando con disinvoltura da Horace Silver alla canzone Italiana degli anni ’30, dai brani tradizionali di New Orleans ai temi dal sapore sudamericano.
Un repertorio che, quindi, è privo di velleità filologiche o volutamente evita qualsiasi desiderio di coerenza.

Questo si riflette anche negli arrangiamenti, sempre originali e piegati a nuove forme suggerite anche al momento, una libertà che è anche una prerogativa del Jazz contemporaneo.

Tutto ciò dà forma anche al disco, Rhythm is our business Vol.II, uscito nel corso del 2022 per Filibusta Records e che ovviamente continua quanto già inciso nel Vol.I di due anni prima.

The Jazz Russell

Il nuovo disco… ritmico!

L’album apre con “Adriano“, brano originale dal sapore Monkiano scritto da Filippo Delogu, un omaggio e ringraziamento ad un amico musicista scomparso prematuramente.

Segue “Confessin’”, vecchio standard trattato con il metodo Jazz Russell: tema eseguito a canone da chitarra e organo, una ritmica più contemporanea e un finale aperto.
The Preacher” effettua una incursione nel Jazz degli anni ’60 con un arrangiamento che fa un meshup di due brani di quel decennio. “In cerca di te“, classico dello swing Italiano, viene infarcito di citazioni estemporanee del jazz moderno, dalla ritmica alla Ahmad Jamal alla
citazione di Red Cross di Charlie Parker.

Water“, altro brano originale, è contaminato con ritmiche africane e suggestioni Prog Rock.
Dopo la ballad “E se Domani” ecco “Vignette“, brano emblematico del metodo Jazz Russell: tempo e sonorità contemporanee e
citazione a due voci di un assolo del ‘jazz di mezzo’ come elemento strutturale dell’arrangiamento.

Dopo “Remember“, arrangiato up tempo per il trio, il disco prosegue in quartetto con “Light Palone” al contrabbasso e altri brani per chiudersi con un originale di Alfredo Romeo, “Bluesy Drums“, il cui tema è esposto dalla batteria: la filosofia della ritmica in funzione solista portata all’estremo.

Rhythm is our business Vol.II è stato registrato all’Houseboat studio di Alfonso Anagni, mentre il mix e il mastering sono stati eseguiti presso il Village Recording Studio di Gianluca Siscaro.
La grafica di copertina è a cura di Matteo Brogi dello Studio Polpo.

Con la promessa ai nostri lettori che incontreremo presto più da vicino questo ottimo trio (magari in live streaming?), vi invitiamo di cuore ad ascoltare Rhythm is our business Vol.II sulle piattaforme di streaming musicale e ovviamente a visitare il sito ufficiale dei Jazz Russell per restare informati sui futuri progetti musicali e sui loro prossimi concerti.