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Vince Carpentieri – No Words

È sempre un piacere trovarsi fra le mani un disco di buon livello, frutto dell'ottimo lavoro di un chitarrista connazionale, soprattutto perché è tendenza odierna quella di ascoltare produzioni di oltreoceano, facendo poco caso a ciò che succede in casa nostra; la buona notizia è che, fortunatamente, non serve all

È sempre un piacere trovarsi fra le mani un disco di buon livello, frutto dell’ottimo lavoro di un chitarrista connazionale, soprattutto perché è tendenza odierna quella di ascoltare produzioni di oltreoceano, facendo poco caso a ciò che succede in casa nostra; la buona notizia è che, fortunatamente, non serve allontanarsi poi così tanto per ascoltare dischi strumentali che non hanno nulla da invidiare alle produzioni straniere, anzi, semmai può essere vero il contrario. Questo è proprio il caso di No Words, un album completamente auto-prodotto e disponibile per il download gratuito attraverso il sito web dello stesso chitarrista. Vince Carpentieri è certamente già conosciuto nel panorama dei chitarristi italiani per i suoi video didattici e la sua attitudine generale verso il mondo della chitarra funk. In fin dei conti è proprio il funk che si trova ad essere la colonna portante di questo album. La sorprendente “Dr Funkenstein” non lascia nessun dubbio, ed è forse il più bel brano del lotto, ma a mio parere il fattore più importante è l’attenzione riposta nella scelta dei suoni, e mi riferisco in primis a quelli della chitarra.Inoltre non è assolutamente da sottovalutare l’importanza di un sapiente dosaggio di melodia, tocco e parti virtuosistiche, che sono infine gli elementi chiave ad emergere in No Words. “Morning Shock” è un pò il sunto di questa interazione tra tecnica e melodia. Infatti, superata l’apertura che coinvolge con un bel riff di power chords, si passa ad alla bella melodia del tema che riesce a sfociare in un assolo che rappresenta il giusto dosaggio delle due caratteristiche già citate, preceduto da un intrigante mix di elettronica e chitarra distorta. Quest’ultimo è certamente un altro importante elemento ad emergere dall’ascolto di No Words, ovvero questo geniale utilizzo dell’elettronica, per lo più suoni sintetici, a favore di un sound davvero interessante. Andando avanti troviamo qualche strizzata d’occhio a sonorità più fusion/funk, come nel caso di “Fi-Funk“, per saltare poi alla melodia e al sound di “Please Don’t“, che è di nuovo un meraviglioso esempio di inventiva melodica.La traccia conclusiva penso sia la parte più importante su questo disco, dal sito web di Carpentieri si legge come sia stata ben ponderata la scelta degli strumenti nella creazione del sound finale. In ogni caso il fattore che colpisce è decisamente la struttura del brano e l’atmosfera che crea col susseguirsi di un paio di riff funk e un notevole assolo di piano elettrico. La sorpresa è sicuramente la presenza di una seconda parte ghost, che ha inizio dopo qualche secondo dalla fine della traccia vera, con un trionfo di psichedelia basata sull’intreccio di due chitarre: decisamente da ascoltare. No Words è decisamente un bel mix di svariati stili musicali, su cui il funk regna incontrastato. Tutto ciò rende l’ascolto del disco davvero interessante oltre che scorrevole, vi si trovano molte nuove idee, soprattutto in punte diamante come “Dr Funkenstein“, “FiFunk” e “Please Don’t“. Insomma un disco davvero ben lavorato e ben strutturato, che in appena sei tracce mette in mostra le ottime idee compositive ed esecutive di Vince Carpentieri.Carlo Romano Grillandini Tracklist:
1.Morning Skoch
2.FiFunk
3.Elycobacter
4.Please Don’t
5.Didi’s Song
6.Dr. Funkenstein