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Wellness del musicista: lo stretching non è una cura

La fondamentale importanza dello stretching - Si, vuoi fare il rocker. Ma se ti fa male il collo, fai stretching.

Qualche giorno fa un ragazzo chitarrista mi ha chiesto come mai continua ad avere dolori al collo, nonostante faccia stretching appena sente fastidi muscolari.

Un fatto decisamente normale perché lo stretching non è una terapia ai dolori, bensì un aiuto alla prevenzione di questi.
L’allungamento muscolare infatti ha una sua utilità nel mantenere oppure aumentare l’elasticità muscolare oppure il ROM articolare. Il ROM è l’abbreviazione di Range of Motion, un termine che viene utilizzato nel fitness per definire l’estensione di un movimento.

In sostanza quindi, lo stretching deve essere eseguito con lo scopo di scaldare i muscoli e le articolazioni (ed in questo caso lo faremo prima di cominciare la nostra attività) e per aiutare l’elasticità muscolare (ed in questo caso lo eseguiremo dopo aver passato qualche ora con lo strumento, magari quando avvertiamo quella sensazione di muscoli o articolazioni intorpidite).

Se avvertite qualche dolore, vuol dire che il danno è già stato fatto. Lo stretching quindi, non servirà a molto per alleviare il dolore. Quello che occorrerà fare sarà molto probabilmente, una manipolazione manuale (massaggio) sulla zona dolorante.

In conclusione, lo stretching non è una cura, ma una prevenzione!
Per fare un esempio, è come con le cinture di sicurezza: le usate prima per evitare di farvi male, non subito dopo aver preso la botta…

Vi ricordo che potete approfondire gli argomenti trattati in queste video pillole grazie al manuale che ho pubblicato recentemente per Dantone Edizioni e Musica, intitolato Wellness & Fitness – Benessere fisico e mentale del musicista.
Il libro fa parte della colonna a cura del circuito di scuole MMI di Alex Stornello.

Wellness & Fitness - Benessere fisico e mentale del musicista