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Steinberg Wavelab Essential

Prima recensione di un software... in formato video! Oltre dodici minuti di interattività nei quali vi faremo vedere, in diretta, come funziona questo nuovo software Steinberg. Ecco la grande novità che MusicOff presenta oggi a tutti i suoi MusicOffili!Per poter vedere il video vi occorre esclusivamente il

Prima recensione di un software… in formato video! Oltre dodici minuti di interattività nei quali vi faremo vedere, in diretta, come funziona questo nuovo software Steinberg. Ecco la grande novità che MusicOff presenta oggi a tutti i suoi MusicOffili!Per poter vedere il video vi occorre esclusivamente il codec DivX 5.0.5 o superiori.
Per salvare direttamente i files, vi consigliamo di cliccare con il pulsante destro del mouse sulla telecamera e usare salva oggetto con nome.

Formato DivX – 62,1 Mb  Recensione Apriamo quest’oggi, cogliendo l’occasione che ci viene data da questa recensione, una parentesi sull’argomento editing audio e mastering.
Parleremo di un popolare software della Steinberg, nella sua forma “light”, ovvero WaveLab Essential.
E’ ormai consuetudine da parte delle più note software house, commercializzare, oltre alle verisioni integrali (integrali anche nel prezzo) dei loro programmi, anche questi utili “estratti”, che molto spesso hanno due funzioni;
la prima di permettere anche ai meno esigenti di utilizzare prodotti di livello elevato, la seconda di dare a tutti gli altri la possibilità di dare una valutazione esaustiva al prodotto, per prendere in considerazione un eventuale upgrade alla versione completa, anche se non è questo il caso.
Le differenze tra questa versione e quella “full” sono state studiate proprio in maniera da non far mancare nulla all’utilizzatore medio.
Facciamo qualche esempio che verrà poi completato dalla tabella comparativa allegata in formato pdf.
Una restrizione è data dal fatto che l’editing è limitato a files con una sample rate di 96KHz contro i 192KHz della versione integrale, o che ad esempio gli slots a disposizione per i plug ins in fase di mastering, sono 4 invece che 8 ecc.
Ma andiamoci a vedere il software vero e proprio.
Le risorse hardware sono tutt’altro che impegnative, il minimo richiesto è infatti un Pentium II, ma vi consigliamo vivamente qualcosa di meglio a meno che non vogliate guardare il monitor per 6 ore in fase di rendering ^__^.
Consideriamo comunque il fatto che, diversamente dal lavoro in multitraccia real time, in questo caso possiamo anche rivolgerci alla nostra “santa pazienza” e lasciare che il computer applichi le modifiche per poi ascoltare il risultato; la magia dell’editing non distruttivo rimetterà tutto a posto se non ci piacerà il nostro lavoro (santo “undo” ^_^).
Avviando il programma, subito dopo lo splash screen, ci viene posto davanti il pannello delle preferenze, da settare al primo avvio.
Il tutto è in inglese, ma dobbiamo ormai farci l’abitudine 😐
Abbiamo la possibilità di settare le caratteristiche di visualizzazione, come anche le uscite ed ingressi a disposizione da utilizzare, il time code, la risoluzione in bit del playback ecc.
Prima ancora di aprire il file su cui lavorare notiamo che sulla parte destra dello schermo abbiamo un pannello di controllo diviso in tre sezioni: effects, master, dithering.
Nella sezione effetti possiamo caricare i nostri plug-ins in formato VST o Directx, fino ad un massimo di 4, metterli in solo, “bypassarli” ecc.
Attenzione particolare alla sezione master in quanto il fader che abbiamo qui non è il volume di ascolto!
Regolare male il master significa rovinare la dinamica del pezzo, rischiare la distorsione ecc.
Il pulsantino mono poi ci risulta molto utile nel caso dovessimo fare una versione dedicata ad ascolti di questo tipo.
Per quanto riguarda il Dithering, è stata realizzata appositamente una lezione che trovate qui; comunque Wavelab Essential possiede un generatore interno di rumore a questo scopo.
Wavelab Essential ci dà la possibilità di lavorare su più modalità, selezionabili nel momento in cui apriamo una nuova sessione dal menu file – new.
Possiamo selezionare di lavorare su un progetto wave, che è la classica modalità dove registriamo dall’ingresso della nostra scheda audio il lavoro da editare con i consueti strumenti come “taglia”, “copia”, “incolla” e così via.
Se volessimo lavorare invece su un file già registrato o importato in precedenza, useremmo il comando open wave, sempre dal menù file.
La modalità forse più interessante è la Audio CD montage, dove possiamo importare tracce audio da inserire in un CD che sarà il prodotto finale.
Importiamo le tracce audio, organizziamo i markers che delimiteranno l’inizio e la fine di ogni brano, applichiamo i realtivi Fade-In e Fade-Out dove necessari, il Dithering ed i plug-ins che desideriamo… manca solo la copertina a questo punto.
Non manca infatti la sezione Label set, che ci dà la possibilità di scegliere tra una discreta quantità di “styles” predefiniti, da poter usare anche come spunto per la creazione di copertine funzionali e veloci da realizzare.
Infine, se abbiamo un masterizzatore installato nel nostro computer, possiamo in pochi minuti avere il “prodotto finito” tra le nostre mani, e se abbiamo svolto tutto con la dovuta attenzione e minuzia di particolari, il risultato sarà di ottima qualità.
Il prezzo di questa versione “essenziale” di WaveLab è di 220,00 €, ovvero poco meno della metà del fratello maggiore, ma come già abbiamo detto all’inizio, le possibilità di utilizzo ed i risultati non sono affatto ridotti del 50%.
Si tratta solamente di fare un’attenta valutazione di cosa ci serve e cosa no, visto che comunque l’indispensabile è presente in entrambe le versioni, e non rimarremo affatto delusi, come mai accade quando c’è la firma di Steinberg.

  • Wavelab Essential è importato e distribuito in Italia da Midiware S.r.l.