Negli ultimi anni se ne è fatto un uso spropositato nella dance per infliggere al nostro mix una pulsazione tutta particolare che tanta gioia ha portato ai produttori. Ma SC è anche una tecnica utilissima per trasformare il suono del nostro compressore di dinamica preferito, posto che consenta un accesso con un segnale esterno.
Cominciamo con il chiarire che in alcuni compressori il SC non è accessibile e quindi non è manipolabile.
Ma in tanti compressori, e le loro versioni plug-in, questo percorso del segnale è accessibile o magari c’è già un processo disponibile pronto all’uso.
Un’applicazione semplice e utile del SC è ad esempio quella legata al “noise-gate“.
Ipotizziamo di avere una traccia di rullante che ha un rientro eccessivo di hi-hat. Riuscire a schiarire in modo sufficiente il rullante porterebbe inevitabilmente ad avere un suono spigoloso e inutilizzabile dell’ hi-hat.
Ma utilizzando un EQ nel SC possiamo rendere sensibile il noise-gate al rullante e invece fare ignorare l’hi-hat.
In Pro Tools il plug-in incluso nella DAW ha nel SC un potente EQ già incluso. Chiudendo passa-alto e passa-basso in modo da lasciare passare solo le frequenze proprie del rullante, ad esempio 220 Hz, faremo in modo che il noise-gate si apra solo sui colpi di rullante e non si apra affatto in presenza dell’hi-hat.
Un piccolo miracolo.
Un altro caso che rende utile avere il SC sotto controllo è ad esempio riuscire a gestire il suono di battente della cassa per renderlo più uniforme e controllato.
Per ottenere questo effetto è necessario cambiare il comportamento del compressore. Poiché il contenuto energetico nello spettro è più elevato nelle basse frequenze, in condizioni normali la compressione verrà ingaggiata dalla componente bassa del colpo della cassa.
Dobbiamo quindi rendere il “sensore” del compressore meno attento a quella parte del suono andando ad alterare la risposta in frequenza nel canale del SC.
È bene ricordare che noi il SC non lo sentiamo anche se influenza il comportamento del compressore e così, usando ad esempio il compressore incluso in Pro Tools, che ha già un EQ potente inserito nel SC, possiamo creare una risposta che renda possibile controllare il battente (circa 1000-2500 Hz) senza che la componente bassa (50-100 Hz) intervenga sulla soglia di compressione. Un passa-alto a 250 Hz renderà possibile ottenere il risultato.
Ma il potere infinito del SC non si limita a questo. Quelli tra voi che apprezzano il compressore dbx 160 e il suo setting “over-easy”, ottimo con la voce o altre sorgenti sonore con attacco più morbido, potranno ricreare questo comportamento con qualsiasi compressore inserendo nel SC un distorsore, o una saturazione.
Questo effetto, riducendo i transienti e aumentando la media del segnale, conferiranno una risposta di compressione meno sensibile ai picchi di segnale e più “average” e di conseguenza meno invasiva.
In questo caso, a meno di usare un compressore che ha la saturazione nel SC come il Distressor (fig. 5), dovremo sdoppiare il segnale, inviare il segnale a un distorsore e poi inviarlo all’ingresso SC del compressore, utilizzando un patching più complesso.
Seguendo il segnale, attraverso un bus (bus 11 in figura) inviamo il segnale su un canale ausiliario dove inseriremo un distorsore. Questo canale andrà poi a un altro bus (bus 12 in figura) che sarà poi utilizzato nell’ingresso SC del plug-in.
Ci sono tantissimi altri esempi di utilizzo del SC e in un prossimo articolo ve ne proporrò altri. Intanto provate a familiarizzare con questi.
Magari adesso vi sarà anche più chiaro il funzionamento di quella piccola vite che trovate in basso a destra nei compressore CLA LA2A e LA3A della Waves.
Attendo un vostro feedback sull’articolo qui sotto nei commenti!
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