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Mixare con poco: usiamo Studio One Artist come il Pro

Non avete molti soldi da spendere per il software professionale? Niente paura, oggi ci sono soluzioni a buon mercato con cui si può riuscire a cavarsela.

Ho sempre adorato le sfide, chi mi conosce lo sa, è un modo per imparare i propri limiti, e nel campo audio i limiti dettati spesso più dall’immaginazione che dagli strumenti a disposizione. 

Partiamo da un concetto semplice, oggi le Dawentry level fanno quello che facevano le Daw Pro di 10 anni fa. E come vedremo lo fanno anche meglio.
Sto parlando di imparare a utilizzare i pochi mezzi a disposizione che una Daw di primo livello come Studio One Artist possiede e che, come scopriremo, sono più che sufficienti per fare un lavoro professionale.
Il mio motto è quindKnow Your Tools, conosci i tuoi strumenti, ed in questo video vi dimostro come sia possibile mixare un brano in maniera professionale utilizzando soltanto i plug-in stock di Studio One Artist e quelli gratuiti messi a disposizione del bundle Studio Magic che accompagnano le schede audio Presonus.

Sottovalutare gli strumenti gratuiti o che accompagnano i bundle delle schede è sbagliato, perchè molto spesso sono prodotti da nuovi programmatori che non vedono l’ora di farsi notare, oppure sono solo depotenziati rispetto alla versione professionale che viene venduta.
In alcuni casi, come ad esempio Acustica Audio, vengono messi a disposizione strumenti potentissimi gratuitamente come il recente Celestial, Tan Free, Titanium 3, Coral Baxter, Ceil, anche se non compatibili con Studio One Artist (informatevi sulla compatibilità della Daw entry level o gratuita che state usando).
Ne troviamo tantissimi, inoltre, messi a disposizione dall’italiana Hornet e dalla MeldaProduction

Partendo da questo principio è facile immaginare come sia possibile creare anche un mix con i plug-in gratuiti, come ricreare il sound di plug-in professionali attraverso la combinazione di quelli stock o addirittura fare mastering senza l’uso di una Daw professionale.

Bando alle ciance ed iniziamo con l’organizzazione del mix.

Gainstage

È la prima delle operazioni che dovremo fare quando iniziamo un mix, ossia dovremo controllare che tutte le tracce messe in play non mandino in over il master, ecco il video che spiega come affrontare la situazione.

Folders e Bus

Una volta sistemato il Gainstage di tutte le tracce, prepariamo il mixer organizzando i bus per raggruppare le tracce in uno spazio più controllabile ed iniziamo a pensare ai Bus aggiuntivi per la compressione parallela della batteria.

EQ e Comp

Per equalizzare adeguatamente le tracce abbiamo a disposizione il ProEQ flessibile e dal sound chirurgico, oltre al Maag EQ del bundle Studio Magic. Per i compressori abbiamo a disposizione quelli del FatChannel XT veramente Pro che useremo su ogni canale, come anche l’EQ che ha una risposta più analogica rispetto al Pro EQ. Altro Comp veramente utile è il BX Opto.

Rev e Delay

In questo esercizio abbiamo a disposizione il RoomVerb, oltre all’Eventide 2016, al Delay di serie e Replika di Native Instruments compatibile con Studio One Artist come anche Kontakt, Reaktor 5, UviWorkstation e Guitar Rig.

Master Bus

Sul master bus possiamo disporre di Neutron 3 Elements che è compatibile con questa versione di Artist ed è sempre nel Bundle gratuito di Presonus.
Iniziamo il mix come viene proposto nel video e scopriamo quanto siano potenti questi semplici plug-in senza necessariamente sognare i grandi plugs che spesso recensisco sul mio canale.

Spero vi sia stato utile, condividete il video, non dimenticate di iscrivervi al mio canale YouTube e di seguirmi su queste pagine per aggiornamenti settimanali sull’audio recording e lezioni gratis. 

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