HomeMusica e CulturaDischi & LibriVincenzo Grieco e un (rock) americano a Roma

Vincenzo Grieco e un (rock) americano a Roma

Oggi ho il piacere di recensire il disco di un bravissimo chitarrista, che è anche un amico e anche una bella persona, caratteristica questa che ritengo molto importante e spesso rara nel mondo musicale odierno.

Lui è Vincenzo Grieco, chitarrista romano, è tra gli insegnanti di chitarra più accreditati della capitale, e ci presenta il suo primo lavoro: Misleading lights of town, scritto e prodotto da lui e pubblicato dalla Red Cat Fringe.
Nei 10 brani del disco, che è tutto cantato a parte la track “An American in Rome”, Vincenzo spazia nei generi che gli sono più cari e vicini musicalmente, dal rock al blues passando anche attraverso il country rock, e il rock’n’roll più classico.

Si parte col botto con il brano “Crushing Waves“, dove il potente riff iniziale di chitarra ci riporta a Bark at the Moon e a J. E. Lee, senza però entrare mai in sonorità troppo heavy metal e rimanendo in un campo rock molto piacevole; bello anche il solo di chitarra, eseguito in perfetto stile sia del genere che del brano stesso.

La seconda canzone, “Don’t lay your love to waste“, è una ballad che ci riporta a sonorità americane, brano impreziosito dalla voce di Sara Facciolo, mentre nelle terza traccia, “Dizzy Heights” troviamo tutto l’amore che Grieco nutre per Hendrix, personalmente mi piace molto questo brano, e sia le citazioni che il suono di chitarra sono in perfetto stile hendrixiano; tutta l’atmosfera ci riporta indietro a storiche e indimenticate sonorità che sono ancora un punto di riferimento per tutti i chitarristi del mondo.

Il brano successivo “1995” è forse il mio brano preferito del disco, è una canzone che l’autore ha dedicato al padre, e ammetto che anche il testo mi ha provocato emozione.

The brand new perfect tune” ha invece sonorità molto Motown, dove la sezione fiati la fa da padrone; questo a dimostrazione che Grieco è a suo agio anche in generi non solo rock-oriented.

Conferma che troviamo subito dopo, ascoltando “An American in Rome“, dove la citazione al grande Alberto Sordi non può passare inosservata; qui Vincenzo si mette in luce per la sua tecnica nel campo del country-rock, sfoggiando un gran bel solo di chitarra di ottima fattura.

Il brano numero 7 è la title track, “Misleading lights of town“, qui le sonorità riecheggiano il mondo degli Whitesnake, un rock-pop melodico in cui Grieco si muove a suo agio evidenziando che ha digerito e metabolizzato quel determinato mondo sonoro, che attenzione, non copia, ma cavalca dimostrando di padroneggiarlo.

Funny crazy lovely whiskey nights” è un divertente blues-rock caratterizzato dall’alternarsi alla voce tra l’autore (si proprio Vincenzo) e la Facciolo; “Lord of the World” e “The bear, the smart one, the dandy and the rockstar” sono i brani che chiudono l’album, nel primo spicca l’assolo molto bello di Grieco che squarcia il brano; mentre l’ultimo è un classico rock’n’roll che non potrà non farvi muovere e battere le mani.

Recensire un disco di un amico musicista non è facile, perchè ovviamente si è in una situazione che può sembrare di conflitto di interesse; pertanto ho cercato di essere il più imparziale possibile, lasciando poi il giudizio finale all’ascoltatore.
Quello che posso affermare senza timore di smentite, è che questo disco non è solo per chitarristi, ma è un disco di musica, caratteristica abbastanza rara di questi tempi, adatto anche ad un pubblico ampio e non solo specificamente chitarristico.

Ovviamente viene dato grande spazio alla chitarra, la quale però non è mai invasiva ed è sempre rispettosa degli spazi lasciati agli altri strumenti e alle voci; questo è un grande punto a favore dell’autore, che controcorrente e a differenza del trend chitarristico che va per la maggiore oggi, ha volutamente dato più spazio alla musica, piuttosto che al singolo strumento.



MUSICOFF NETWORK

Musicoff Discord Community Musicoff Channel on YouTube Musicoff Channel on Facebook Musicoff Channel on Instagram Musicoff Channel on Twitter