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Lorenzo Feliciati & Colin Edwin – Twinscapes

Il 14 febbraio ha visto la luce "Twinscapes", primo progetto discografico pubblicato da Lorenzo Feliciati assieme a Colin Edwin. Licenziato per conto di RareNoiseRecords, "Twinscapes" è il risultato di un lungo e meticoloso lavoro di composizione e, per forza di cose, anche di produzione. Alle registrazioni del disco

Il 14 febbraio ha visto la luce “Twinscapes”, primo progetto discografico pubblicato da Lorenzo Feliciati assieme a Colin Edwin. Licenziato per conto di RareNoiseRecords, “Twinscapes” è il risultato di un lungo e meticoloso lavoro di composizione e, per forza di cose, anche di produzione. Alle registrazioni del disco hanno preso parte strumentisti di grandissimo spessore come Andi Pupato (percussioni), David Jackson (sax), Nils Petter Molvaer (tromba) e Roberto Gualdi (batteria). Dei missaggi si è occupato invece Bill Laswell.Undici tracce strumentali in bilico tra rock sperimentale, fusion e ambient compongono un album molto equilibrato, raffinato, in cui nulla è lasciato al caso. Un album caratterizzato da un’evidente omogeneità e ricco di suggestive atmosfere. Ricercando costantemente un mood incalzante e al contempo ipnotico, sinuoso, in “TwinscapesFeliciati ed Edwin sembrano giocare molto sull’assemblaggio di sonorità acustiche, elettriche ed elettroniche.L’eleganza delle musiche va di pari passo con l’eccellente esecuzione dei brani in scaletta, tutti suonati con una sensibilità sbalorditiva. Abbastanza prevedibile, del resto, una pressoché perfetta resa globale dell’album. D’altronde stiamo parlando di un Lp realizzato da uno dei migliori bassisti italiani attualmente in circolazione scritto a quattro mani con un musicista completo, di caratura internazionale, come il buon Edwin.Nonostante risulti essere un album di pregevole fattura, “Twinscapes” non raggiunge la perfezione soltanto per due motivi: eccessiva lunghezza a livello di minutaggio; poca “potenza” e imprevedibilità. Spieghiamoci meglio: avesse avuto un paio di brani in meno e maggiore dirompenza in più in alcuni frangenti, il disco, che in ogni caso supera abbondantemente la sufficienza, si sarebbe potuto certamente rivelare come una delle produzioni più sorprendenti e magistrali di questa prima parte di 2014.

E invece “Twinscapes” rischia proprio di non appagare del tutto chi ascolta per i suddetti motivi. Nei cinquantotto minuti che ne contraddistinguono la durata, capita infatti più volte di deconcentrarsi un po’ nonostante l’evidente qualità compositiva dei pezzi.Annotazioni a parte, all’interno di questo lavoro ci sono comunque degli episodi validi e coinvolgenti. Basti pensare all’iniziale Shaken e ai suoi ammalianti riff di basso. Riff distorti quanto basta per rendere più accattivante il brano nel suo complesso. Altrettanto ben riuscita è pure la successiva Alice, più contaminata rispetto alla stessa Shaken per via soprattutto della presenza di elementi elettronici.
  

Se Transparent, i-Dea e Sparse salgono in cattedra grazie al determinante inserimento dei fiati, Conspiracy e Perfect Tool si stagliano immediatamente per via di andamenti più velocizzati rispetto alla media. Splendido, infine, il brano conclusivo del cd, vale a dire Solos, i cui suoni dal piglio vagamente nordafricano fanno pensare molto ai Tinariwen.Insomma, c’è da dire che tutto sommato “Twinscapes” ne ha di buoni colpi. Peccato solo che sia difficile mantenere alta l’attenzione dall’inizio alla fine per la carenza di grandi sussulti. Al di là di questo, è bene sottolineare che Feliciati ed Edwin non hanno realizzato un qualcosa di abulico e soporifero. E ci vuole davvero poco per capirlo.Alessandro BasileGenere: Experimental RockLine-up:
Colin Edwin – basso, e-bows, programmazioni
Lorenzo Feliciati – basso, tastiere, chitarre
David Jackson – sax
Nils Petter Molvaer – tromba
Andi Pupato – percussioni
Roberto Gualdi – batteriaProgetti simili consigliati: Sonic Flyers, Mana ERG, Pensiero Nomade, RoninTracklist:
1. Shaken
2. Alice
3. In Dreamland
4. BreathSketch
5. Transparent
6. i-Dea
7. Conspiracy
8. Perfect Tool
9. Sparse
10. Yūgen
11. Solos