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Chi era il pianista Ellis Marsalis

Giorni tristissimi questi del Coronavirus per la Musica e, chissà per quale caso beffardo, in particolare per il mondo del Jazz. Addio anche ad Ellis Marsalis, grande pianista e padre di Wynton.

Non abbiamo fatto in tempo a pubblicare la notizia della morte di Wallace Roney che ne è arrivata un’altra altrettanto funesta, il decesso di un Maestro del piano jazz.
Ellis, gridiamolo a piena voce questo nome. Gridiamolo soprattutto a chi sta titolando “è morto Marsalis“, forse sperando in un clickbait nello sfruttare un famoso cognome, lo stesso del famosissimo trombettista Wynton.

Marsalis senior aveva 85 anni, anche lui era stato colpito dal COVID-19 e anche lui si è dovuto arrendere alle complicazioni della malattia. L’altro figlio, Branford, ha dichiarato che “è stata la polmonite causata dal coronavirus a portare alla sua morte“.

Ellis Marsalis era un simbolo della musica di New Orleans e il suo DNA ha generato una vera e propria famiglia di musicisti. Infatti, oltre al più noto Wynton, anche altri tre dei suoi figli imbracciano uno strumento, tra cui Branford, sassofonista al fianco di Miles Davis e Sting.

In realtà lo abbiamo chiamato “senior”, ma il vero senior era l’omonimo padre, attivista sociale che insieme alla moglie Florence spronò Ellis II (ed uno dei figli è ad oggi Ellis III, NdR) ad approfondire le sue capacità musicali, prima sul sassofono tenore, poi sul pianoforte.
In un periodo in cui a New Orleans imperava ancora il Dixieland – genere degli albori del Jazz, con esponenti come Sidney Bechet, Nick La Rocca, Buddy Bolden e altri – il giovane Ellis cercò subito altre strade, suonando con alcuni musicisti che sarebbero diventati vere e proprie icone, come Cannonball Adderley e suo fratello Nat.

La sua discografia vede una ventina di dischi e varie collaborazioni (David Newman, Eddie Harris, ecc.), ma la sua attività si è concentrata sin dagli anni ’70 sull’insegnamento, sia a New Orleans che in alcune Università della Louisiana. Non a caso, Ellis Marsalis è stato onorato con l’ingresso nella Louisiana Hall of Fame nel 2018.

A quest’uomo, al suo amore per la musica e per l’insegnamento, dobbiamo rendere omaggio, per la passione che ha trasmesso ai suoi figli e a centinaia di altri giovani allievi.
Purtroppo è un periodo tragico per la Musica, se dovessimo dare notizia di ogni morte in questi giorni il nostro sito assumerebbe l’aspetto di una pagina di necrologi, se ne sono andati in queste ore anche il chitarrista Bucky Pizzarelli, il cantante Adam Schlesinger dei Fountains of Wayne (a soli 52 anni!), Alan Merrill degli Arrows, l’italiano Detto Mariano e molti altri.
Speriamo che questa orribile lista possa fermarsi al più presto.