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Le diteggiature – A Shape

Ciao a tutti cari amici musicoffili, proseguendo in questa serie di appuntamenti inerenti alle forme delle scale oggi affronteremo la quarta forma del sistema, "A shape"; come potremo notare in seguito, poiché le forme degli accordi E e A sono simili, a loro volta lo saranno le corrispettive diteggiature. Mi spiego me

Ciao a tutti cari amici musicoffili, proseguendo in questa serie di appuntamenti inerenti alle forme delle scale oggi affronteremo la quarta forma del sistema, “A shape”; come potremo notare in seguito, poiché le forme degli accordi E e A sono simili, a loro volta lo saranno le corrispettive diteggiature. Mi spiego meglio: se eseguite un accordo di D in posizione E (a partire da sesta corda barrè sul X tasto) e successivamente lo stesso accordo in posizione A (a partire da quinta corda barrè sul V tasto) capirete che si tratta della medesima cosa. Ciò vuol dire che suonando in sequenza le varie note dell’accordo avrete in entrambi i casi: R, p5, R, ?3, p5, e nel caso della forma E un’altra R (tonica) su prima corda. Da questo si deduce che le forme delle scale nelle due posizioni saranno similari.Ricordo nuovamente che potete visionare i precedenti articoli al seguente link. Inoltre, per il solito approfondimento più accurato date un’occhiata ai Vademecum Lick of the Week Pt.1 e Pt.2.Probabilmente sarete stufi di leggere quello che sto scrivendo, ma ricordo che l’obiettivo principale di questa serie consiste nel comprendere il metodo costruttivo delle diteggiature mediante una certa logica, la quale si basa sul sistema degli intervalli. Al contrario, non vuol essere esclusivamente una catalogazione grafica delle forme da imparare a memoria. Spero sia chiaro questo concetto poiché è praticamente impossibile imparare a memoria centinaia di scale. Vi ricordo che in questi articoli ne abbiamo trattate esclusivamente 7, ma come saprete ne esistono tantissime.Quali conoscenze dobbiamo dunque acquisire per poterle costruire facilmente? I soliti due concetti chiave analizzati nelle scorse puntate:

  • Teoria degli intervalli: che definiscono la natura e la sonorità tipica di una scala;
  • Accordi e sistema CAGED (o EDCAG): ovvero le posizioni principali degli accordi che rappresentano lo scheletro su cui creiamo le nostre forme: ad ogni posizione di accordo è corrispondente una diteggiatura di scala.

È necessario prendere un accordo in triade (I, III, V) ed eseguirlo in una determinata forma del sistema EDCAG e successivamente aggiungere, grazie al precedente studio degli intervalli, gli altri gradi che compongono la scala presa in considerazione. Di conseguenza, al di sopra di una triade maggiore ricaveremo scale maggiori (ionica, lidia e misolidia) mentre sopra una triade minore scale di natura minore (eolia, dorica e frigia).Posizione 4: “A shape”La prima cosa da fare è sempre la stessa: imparare le tre triadi principali in posizione A.Di seguito troverete come esempi i seguenti accordi: D, Dm ed infine D dim.Dirigiamoci ora verso la seconda fase nella quale, prenderemo in considerazione la scala di D maggiore (D, E, F#, G, A, B, C#, D) costruita mediante i seguenti intervalli: R, ?2, ?3, p4, p5, ?6, ?7.Proviamo a suonare e memorizzare singolarmente i vari intervalli che costituiscono questa scala. A differenza della posizione E che ha la tonica (root = radice) su sesta corda e D che ce l’ha su quarta, proprio come la forma C anche quella di A presenta la tonica su quinta corda.Ed eccoci giunti alla fase conclusiva: seguendo il solito sistema dobbiamo collegare i vari punti per creare la scala maggiore (ionica) nella sua quarta forma. Dopo questo esempio in D di seguito troverete le varie diteggiature delle scale trattate in questa prima serie di articoli. Adottando il medesimo sistema per le successive scale e facendo attenzione all’accordo di base (maj, min o dim) ed ad i corrispettivi intervalli, riusciremo a ricavarci secondo un senso logico-teorico le altre strutture.Vi ricordo inoltre che, in allegato ad ogni articolo, troverete i file GuitarPro 6 delle scale prese in considerazione. In particolare: un file contenente le tre diteggiature maggiori ed uno le quattro minori.Proseguendo nell’analisi delle forme ribadisco il seguente concetto: le diteggiature studiate in forma E su tutte e sei le corde assumono un altro nome se analizzate da un punto di vista differente. Noterete che, nonostante la quarta forma si crea a partire dalla quinta corda come precedentemente indicato, vi ho proposto con dei pallini bianchi la continuazione della scala progredendo verso il basso come era stato fatto per le forme D e C.Prendiamo come esempio la diteggiatura della scala di D misolidio in forma A. Ovviamente viene a corrispondere, in quanto tutte scale relative l’una dell’altra, a: Em (C shape), A dorico (E shape) e G ionica (D shape).Come al solito spero di esservi stato d’aiuto e vi ricordo che per qualsiasi domanda vi aspetto sul forum. Intanto vi saluto e ci aggiorniamo al prossimo ed ultimo articolo di questa serie nel quale tratteremo la “G shape”.Stefano Maroelli