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Il suono dello sweep picking

Spesso ci chiediamo il perché quando suoniamo lo sweep picking non si sente il classico suono fluido e continuo che sentiamo in Jason Becker o Yngwie Malmsteen, ma più che altro sentiamo le note come se fossero staccate oltre ad avere le corde che risuonano a vuoto; la parte più difficile nello studio dello sweep pi

Spesso ci chiediamo il perché quando suoniamo lo sweep picking non si sente il classico suono fluido e continuo che sentiamo in Jason Becker o Yngwie Malmsteen, ma più che altro sentiamo le note come se fossero staccate oltre ad avere le corde che risuonano a vuoto; la parte più difficile nello studio dello sweep picking è di certo il movimento della mano destra che è la sola a dare la caratteristica a questa tecnica tramite il suo inconfondibile suono, mentre la sinistra si limita a suonare le note che vogliamo.
Si è soliti associare lo sweep picking agli arpeggi, perché si suona una nota per volta, di sicuro è la forma in cui si usa maggiormente, ma possiamo applicare questa tecnica anche a fraseggi su più corde dove incontriamo nella parte centrale una sola nota che fa da “ponte” e ci permette di utilizzare questa tecnica.La mano destra è quella che fa suonare la tecnica quindi è necessario assumere la posizione corretta che si trova sul ponte senza stoppare in modo pesante le corde e con un’impugnatura del plettro molto morbida in modo da far fare dei movimenti circolari a tutta la mano. Il movimento della mano deve essere morbido e fluido, il plettro quando suona una corda deve appoggiarsi già alla corda successiva e deve seguire un verso di plettrata, tutto giù e tutto su, proprio questo verso richiama il suono caratteristico.Lo sweep picking viene nominato a seconda delle corde che si suonano, per cui abbiamo lo sweep a 3, 4, 5 o 6 corde (ma anche a 7 e 8 corde nel chitarrismo moderno). Paradossalmente trovo che gli sweep a 3 corde siano molto più difficili di quelli a 5 corde perché le corde sulle quali possiamo far sentire l’effetto sono solo 3 e dobbiamo cambiare verso alla plettrata e ricominciare molto più rapidamente rispetto ad uno sweep a 5 corde.Vediamo un esempio in Am a 3 corde dove nel momento che cambiamo verso alla plettrata e che quindi ci troviamo più note sulla stessa corda, prima lo facciamo usando il legato e poi la plettrata.Ora vediamo invece la differenza in un pattern a 5 corde, come risulta più efficace il suo effetto sweep e come lo possiamo apprezzare maggiormente.Ritengo lo sweep picking un tecnica a “moto ondoso” per il fatto che si sposta dalle corde basse a quelle alte molto rapidamente ma facendo sentire tutte le variazione come se si passasse dal nero al bianco passando per tutte le tonalità di grigio; è importante paragonarla al salto di corda che anch’essa passa dal nero al bianco ma saltando molto passaggi e quindi donando molta “aria” a quello che suoniamo.
Possiamo esercitarci sullo sweep picking applicandolo a tutti gli arpeggi maggiori e minori per iniziare e collegando i box tramite la chiusura di ogni pattern sul mi cantino.In questo modo andiamo a suonare delle sequenze molto piacevoli alle nostre orecchie ma anche abbastanza “prevedibili” per cui il prossimo passaggio potrebbe essere dato dalla suddivisione di due parti di ogni pattern e le loro combinazioni.Grazie a tutti e alla prossima!Francesco Fareri
Fondatore, coordinatore e docente presso “Total Shred Guitar” corsi di Chitarra e Tecnica a Romawww.francescofareri.com
www.totalshredguitar.com
 

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