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Polifonia a 4 voci nel Medioevo?

La scuola di Notre-Dame e le nuove strade della Polifonia.

L’episodio di oggi è sicuramente uno dei più importanti fino ad ora. Si racconta delle vicende orbitanti intorno alla Cattedrale di Notre-Dame nel primissimo Duecento. Qui  operarono dei musici ai quali si attribuiscono dei maestosi brani polifonici: Leonino e Perotino. Questi, secondo la tradizione, sono i due capostipiti della Storia della Musica Occidentale. Noi non intendiamo sbilanciarci con tali assunti reboanti, ma certamente ascoltando ciò che è rimasto di quel periodo possiamo cogliere una sonorità veramente profonda e degna di essere conosciuta e ricordata.

La musica in questione è legata alla liturgia ed alla sfera sacra, ma la portata sempre più grandiosa dell’edificio fisico in cui è eseguita, in questo caso Notre-Dame, ha sicuramente influenzato la composizione stessa. Se fino a questo momento i brani polifonici si presentavano a due voci e con una “semplice” imitazione parallela, col Magister Perotinus troviamo composizioni a tre o a quattro voci, con nuove modalità di intreccio tra le linee melodiche. La musica si allarga come la mole della Cattedrale.

L’episodio ha comunque uno scopo introduttivo. Essendo questo un argomento molto importante per la Storia della Musica seguiranno approfondimenti specifici. Infatti la Polifonia di Notre-Dame porta a nuove esplorazioni compositive e formali, come il Conductus o il Mottetto. In particolare l’incastro delle voci sempre più articolato richiederà l’intervento di un nuovo parametro per la notazione: ovvero la scrittura del tempo e del ritmo. 

Di ciò ci occuperemo nei prossimi episodi, per il momento vi invito a godervi questa puntata carica di sorprese.

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