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La notazione musicale nel Medioevo

La notazione musicale nel Medioevo

L’episodio di oggi ci racconta il percorso che ha portato le prime scritture musicali a tramutarsi nella cosiddetta notazione quadrata.

Insomma le prime tracce che ci mostrano la scrittura vagamente simile a ciò che conosciamo oggi. Ci troviamo sempre nel mezzo del Medioevo.

Notazione Neumatica (sangallese)
Notazione Neumatica (sangallese)

Sulla notazione neumatica, ovvero quei segni posti sopra il testo, ne abbiamo già parlato nei precedenti episodi. Raccontare la sua graduale trasformazione nella notazione che per comodità chiamiamo “quadrata” ci consente di aggiungere preziose informazioni.

Notazione Quadrata (Perotino, Scuola di Notre-Dame)
Notazione Quadrata (Perotino, Scuola di Notre-Dame)

Ricordiamo che la scrittura musicale del Medioevo ha un valore per lo più d’ausilio alla memoria. La notazione del resto non ci racconta ancora con chirurgica precisione ogni andamento melodico e in particolare ritmico della musica. 

Va detto che il sentiero che porterà i neumi in direzione di una normativa più precisa comporterà delle perdite di sfumature che quei segni apparentemente disordinati trasmettevano ai cantori. I neumi conservano infatti delle indicazioni molto particolari, tra queste le cosiddette liquescenze.

Tuttavia, come sappiamo, la storia procede e porta con sé stravolgimenti; e la musica non è da meno. Tra qualche episodio vedremo come anche la notazione quadrata, nonostante la sua precisione sempre più accurata, non metterà fine all’oralità e alla memorizzazione dei canti liturgicii. Ma procediamo con ordine…

In poche parole…

Dovessi sintetizzare i principali passaggi della vicenda che porta la notazione neumatica verso quella quadrata citerei anzitutto l’introduzione dei righi, in genere culminanti nell’operato di Guido d’Arezzo nell’anno 1000, in seconda battuta il graduale ispessimento dei neumi nei punti di tangenza di righi e spazi.  

Ecco come anche una storia all’apparenza noiosa e didascalica possa stuzzicare in noi una curiosità più vivace. Parliamo in fondo dei prolegomeni di una notazione che conosciamo bene. 

Per tutto il resto vi rimando al video.

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