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Boss WAZA Tube Amp Expander, evoluzione delle loadbox

A quanto pare Boss vuole dire la sua nel mercato delle Loadbox, riuscendo a creare un ibrido molto interessante tra quelle, un multieffetto e un IR loader: il WAZA Tube Amp Expander.

A quanto pare Boss vuole dire la sua nel mercato delle Loadbox, riuscendo a creare un ibrido molto interessante tra quelle, un multieffetto e un IR loader: il WAZA Tube Amp Expander.

Oggi abbiamo la possibilità di avere un sistema audio che potremmo definire “Ibrido” in senso lato, dato che oggi di digitale non abbiamo solo gli effetti di ambiente e di modulazione, ma anche la simulazione delle varie parti di un amplificatore.
Una simulazione in particolare sta avendo un successo strepitoso su tutte le fasce di musicisti, dall’amatore al professionista affermato, ovvero la cassa microfonata.

Il concetto della cab simulation non è assolutamente qualcosa di nuovo, da anni esistono apparecchi analogici (SPL Transducer o il Torpedo Captor) che permettono di poter utilizzare il nostro amplificatore valvolare “a manetta” senza però le conseguenze audio dello sgretolamento dei padiglioni auricolari (o vetri).

WAZA Tube Amp Expander

Col passare degli anni però questa tecnologia si è evoluta portando prodotti come il Torpedo Studio, l’Universal Audio Ox e infine il Boss WAZA Tube Amp Expander.
Quest’ ltimo rappresenta l’evoluzione ulteriore di questi sistemi, per una serie di motivi estremamente validi, primo in assoluto il fatto di non essere solo una “loadbox con delle Impulse Response pre-caricate”.

In uno chassis estremamente basico nella sua conformazione cromatica (nero con pomelli bianchi) abbiamo una serie di IN e OUT capaci di soddisfare qualsiasi esigenza sia live che studio, nel dettaglio:

  • Uscita cuffie
  • Due uscite main (attraverso un amplificatore di potenza)
  • Un’uscita mono per il front of house (per un mixer in sede di live)
  • Selettore di Impedenza
  • Selettore della potenza dell’ amplificatore
  • MIDI IN/OUT
  • Mandata effetti (con selettore seriale/parallelo, uscita +4 e -10 db e ground lift)
  • Uscita per due speaker in parallelo
  • Uscite per controllo dell’ amplificatore
  • Uscita Usb di tipo A
  • Uscita pedale volume

Il pannello frontale invece ha i classici controlli di volume per le diverse uscite, ma anche la manopola di selezione del rig e i controlli del carico reattivo; sono presenti due interessanti controlli di resonance e depth per cambiare la risposta timbrica del rig che abbiamo selezionato, con annessi consigli sui settaggi sulla parte superiore dello chassis.

Inoltre sono presenti i led per vedere se in un determinato rig sono attivati la mandata effetti, gli effetti di ambiente interni della macchina, l’amp control e l’equalizzatore.

WAZA Tube Amp Expander

Abbiamo definito questa macchina come multifunzione e per comprendere ancora meglio il tutto dobbiamo avvalerci del block diagram messo a disposizione da Boss stessa:

  • Usciamo dal nostro amplificatore a valvole e andiamo verso il carico reattivo (con tecnologia proprietaria Tubelogic) e passando per il selettore di impedenza e i due controlli di Presence e Depth.
  • Il segnale passa per l’indicatore di input (che permette di sapere quando si sta andando in picco) e successivamente passa per la mandata effetti.
  • Prima di entrare nel reparto digitale di effetti, è possibile passare per un controllo di volume esterno a pedale dopodichè il segnale può percorrere diverse strade in base all’uscita, ma tutte utilizzabili contemporaneamente e tutte passanti per il selezionatore di rig con annessi effetti di ambiente e compressione per poi finire in un equalizzatore generale messo alla fine della catena.
WAZA Tube Amp Expander

Attualmente, almeno per chi scrive, non esiste altra macchina sul mercato con le stesse funzionalità. Come anche altre sue avversarie la maggior parte del lavoro lo si fa tramite il software dedicato che permette il controllo di tutti i parametri del rig che stiamo creando, possiamo scegliere tra 22 cabinet microfonati e creare fino a 10 preset richiamabili.

Il software è molto semplice da usare, dopo averlo scaricato dal sito ufficiale bisogna selezionare quali casse e quali microfoni si preferiscono, per poi passare al tipo di stanza virtuale, il tutto con un’interfaccia abbastanza intuitiva.

WAZA Tube Amp Expander Editor

Per quanto riguarda la resa sonora, la maggior parte della dotazione di effetti è quella di casa Boss, effetti che risultano convincenti per via del convertitore a 96 kHz e 32 bit che conferisce una qualità quasi da studio. La gamma di suoni tipica della casa del sol levante fa sempre un lavoro dignitoso e sono uno standard per tantissimi musicisti.

Mentre le simulazioni di cassa trattano un ventaglio di possibilità abbastanza ampio, ho personalmente trovato interessanti i rig del Diamond Amp e del Super Combo per il rock classico, mentre per quelli più da “Hi Gain” apro un discorso a parte: non ho usato e non ho ora con me né chitarre e amplificatori adatti al tipo di sound, quindi la resa in questo primo giro di test è inferiore rispetto a quelli che ho nominato precedentemente. Si deve dare per scontato che ogni cassa (seppur simulata) va abbinata con le dovute testate.

Abbiamo testato una parte dei rig presenti, più precisamente:

  • Brit Stack
  • Classic Stack
  • Diamond Amp
  • Super Combo
  • Deluxe Combo

Il collegamento è stato molto semplice, testata collegata all’uscita a 8 Ohm, settato l’input di potenza e poi alle uscite principali; va inoltre aggiunto che esistono simulazioni dedicate esclusivamente al front of house, quindi meglio utilizzabili live e con risultati ancora migliori che potete ottenere andando a suonare in una situazione abbastanza grande o dove non volete usare la cassa.

Il setup utilizzato è il seguente:

Gabriel Guitars Telecaster > Cavo Linfaudio Platinum Way > Supro Blackmagick 25 > Boss Tube Amp Expander > Native instruments Komplete Audio 6

Ora, fare dei paragoni con le rispettive controparti “vere” è una cosa estremamente difficile per via di una serie di variabili non indifferenti (posizionamento microfoni, ambiente, riflessioni giusto per dirne qualcuna) ma la resa in questi casi riesce a essere di impatto e abbastanza convincente da poter lavorare in maniera ottima, possiamo forse trovare un ingolfamento nella zona delle basse frequenze in alcuni casi, ma avviene spesso con le macchine digitali.

Aggiungiamo inoltre che l’espandibilità del Tube aAmp Expander permette di aggiungere unità multieffetto esterne, si può uscire in due casse in parallelo, ascoltarsi in cuffia e andare sul banco mixer contemporaneamente.

WAZA Tube Amp Expander

Il costo finale, di 1300 euro,  è a mio parere più che giustificato dalle molteplici funzioni che il Tube Amp Expander monta on board coadiuvato comunque da un buon software e di un parco di effetti e di simulazioni che permettono di avere rese professionali.

Ovviamente non è una macchina immediata, bisogna studiarla (come tutte le strumentazioni con costi elevati) per avere la resa desiderata, così come lo sono macchine come il Kemper e l’Axe FX, ma questo passo da parte di Boss segna un punto focale su come dovrebbero essere progettate le nuove loadbox.

PRO

  • Dotazione invidiabile
  • Controlli di eq e di resonance
  • Piccolo e montabile su rack

CONTRO

  • Avrei preferito più slot di memoria utente
  • L’uscita Phones sul frontale sarebbe stata più opportuna