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Funk Guitar Lesson 3

La chitarra Blues-Funk: play hard, play fast!

Terza lezione per studenti avanzati sulla chitarra funk e come sempre arriva anche la masterclass sul nostro server Discord!

Dopo le lezioni per novizi e per intermedi, nonché la lezione sul Blues per chitarristi avanzati, vedremo ora come affrontare una progressione apparentemente semplice, in quanto potrebbe essere risolta anche con una pentatonica minore usata con molta attenzione, ma che in realtà si presta ad una analisi molto approfondita sull’utilizzo delle scale diminuite semitono/tono (sopra ad accordi di dominante alterata) o all’utilizzo del modo superlocrio e locrio seconda maggiore.

Struttura del brano

Il brano in questione è un funky blues in Em a 135 bpm, quindi abbastanza veloce, caratterizzato da due sezioni, una A che si ripete due volte e una B, quindi la struttura è AAB (con un piccolo intro), come nello schema che segue:

La chitarra Blues-Funk

Dal punto di vista ritmico non è presente nessun shuffle, ne sugli ottavi, ne sui sedicesimi, quindi la ritmica procede dritta ad eccezione di alcuni abbellimenti fatti a terzine di sedicesimi (che a 135bpm, iniziano ad essere impegnativi, ma molto efficaci).
Per l’aspetto ritmico si potranno riprendere gli esercizi visti sulla prima lezione sul Funk e spingere un po’ con il metronomo fino a quando non risultino fluidi a 135bpm (magari anche oltre per avere un po’ di margine di esecuzione).
Molto spesso si spende moltissimo tempo a velocizzare scale e arpeggi, ma anche la ritmica richiede molto esercizio e dedizione, inoltre riuscire ad eseguire delle terzine di sedicesimi su un contesto del genere sarebbe decisamente un bel modo per valorizzare il brano.

Dal punto di vista armonico la soluzione migliore è quella di scegliere con cura i voicing dei vari accordi, cercando di lavorare su gruppi di tre corde su un range medio alto o alto, in modo da consentire un movimento melodico più interessante tra le “voci” dei vari accordi.
Dal punto di vista esecutivo per la mano destra risulta più comodo, quando si fanno delle ritmiche veloci, muoversi su poche corde, in modo da avere una pennata più compatta e tenere bene il tempo dall’inizio alla fine del brano, curando meglio groove e timing.

Volendo lavorare con più chitarre, si potrebbe inserire una chitarra clean, con l’uso di uno wah wah, che porta avanti dei piccoli riff a ottave sulla pentatonica di E minore, in modo da incastrarsi bene con la chitarra che esegue gli accordi, evitando sgradevoli sovrapposizioni armoniche.
È molto importante analizzare le varie “voci” degli accordi che si utilizzano, soprattutto quando si lavora con due o più chitarre, ma anche con tastiere o altri strumenti armonici, capire se le “tensioni” (7, 9, 11, 13 etc..) e le posizioni degli accordi che stiamo utilizzando vanno a sovrapporsi male agli altri strumenti, creando delle dissonanze o confondendo l’armonia, soprattutto se si utilizzano accordi di 9, 11, 13 o delle dominanti alterate.

Per questo motivo può risultare più funzionale creare delle chitarre ritmiche che eseguano dei piccoli riff (quasi come una sezione fiati) in appoggio alla chitarra che esegue gli accordi, o alle tastiere. Anche la scelta del range dove eseguire questi riff è molto importante, sia per suddividere il materiale armonico, sia per ottenere un sound più definito e permettere, soprattutto in studio, di lavorare meglio in post produzione.

Improvvisazione

Per l’improvvisazione potremo procedere in due modi:

  • utilizzo della pentatonica minore (anche minore blues) di E sopra tutta la progressione, anche sopra agli accordi alterati… sembra strano, ma funziona, facendo attenzione ad alcune piccole caratteristiche, possiamo semplificare tutto con la pentatonica, perchè comunque entra in relazione anche con gli accordi della sezione finale (C#m7(5b) – F#alt e B7 alt);
  • utilizzo delle scale diminuite semitono/tono, modo superlocrio e locrio seconda maggiore… questa seconda soluzione è molto più complessa, ma anche estremamente affascinate e può aprirsi ad un mare di soluzioni che ci permetteranno di esplorare molte sonorità tipiche della fusion e del jazz.

Iniziamo dell’utilizzo della pentatonica minore di E sopra tutta la progressione: spesso, nelle lezioni precedenti, abbiamo visto come sovrapporre più pentatoniche sopra a degli accordi per ottenere sonorità interessanti.
In questo caso adotteremo un principio inverso, vedremo come poter utilizzare la stessa pentatonica sopra ai vari accordi della progressione, facendo attenzione a come cambia la funzione delle note in base all’accordo come nel prospetto che segue:

La chitarra Blues-Funk

Le note in rosso sono quelle da evitare o da “trattare” con cura, ma sono davvero poche, ed è interessantissimo come con solo una scala, si possano ottenere tante soluzioni sopra ad una progressione del genere, basta analizzare enarmonicamente la funzione delle note sopra agli accordi che si stanno suonando.
La blue note in questo caso assume una funzione interessantissima sopra l’accordo di F#7alt in quanto è la terza maggiore dell’accordo, mentre in tutti gli altri casi può essere utilizzata per ottenere una sonorità blues, o come cromatismo.

Il secondo approccio risulterà decisamente più complesso, ma anche molto interessante dal punto di vista della sonorità e delle possibilità che si creano utilizzando la scala diminuita semitono/tono, il modo superlocrio e il locrio seconda maggiore.

Per quanto riguarda la differenza sostanziale tra la scala diminuita semitono/tono (ottofonica, cioè otto suoni) rispetto al modo superlocrio, dobbiamo notare che mentre la maggior parte delle note sono in comune, eccetto che al posto della 5à# del modo superlocrio, la diminuita ha la 5a giusta e la 13a maggiore, mentre 1, 9b, 9#, 3, 5b e 7b sono in comune:

La chitarra Blues-Funk

Inoltre analizzando la scala diminuita semitono/tono, dato che è una scala simmetrica, potremo costruire delle triadi e quadriadi da sovrapporre all’accordo di dominante alterata sopra cui stiamo suonando. Questo è un interessantissimo aspetto sia armonico che melodico e ci permette di esplorare moltissime sonorità, utilizzando elementi semplici già acquisiti, come arpeggi e triadi, senza dover trovare nuove soluzioni difficili da applicare.

Ovviamente ciascuno di questi elementi esalta delle caratteristiche dell’accordo alterato, quindi serve del tempo e molta pratica per familiarizzare con queste sonorità, soprattutto sul collegamento agli altri accordi della progressione.

Un consiglio pratico è quello di vedere quali sono in comune e quali cambiano quando si passa da un’accordo all’altro, inoltre lo stesso principio va applicato agli elementi come arpeggi, triadi e quadriadi. Questo ci permetterà di avere un maggior controllo nelle risoluzioni delle tensioni e la capacità di creare linee melodiche più efficaci.

Infine, dato proprio l’aspetto simmetrico della scala diminuita semitono/tono (che si sviluppa per intervalli di terza minore dell’arpeggio diminuito), tutto ciò che studiamo  su ad esempio F#7alt, potrà essere utilizzato sopra a A7alt, C7alt e Eb7alt.

Di seguito due schemi per analizzare le possibilità e le applicazioni della scala diminuita sopra a F#7alt e B7alt, con indicate le relazioni delle varie sovrapposizioni rispetto all’accordo di dominante alterata.
Le soluzioni più interessanti sono evidenziate in grigio chiaro.

La chitarra Blues-Funk
La chitarra Blues-Funk

Tornando invece alle scale diatoniche e ai modi derivati dalla minore melodica, prenderemo in analisi l’utilizzo del modo superlocrio sopra al F#7alt e al B7alt.

Anche in questo caso un’approccio molto interessante è quello di vedere come si “comportano” le varie triadi e quadriadi (ottenute dall’armonizzazione della scala minore melodica da cui deriva il modo) rispetto all’accordo di dominante alterata.

La chitarra Blues-Funk
La chitarra Blues-Funk

Per quanto riguarda l’accordi di C#m7(5b) potremo utilizzare il modo locrio di C# (cioè D maggiore melodica) o il locrio seconda maggiore, derivato dalla scala minore melodica di E.

In questo secondo caso si sviluppano una serie di possibilità molto interessanti legate alla presenza della seconda maggiore (da considerare come 9a maggiore).

La chitarra Blues-Funk

Per gli accordi di Em7(9) e Am7(9), tutto si sviluppa sul modo eolio di E, da poter considerare anche come scala minore naturale di E.

Dato che in questo caso il Am7 potrebbe essere considerato come A dorico, possiamo sovrappore tranquillamente tutti gli elementi derivati dall’armonizzazione della scala maggiore melodica di origine (G), mentre per il Em7, dobbiamo fare attenzione alla 6b che può creare delle dissonanze, quindi applicheremo solo alcune sovrapposizioni che escludono questo grado:

La chitarra Blues-Funk

Infine, per quanto riguarda il G7 della sezione B, potremo considerarlo come G misolidio, oppure “forzare” la sonorità della dominate alterata per ottenere un G7alt che poi risolve in Cmaj7.

Una considerazione da fare è che spesso in fase di improvvisazione possiamo aumentare la tensione melodica e armonica applicando sopra agli accordi di dominate (composti solo da 1, 3, 5 e 7b senza 9, 11 o 13) le scale diminuite e superlocrie viste precedentemente, in  moda da dare una tensione maggiore. Ovviamente questo è possibile solo se l’accordo non presenta caratteristiche specifiche riguardo alla quinta, nona, undicesima e tredicesima.

Nello schema che segue ho inserito un’analisi delle posizioni delle scale di cui abbiamo parlato suddivise per zone, in modo da poter agevolare lo studio:

Credo possa essere utile un prospetto comparativo delle triadi e quadriadi da sovrapporre suddiviso nota per nota rispetto all’impianto tonale del E minore naturale (o E eolio), in modo da poter analizzare facilmente le varie possibilità sonore degli arpeggi di cui abbiamo parlato:

La chitarra Blues-Funk

Data la complessità degli argomenti trattati, non ho né registrato, né trascritto nessun tipo di solo, perchè comunque sarebbe stato poco esaustivo, ma rimando tutto alla masterclass che faremo su Discord e che questa voltà sarà decisamente più impegnativa.

Di seguito le basi con e senza chitarre ritmiche, in modo da poter realizzare delle proprie versioni di questo brano.

La lezione interattiva su Discord!

Vi ricordo che a ognuna delle mie lezioni segue a distanza di circa una settimana un approfondimento interattivo in live streaming sul server Discord di Musicoff.
Analizziamo gli argomenti e suoniamo molto, come in una vera e propria classe di studenti.

discord guitar lesson

Il prossimo appuntamento sugli argomenti che abbiamo trattato in questo articolo è per Lunedì 20 giugno alle ore 21:00, vi ricordo che i posti sono limitati!
Seguite il Discord di Musicoff per aggiornamenti sulla prenotazione dei posti.