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Chitarra Jazz: sovrapposizione di arpeggi nel II V I

Benvenuti a quest’ultimo appuntamento con questo ciclo di lezioni. Ma non preoccupatevi, sto già preparando il secondo ciclo, che ovviamente salirà di livello rispetto a questo appena passato!

Facciamo un semplice ragionamento, su ogni accordo dell’armonizzazione della scala maggiore, posso improvvisare con la scala di C maggiore.
Certo, dovrò stare attento alle “avoid note” (note da evitare o trattare con particolare attenzione) in sintesi, bisogna stare attenti alle note che hanno un intervallo di semitono all’interno della scala maggiore.
In questo caso, il B e il F naturali, sono le note “incriminate” da porre una certa attenzione nel fraseggio, ma comunque entrando nel merito specifico, neanche su tutti li accordi, anzi possiamo restringere il campo al primo e al sesto grado della scala maggiore, in special modo, la nota F con l’accordo di Cmaj7 e Am7, può creare dei problemi, ma per il resto… tutte le note possono essere utilizzate.

Arpeggi, un ingrediente fondamentale

Mettiamo da parte questa informazione e prendiamo in considerazione l’altro ingrediente indispensabile per le nostre improvvisazioni, gli arpeggi degli accordi.
Sono lo scettro del potere melodico, sanno ribadire l’armonia, ma con la fantasia di soluzioni intervallari sempre diverse, l’applicazione del ritmo, pause, tecniche d’interpretazione (legature, slide, Hamme on e full off etc) e non di minor importanza la dinamica e gli accenti, ecco gli ingredienti fondamentali per la costituzione del fraseggio.

Quindi da ogni accordo dell’armonizzazione, sappiamo ricavare l’arpeggio, che è poi composto dalle quattro note dell’accordo stesso.

Vediamo in questa tabella:

sovrapposizione di arpeggi nel II V I

Con una semplice analisi armonica, sappiamo che il primo grado è costituito da una fondamentale, una terza maggiore, una quinta giusta e una settima maggiore. 
Tanto quanto per esempio il terzo grado sarà costituito da una fondamentale, una terza minore, una quinta giusta e una settima minore.

Ma il punto ad esempio, è che sul secondo grado (Dm7) suonassi l’arpeggio di Em7 composto dalle note E, G, B, D, potrei controllare la nona maggiore, l’undicesima e la sesta maggiore, davvero interessante la possibilità!

Prendiamo carta e penna…

Ora io ti ho aperto la strada, dovresti crearti sette fogli, contenenti una tabella in ciascuna pagina e ogni pagina ha un accordo dell’armonizzazione della scala maggiore, e per ogni accordo crei questa tabella che confronta e quindi analizza le note dell’accordo, con i sei arpeggi derivati dall’armonizzazione della scala maggiore.

Vediamo il secondo grado come esempio:

sovrapposizione di arpeggi nel II V I

F = Fondamentale dell’accordo

Ora sta a te compilare le altre 6 tabelle, ci vorrà un pochino di tempo, ma potrai migliorare la teoria degli intervalli, ma soprattutto sarai a conoscenza che su un solo accordo, puoi avere il potenziale di suonare ben sette arpeggi uno diverso dall’altro, questo ti permetterà di selezionare delle precise sonorità.

Si apre un mondo di possibilità, non sarai obbligato a studiare tutto in un colpo tutto quanto, puoi già selezionare in base alle tue conoscenze, una serie di arpeggi su un accordo che prediligi come specie, un passo alla volta, con pazienza e perseveranza!

Ci rivediamo presto e coem sempre: buono studio, buon divertimento e buona musica!

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