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Tuoni e fulmini negli studi di Musicoff con Alex Pederiva e la sua “Raijin of Thunders”

Alex Pederiva, membro oramai navigato del progetto Musicoff Young e chitarrista dalla carriera oramai ben avviata grazie anche all’inserimento nel roster ufficiale di artisti ESP Guitars, ha portato tutta la sua carica nei nostri studi, dove macchine fotografiche e videocamere sono state pronte ad immortalare luci, colori e suoni del suo ultimo singolo “Raijin of Thunders”.

Il videoclip è previsto in YouTube Première il 4 agosto alle ore 17:00, clicca sulla campanella nel player YT per non perderti l’appuntamento ed essere così presente con tutti noi in chat a commentare questa “fucilata” di buona musica per Metal addicted!

Intanto ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere con Alex in persona…

Ciao Alex, dove nasce l’ispirazione per questo tuo nuovo brano?

“Raijin of Thunders” è nato dalla necessità di riportare in luce le mie radici musicali, ovvero le radici del Metal, in particolare il Thrash e l’Heavy che nella mia formazione da musicista hanno avuto un ruolo davvero importante e che mi accompagnano sempre, ma anche per poi iniziare a esplorare generi più “pesanti”.
Infatti, ho iniziato a scrivere questo brano partendo dall’utilizzo del Drop D, per ricercare un sound più corposo, sotto le influenze del Metal moderno, da gruppi come Killswitch Engage, Children of Bodom, Toska e Bullet for my Valentine. 

Una parte alla quale tengo particolarmente è quella melodica, infatti anche questa volta come per gli altri miei singoli ho scritto un tema che fosse cantabile per tutti gli ascoltatori. Anche qui ritornano le mie influenze, perché per me la tecnica se messa a servizio della melodia ha una marcia in più e due su tutti sono gli artisti che mi hanno insegnato a percorrere questa strada: Steve Vai e Andy Timmons. 

Alex Pederiva

Da dove hai preso l’idea per il titolo?

“Raijin of Thunders”, come del resto altri brani che ho scritto, richiama un elemento della natura, ovvero i tuoni e i fulmini.
Ho cercato di ricreare la stessa inquietudine creata dai tuoni in lontananza, dal lampo fino alla loro esplosione, con un sound potente e deciso. 
Nella creazione di questa brano ho lavorato in studio con Andy Martongelli mettendo ben a fuoco le idee e creando assieme l’arrangiamento finale del pezzo. Andy conoscendomi bene è riuscito a farmi mettere tutto a fuoco!
 (in tutti i sensi!! NdR)

Leggendo i credits vediamo che hai raccolto altri musicisti tra cui alcuni dei tuoi colleghi di Musicoff Young, anche di estrazione non esattamente vicina al Metal. Parlaci di chi ti accompagnato in questo tuo viaggio musicale, oltre al mitico Andy…

Per la parte del basso ho chiamato Elisa Zimbardo, collega eccezionale che ha saputo centrare subito la mia richiesta. Ho chiesto a lei, sicuramente più incline al Jazz e al Blues che al Metal, proprio perchè volevo un contrasto tra un sound più “swing” e quello più dritto delle mie chitarre. 

Per le tastiere e il sound design anche questa volta mi sono affidato a Enrico Marchiotto, tastierista veneto che ha una conoscenza dei suoni incredibile e che ha dato la svolta finale al brano, utilizzando svariati sound creati con i synth per enfatizzare le sensazioni che volveo trasmettere. 

Alla batteria ho chiamato un mio collega e amico, Anthony Dantone in arte “Vender”, batterista versatile, di estrazione Metal e parte del gruppo Game Over. Lavorando assieme abbiamo dato il giusto mood a tutto il pezzo, passando appunto dall’Heavy al Thrash, con ritmiche più veloci e anche half beat!  

Per quanto riguarda il reamping, il mix e il master ho collaborator con Alessio Garavello dei Rogue Recording Studios di Londra, con il quale ho già lavorato sugli altri pezzi. Alessio conoscendomi ha fatto un lavoro  veloce e pulito, dritto al punto, portando così il pezzo al livello finale e ad avere il sound che possiamo sentire! 

Per la parte photo e video siamo stati negli studi di Musicoff a Roma, lavorando con Thomas Colasanti per la parte video e con Cristian Gennari per lo shooting fotografico. 

Alex Pederiva
Thomas Colasanti con Alex

Niente male, davvero una lineup di professionisti al completo! Com’è stato lavorare con un team così variegato?

Lavorare con loro è stata un’esperienza assolutamente formativa e incredibile, c’è stato un rispetto delle nostre idee reciproco, collaborando e discutendo le varie scelte assieme.
Thomas e Cristian hanno una cura del dettaglio pazzesca, sempre pronti a creare la giusta atmosfera, per valorizzare tutto, me come musicista, l’atmosfera del pezzo e il brand che rappresento.

Ricordiamo infatti che nelle tue mani c’è una ESP non a caso, visto che sei un loro artista ufficiale!

Essere negli studi per ESP è stato davvero emozionante e un onore, ho imparato tantissimo solo ascoltando e sicuramente sia Thomas che Cristian sanno come trattare gli artisti, avendo tantissime idee ma tutte ben chiare per avere il risultato top e mettendoti a tuo agio. 
La cura delle luci, le varie inquadrature, l’utilizzo dei colori e l’attenzione sempre a valorizzare l’artista e il brand, facendoli risultare una cosa sola. 

Sicuramente essere negli studi con questo team per realizzare questo lavoro per ESP è un stato onore immenso, un sogno che si realizza e che mi rende davvero orgoglioso di far parte della famiglia ESP Guitars e di Musicoff! 
E ora avanti tutti e Rock’n’Roll!