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Sciogliamo le nostre dita prima di suonare

Continuando il tema dell'opportuno riscaldamento che ogni musicista dovrebbe svolgere prima di qualsiasi attività con lo strumento, oggi parliamo della regione del corpo più bistrattata di tutte, ma che è anche quella forse più importante: la mano.

Continuando il tema dell’opportuno riscaldamento che ogni musicista dovrebbe svolgere prima di qualsiasi attività con lo strumento, oggi parliamo della regione del corpo più bistrattata di tutte, ma che è anche quella forse più importante: la mano.

Come già scritto nel precedente articolo, Il polso e le mani sono strutturati in modo tale da poter eseguire molteplici movimenti. Sono costituiti da un insieme di ossa, legamenti, muscoli e nervi.
Le ossa che formano lo scheletro del polso e della mano sono raggruppate nel carpo, nella regione metacarpale e nelle falangi. Avendo già esaminato il carpo, ci soffermeremo solo sulle altre regioni che compongono questa parte.

REGIONE METACARPALE

È il segmento medio dello scheletro della mano ed è costituito da cinque ossa metacarpali, che si distinguono con numeri d’ordine progressivo dal lato radiale (pollice) a quello ulnare (mignolo).

  • Primo osso metacarpale – si articola con la falange del pollice
  • Secondo osso metacarpale – si articola con l’indice
  • Terzo osso metacarpale – si articola con il medio
  • Quarto osso metacarpale – si articola con l’anulare
  • Quinto osso metacarpale – si articola con il mignolo

Le cinque ossa metacarpali creano quattro spazi intermedi occupati dai muscoli.

FALANGI

Formano lo scheletro delle dita. Ciascun dito, escluso il pollice, comprende tre falangi, chiamate:

  • Prossimale o P1 (falange)
  • Intermedia o P2 (falangina)
  • Distale o P3 (falangetta)

Il pollice è l’unico dito composto da sole due falangi: quella prossimale e quella distale. Tutte le ossa prese in esame sono unite da articolazioni e mosse da muscoli che permettono un vasto numero di movimenti.

Falangi mano
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MUSCOLI DELLA MANO

I muscoli della mano sono molto numerosi e permettono una serie pressoché infinita di movimenti molto specializzati. Si trovano tutti sulla faccia palmare della mano. Molto schematicamente si distinguono i muscoli dell’Eminenza tenar (lato del mignolo – 5° osso metacarpale), dell’Eminenza ipotenar (lato del pollice – 1° osso metacarpale) e quelli delle dita.

Le dita sono mosse dai tendini dei muscoli flessori ed estensori localizzati nell’avambraccio e dai muscoli lombricali e interossei, propri della mano. I tendini rappresentano la parte terminale dei muscoli e si inseriscono sulle ossa in prossimità delle articolazioni permettendone lo scorrimento. Nella mano sono mantenuti aderenti al piano osseo da apposite strutture denominate pulegge disposte a ponte sopra i tendini flessori.
Le dita indice, medio, anulare e mignolo sono mosse da quattro tendini ognuna: due flessori e due estensori. I flessori si trovano sul lato palmare, gli estensori sul lato dorsale.

Muscoli della mano
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Il pollice è dotato di una mobilità superiore garantita dal tendine del muscolo abduttore lungo oltre ai già citati flessori ed estensori (per un totale di cinque tendini). Il pollice, l’indice ed il mignolo hanno un proprio apparato muscolo-tendineo indipendente mentre il medio e l’anulare ne hanno uno in comune. Questa caratteristica anatomica spiega la difficoltà a muovere singolarmente queste dita nell’esecuzione di alcuni fraseggi.
La forza che è in grado di sviluppare ciascun dito è decrescente dal pollice (dito più forte) al mignolo (dito più debole).

Nel video, alcuni esercizi di riscaldamento ed attivazione utili per l’avambraccio ed il polso.