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Rupert Neve, l’ultima frontiera del suono analogico

Riproponiamo un bell'articolo di Francesco Passarelli in occasione della recente scomparsa del padre dell'audio pro e mentore Rupert Neve.

31 luglio 1926. Mentre in Messico ci sono tre morti, molti feriti e circa 50 arrestati per la rivolta contro la legge di Calles e la Camera dei Deputati francesi vota a favore del drastico piano fiscale di Raymond Poincaré, a Newton Abbott nasce Rupert Neve.

ll padre era agente della British and Foreign Bible Society, pertanto Rupert trascorse gran parte della sua prima infanzia a Buenos Aires in Argentina. A soli 13 anni iniziò a progettare amplificatori audio e ricevitori radio e all’inizio della seconda guerra mondiale, iniziò a riparare e vendere radio.
A 17 anni si arruolò come volontario nella marina britannica e finita la guerra si stabilì in Inghilterra dove realizzò un’unità mobile sia per la registrazione che per l’amplificazione di cori, opere ed eventi.

Negli anni Cinquanta, Neve lavorò per la Rediffusion un precursore nei primi sistemi TV via cavo, e ne uscì per fondare la CQ Audio, azienda specializzata nella produzione di casse hi-fi.

Ma la vera svolta ci fu all’inizio degli ’60 quando per il compositore Desmond Leslie progettò e costruì il mixer che è ancora presente nel castello Leslie e finalmente nel 1961 fondò Neve Electronics, azienda dedita alla produzione di apparecchiature audio professionali e mixer. I prodotti utilizzavano componenti di alta qualità e circuiti in Classe A.

“Il suono analogico non ha costrizioni, si estende molto al di là di ciò che è considerato il limite di percezione umana. […] Se quelle frequenze sono assenti, il quadro resta incompleto (cit. R. Neve).

Nel 1964 la società si trasferì a Little Shelford, in locali che rispondevano meglio all’aumentata domanda di elettroniche, dove costruì uno dei primi mixer a transistor, fra gli altri anche per Philips Records Studios di Londra. Un ulteriore passo avanti avvenne nel 1968 sia con il trasferimento della fabbrica a Melbourn, vicino a Cambridge, che con il progetto del compressore/limitatore 2254 per ABC Weekend Television, che con la prima importante vendita statunitense fornendo un mixer a Vanguard Records, New York City.

Nel 1970 è realizzato il mitico pre 1073 per il nuovo mixer A88, progettato per Wessex Studios e inizia la lunga collaborazione fra Rupert e Sir George Martin per il primo mixer custom dell’Air Studio originale, quello in Oxford street, mentre nel 1973 inizia la produzione della console 8048 con il nuovo modulo 1081 microfono/linea preamplificatore con equalizzatore a 4 bande, seppur in classe AB.

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

Nello stesso anno Rupert vendette Neve Electronics al gruppo Bonochord, continuando a lavorare a fianco dei progettisti fino al 1975. Lasciando il gruppo Rupert stipulò un accordo di non concorrenza per dieci anni, pertanto fondò la ARN Consultants, tuttora attiva, che si occupa di amplificazione e acustica in edifici difficili come chiese e cattedrali e sistemi di controllo ambientale.

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

Photo by Neve SwedenCC BY 2.0

Nel 1985 fondò la Focusrite Ltd. realizzando una gamma di dispositivi adeguati alle esigenze degli studi che cominciavano a proliferare grazie alla riduzione dei costi per l’evoluzione della tecnologia, quindi furono realizzati pre, EQ & DYN per rack standard da 19″.
Sotto l’enorme pressione per entrare nuovamente nel campo dei mixer, Focusrite Ltd. accettò ordini per console con prestazioni all’avanguardia per gli anni ’80. Ne furono realizzate e consegnate due, una a Master Rock studios di Londra e l’altra all’Electric Lady in New York ove è rimasta in uso per decenni con il logo “ff” che sta per “Focusrite Forte” ma anche “fortissimo”.

Ma la realizzazione della sezione di controllo digitale (del quale non si occupava Rupert) delle altre prenotate era in ritardo, creando difficoltà finanziarie che portarono alla liquidazione dell’azienda a gennaio 1989 (Mr. Phil Dudderidge, che ha incorporato una nuova società Focusrite Audio Engineering Ltd, ha acquistato le attività di Focusrite Ltd. Ha ereditato la gamma Focusrite progettata prima del 1989 e ha continuato a produrre e commercializzarlo. Da allora ha aggiunto altre unità alla gamma. Rupert non ha mai progettato prodotti per Focusrite Audio Engineering Ltd).

Fu un colpo veramente duro per Rupert che però iniziò subito a collaborare con Amek, azienda con la quale era in contatto dall’83, realizzando nel 1990 The Medici Equaliser, seguito da 9098 (sia mixer che apparecchi a rack) e 9098i, Media 51 e RECALL RN e dai moduli a rack Pure Path®.

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

La collaborazione con Amek terminò per le ingarbugliate vicissitudini finanziarie dell’azienda: venduta nel 1992 ad AKG, a sua volta acquistata dal gruppo Harman nel 1993, che nel 1997 acquisisce il 100% del marchio Amek, per cessare totalmente la produzione nel 2004!
Il nuovo millennio vede la collaborazione con Bob Taylor per realizzare un pre-DI estremamente versatile e qualitativo per le chitarre acustiche dotate dell’array di pickup magnetici Expression System… e non solo!

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

Non unica collaborazione nel mondo degli strumenti musicali, ricordiamo ad esempio quella con Bogner per i trasformatori di alta qualità dentro alcuni pedali per chitarra.

Altra collaborazione prestigiosa, dopo tre anni di R&D in stretta collaborazione con Billy Stull, fu per la realizzazione di Legendary Audio “The Masterpiece”, un prodotto focalizzato alla masterizzazione, presentato durante l’AES a San Francisco del 2004.

Ma i tempi erano maturi per una nuova avventura e il giovane 78enne Rupert crea la Rupert Neve Design, azienda statunitense (Rupert e l’onnipresente moglie Evelyn avevano avuto la cittadinanza nel 2002) per lanciare la serie Portico, ossia dei moduli analogici di alta qualità per elaborazioni in ambito pre- e post-digitale (quindi il nome “Portico” nella nostra nobile lingua).
Negli anni successivi al rilascio la serie Portico ottenne molti importanti riconoscimenti tra i quali nove premi TEC, diversi riconoscimenti PAR Excellence, Mix Certified Hit Awards e un premio MIPA.

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

Le buone abitudini non si perdono mai e nel 2009 Rupert presentò il 5088 High Voltage e Discrete Mix system come l’ultima frontiera nella qualità del suono analogico. Il sistema di mixaggio modulare è configurabile alle esigenze dell’utente e utilizza i vari moduli della serie Portico per l’elaborazione dei mic pre e del segnale. I binari da 90 Volt del 5088 forniscono una gamma più dinamica di oltre 10 dB rispetto a qualsiasi altra console progettata da Rupert Neve e i trasformatori personalizzati su ogni ingresso e uscita forniscono l’isolamento galvanico completo.

Nel 2013 Rupert ha ripreso a lavorare sui moduli della pregiatissima Shelford Series, aggiornamenti moderni dei suoi progetti del tempo trascorso in Little Shelford. Il preamplificatore e l’induttore EQ sono stati ispirati principalmente dai 1073 e 1064, anche se contengono ancora alcuni miglioramenti moderni come il controllo variabile di silk/texture. Il colore è nel classico blu Royal Air Force associato ai suoi disegni vintage, che è stato reso disponibile anche sulle console 5088.

Proprio negli ultimi anni, infine, sE Electronics ha presentato le linee di microfoni RN in stretta collaborazione con Rupert, instancabile fino all’ultimo giorno!

Bene ma cosa possiamo fare ora per avere il suono Neve?

Per scrivere le vicissitudini degli studi che avevano le varie console fino agli anni ’80 non basterebbe un’enciclopedia britannica, menzioniamo solo i tre più prestigiosi in Italia, con la console NEVE VR Legend 60 Ch di Forum Music Village, con la 88R 72 canali di Forward Studios, con la Neve series 5116 72 canali di Officine Meccaniche di Mauro Pagani.
M
a per fortuna, senza dover vendere un rene, sono disponibili outboard originali (o meno) per gestire il suono del nostro studio personale!

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

A prescindere dai suddetti modelli in produzione ora, iniziamo dal mitico 1073 un preamplificatore microfono/linea in classe A con eq a 3 bande (alti @ 12kHz, bassi e medi variabili) e filtro passa alto (18 dB/ottava); è fra i preferiti da molti fonici per il suono very big, fat, colored… sia per i trasformatori in ingresso e uscita che “sembrano” aggiungere subarmoniche al segnale che per l’EQ, tanto da farlo apprezzare molto in diversi generi musicali.
Probabilmente è anche il preamplificatore più clonato al mondo con pezzi che vanno da poche centinaia di € fino a diverse migliaia… per non parlare delle cifre di chi lo ha estratto da un mixer e lo vende come modulo a parte (era prodotto/venduto solo come parte del mixer!), magari in un rack con una buona corrente.

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

Andando avanti nel tempo, con il marchio Focusrite sono realizzati i moduli ISA 110, con pre con trasformatore, equalizzatore a 4 bande e filtri taglia-alto e taglia-basso. I primi moduli furono consegnati ad Air Montserrat nel 1987 seguito da Air London e molti altri studi top del periodo.
Nel 1988 arrivò l’ISA130, un modulo singolo di Comp/Limiter, De-Esser e Expander/Gate sviluppato da Rupert Neve e Trevor Stride. Da allora il top della produzione Focusrite si chiama ISA (Input Signal Amplifier).

Rupert Neve, l'ultima frontiera del suono analogico

E quante migliaia di dischi hanno avuto il loro “carattere sonoro” con i prodotti del buon Rupert? Non ne menzioniamo nessuno perché, di nuovo, non basterebbe un’enciclopedia (fate però un click qui, NdR) e non vorremmo fare torto a nessuno “dimenticandolo” o mettendolo fuori dalla “top ten”.