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Paul Wertico ci insegna a suonare il backbeat rovesciato

Che succede al nostro drumming se invece del 2 e del 4 cominciamo ad accentare l'1 e il 3? La risposta nel nuovo libro di Paul Wertico pubblicato da Alfred.

Che succede al nostro drumming se invece del 2 e del 4 cominciamo ad accentare l’1 e il 3? La risposta nel nuovo libro di Paul Wertico pubblicato da Alfred.

Vincitore di ben sette Grammy Awards quando militava nel Pat Metheny Group (in cui subentrò a Danny Gottlieb), Paul Wertico continua a mantenere un’agenda fitta di impegni sia come performer alla testa di un proprio trio, sia soprattutto come insegnante, essendo da anni Associate Professor of Jazz Studies in quel dell’Università di Chicago.

Turn The Beat Around – A Drummer’s Guide to Playing “Backbeats” on 1 & 3” è l’eloquente titolo della sua ultima fatica didattica per la Alfred Music, un libro in cui l’autore si propone di sovvertire totalmente una prassi esecutiva rafforzatasi nell’arco di ormai svariati decenni secondo la quale – partendo dalla pulsazione basica del jazz – ogni enfasi esecutiva è posta sul cosiddetto backbeat.

Tutti i generi musicali che dal jazz hanno preso le mosse hanno infatti continuato ad accentare prevalentemente i cosiddetti tempi deboli di una misura musicale in 4/4, il 2 e il 4 appunto, scanditi nella batteria dal suono del rullante. L’idea di Wertico è di provare a pensare con una mente aperta in modo esattamente opposto, ponendo tutta l’enfasi sull’1 e sul 3. 

Nei 12 capitoli del libro vengono quindi proposti in maniera chiara e progressiva una serie di groove (in quarti, ottavi, terzine di ottavi, sedicesimi) conditi di numerose varianti per hi hat, cassa, piatto ride, caratterizzati dalla spiazzante presenza del rullante sul primo e terzo movimento della battuta.
Interessanti gli ultimi capitoli, dedicati ai groove lineari, a una selezione di fill e a una manciata di esercizi per abituarsi a muoversi avanti e indietro a piacimento dal classico Backbeat (2 & 4) a quello che Wertico chiama Reverse Backbeat (1 & 3).

A quest’ultimo proposito vengono anche proposte le trascrizioni di due groove di altrettanti brani famosi in cui è possibile ascoltare questo spostamento: “Immigrant Song” dei Led Zeppelin (e “Bonzo” Bonham alla batteria) e “Cold Sweat” di James Brown (Clyde Stubblefield dietro le pelli).

Paul Wertico ci insegna a suonare il backbeat rovesciato

Un esempio estratto dal metodo

Il senso di tutta l’operazione non è quello di voler sostituire a una prassi ormai consolidata un modo diverso e opposto di percepire e marcare il beat. Piuttosto, offrendo un percorso di studio articolato e completo in questo senso, l’autore vuole stimolare l’allievo a espandere il repertorio dei groove a sua disposizione, rafforzare il suo senso del tempo e proporre nuove sfide in termini di coordinazione e interdipendenza degli arti.

Un metodo stimolante, consigliabile però solo a studenti già avanti con gli studi, di quelli che non rischiano di “cappottarsi” dopo poche battute di un brano…