HomeMusica e CulturaMusica & DirittoVendite online: occhio ai veri professionisti

Vendite online: occhio ai veri professionisti

Dopo aver esaminato nell'articolo precedente gli aspetti della vendita tra privati, e truffe o magagne connesse, oggi continuiamo ad affrontare il tema della vendita online, questa volta parlando delle vendite tra privati consumatori e professionisti.

Dopo aver esaminato nell’articolo precedente gli aspetti della vendita tra privati, e truffe o magagne connesse, oggi continuiamo ad affrontare il tema della vendita online, questa volta parlando delle vendite tra privati consumatori e professionisti.

Ai sensi dell’art. 3 del Codice del Consumo si intende per consumatore o utente la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta; si intende per professionista la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività imprenditoriale o professionale, ovvero un suo intermediario.

Come si vede entriamo in un diverso campo normativo, dove infatti oltre alle norme civilistiche citate nell’articolo precedente, trovano applicazione anche e soprattutto quelle contenute nel Codice del Consumo, codice nato per tutelare il privato e il consumatore.

Prima di entrare nella specificità della normativa, c’è da dire che qui generalmente i rischi in un eventuale acquisto sono minori e sostanzialmente diversi da quelli che possono esserci nella vendita tra privati; in questo caso il rischio è quello dell’acquirente (il privato), ossia la parte più debole del rapporto contrattuale.

I rischi sono quasi totalmente abbattuti se l’acquirente compra attraverso siti dedicati e super garantiti, siti dove la spedizione è veloce e tracciata e la merce è garantita sia durante la spedizione che dopo l’acquisto (anche su prodotti usati), per non parlare del servizio clienti che mettono a disposizione tali siti, di alta qualità e per alcuni grandi store internazionali uno dei motivi del successo.

Eventuali problemi o truffe possono invece capitare quando si acquista da ditte o negozi poco conosciuti e poco trasparenti, e può capitare, ma i casi sono davvero esigui, che queste ditte “spariscano” subito dopo aver effettuato il pagamento.
Ovviamente, ripeto, si tratta davvero di eventi assai rari, in questo caso la tutela non sarà più da cercare solo nel Codice Civile e in quello del Consumo ma bensì anche nel Codice Penale.

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Photo by Sandgem AddictCC BY-SA 3.0

Al di fuori pertanto di acquisti fatti attraverso i più importanti siti di vendita, che garantiscono completamente il prodotto, e prevedono anche il reso gratuito, i problemi in cui si può incorrere sono quelli del post vendita attraverso acquisti effettuati direttamente da negozi, mi spiego meglio: può capitare che acquistando da un negozio online, il prodotto non abbia le qualità promesse o sia in qualche modo difettato (per esempio una chitarra graffiata, un effetto a pedale che non funziona bene ecc…).

In questo caso un negozio serio provvederà alla sostituzione o riparazione della merce a proprie spese, ma a volte può succedere che il venditore non sia così serio e si rifiuti di sostituire il prodotto addossando la responsabilità per esempio al vettore (corriere) o addirittura al cliente stesso.

Cosa fare in questi casi?

In questo caso, pur di fronte ad un probabile quanto sgradevole rimpallo di “colpe” e di responsabilità tra il corriere e il negoziante, è il consumatore-cliente finale che dovrà provvedere a tutelarsi contro una o entrambe le parti, che eventualmente saranno ritenute responsabili in solido; il cliente quindi dovrà provare e dimostrare che eventuali danni e difetti o esistevano già dal momento precedente la vendita o che sono stati causati dal vettore durante il trasporto.

Ovviamente non è sempre facile dar prova di tali circostanze, soprattutto quando si tratta di prodotti usati; mentre risulta tale prova rimane più facile da produrre, in relazione ai prodotti nuovi, dove troverà applicazione la garanzia di legge della vendita (due anni) e dove il prodotto non potrà presentare malfunzionamenti o difetti.

Per esperienza si può affermare che la maggior parte dei negozi provvederà alla sostituzione e riparazione della merce senza alcun costo per l’utente; se invece i danni (o a volte lo smarrimento) li ha provocati il vettore, in questo caso il percorso può essere molto più tortuoso e spesso infelice; questo argomento però sarà oggetto di specifico approfondimento del prossimo articolo.

In conclusione il consiglio principale è quello di acquistare per quanto possibile attraverso siti dedicati e sicuri, che grazie alla loro organizzazione sono dotati di un servizio clienti molto efficiente e garantiscono spedizioni veloci e garantite anche nel post vendita.

Broken Gibson Headstock

Una delle immagini più terrificanti per un chitarrista…

Anche in questa occasione ritengo che sia doveroso citare alcune norme di legge che dovrebbero conoscere tutti e che meritano di essere approfondite:

  • Art. 33 e seguenti del Codice del Consumo – Clausole vessatorie nel contratto tra professionista e consumatore
  • Art. 1175 Codice Civile – Comportamento secondo correttezza
  • Art. 1176 C.C. – Diligenza nell’adempimento dell’obbligazione
  • Art. 1206 C.C. – Mora del creditore
  • Art. 1218 C.C. – Responsabilità del debitore
  • Art. 1223 C.C. – Risarcimento del danno per inadempimento
  • Art. 2043 C.C.  – Risarcimento per fatto illecito

Per qualsiasi problema che riguarda la vendita tra privati e professionisti, potrete rivolgervi al vostro legale di fiducia oppure alle Associazioni dei Consumatori, che con costi minori possono seguirvi e tutelarvi, consigliatissima l’Unione Nazionale Consumatori.

Nel prossimo articolo tratterò invece un argomento quanto mai spinoso, la responsabilità del vettore e del corriere, buona musica!