HomeMusica e CulturaDischi & LibriWho’s Next, il capolavoro del Rock remixato da Steven Wilson
who's next

Who’s Next, il capolavoro del Rock remixato da Steven Wilson

Uno dei più grandi album di tutti i tempi passa sotto le sapienti mani del leader dei Porcupine Tree.

Come oramai molti sanno, oltre ad essere il frontman e deus ex machina di una delle più grandi band progressive dell’ultimo trentennio, nonché artista solista di successo, Steven Wilson è da diversi anni un più che apprezzato ingegnere del suono, a cui sono stati affidati i remix di tantissimi capolavori della storia della musica, dai King Crimson ai Gentle Giant, dai Jethro Tull ai Marillion e così via.

Ecco quindi arrivare nelle sue mani l’ennesima pietra miliare, ovvero Who’s Next dei mitici The Who, un album che ha letteralmente cambiato il volto della musica Rock a suo tempo, consegnando a generazioni e generazioni di ascoltatori brani di altissimo valore come “Baba O’Riley“, “Behind Blue Eyes” e “Won’t Get Fooled Again“.

In quel periodo il sempre prolifico Pete Townshend stava sperimentando con i sintetizzatori e questo dette una decisa svolta al sound del quartetto, pur mantenendo la loro tipica energia esplosiva.

who's next

Il mio remix di quello che per molti è il più grande album rock mai realizzato (e chi sono io per non essere d’accordo?), Who’s Next degli Who, uscirà come parte di un sontuoso cofanetto della Universal il 15 settembre, in preordine qui: https://thewho.lnk.to/WhosNext” dice Steven Wilson nel suo post sui social.
Il cofanetto è davvero bellissimo, anche se mi rendo conto che alcuni preferiranno un’opzione più economica per poter ascoltare il remix (il mix Atmos sarà comunque disponibile anche sui servizi di streaming). Ho realizzato nuovi mix stereo, 5.1 e Dolby Atmos di 8 delle 9 tracce originali dell’album (il multitraccia di Bargain non era disponibile e quindi appare come un Penteo upmix), oltre a nuovi mix stereo, 5.1 e Dolby Atmos di 14 tracce bonus dell’era 1970-72, per un totale di 22 tracce mixate ex novo dai multitraccia. I mix stereo e 5.1 sono a 96/24, mentre quelli Atmos sono a 48/24.

Nel complesso, il cofanetto super deluxe da 11 dischi contiene 155 brani, di cui 89 inediti e 57 remix. I brani più importanti includono i demo di Pete Townshend per Life House, le registrazioni delle sessioni del 1971 degli Who al Record Plant di New York, le sessioni agli Olympic Studios di Londra sud-occidentale del 1970-1972 e, per la prima volta, due concerti del 1971 appena mixati e completi dallo Young Vic Theatre di Londra e dal Civic Auditorium di San Francisco.

Il cofanetto contiene anche un libro di 100 pagine con un’introduzione di Townshend e nuove note di copertina di Andy Neil e Matt Kent.

who's next

A proposito di Life House, invece, Townshend si concentra sui problemi del pianeta, di inquinamento e climatici, spiegando: “un governo opportunista e autocratico può imporre un lock-down in cui ogni persona è collegata a una rete di intrattenimento. La musica allora diventa una vera e propria ribellione alla sottomissione della popolazione in giacca e cravatta”.

Considerando i precedenti lavori di Wilson, siamo sicuri che anche questo album potrà trarne assoluto beneficio e chiaramente le versioni più ambite saranno quelle multicanale, sempre che si possedia un buon impianto Hi-Fi di questo tipo per apprezzarle.
In ogni caso, anche la normalissima versione stereo avrà il suo bel trattamento, come sempre però con grande rispetto del materiale originale, cosa che Wilson ha sempre dimostrato.