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crocodile rock

Cosa unisce musica e animali? Storie, aneddoti e curiosità…

Domanda bislacca? Decisamente no e le risposte sono tutte contenute nel nuovo libro Crocodile Rock di Ezio Guaitamacchi e Antonio Bacciocchi.

Prende spunto dal titolo di una delle canzoni più famose di Elton John il nuovo volume edito da Hoepli, Crocodile Rock, che entra a far parte dell’oramai lunga serie curata da Ezio Guaitamacchi, uno dei decani italiani di tutto ciò che è “storia del Rock” (e non solo del Rock!).

Stavolta però il tema è davvero molto particolare e la curiosità di sfogliare il volume non è poca anche solo per seguire il filo logico/narrativo scelto e capire quali sono i collegamenti tra musica e… animali!

Crocodile Rock

Ruggiti del Rock… veri e propri!

In questo caso, quindi, possiamo parlare di veri e propri “ruggiti” rock nel caso di belve feroci, ma in realtà le specie animali coinvolte in dischi, brani, copertine e quant’altro sono davvero tantissime e assai variegate.

Crocodile Rock

Sfogliando l’indice dei contenuti – peraltro graficato benissimo, ricorda molto i vecchi libri per ragazzi dedicati al mondo animale – già capiamo un paio di cose fondamentali:

  • faremo uno straordinario viaggio (vogliamo dire un safari?) in cui osserveremo trichechi di liverpool, aquile americane, gatti, cani, topolini, pennuti di vario genere, lucertule e serpenti, tigri, mucche, asinelli e quant’altro, passando per varie faune e luoghi, comprese famose fattorie…
  • il mondo musicale-animale viene esplorato attraverso varie sfaccettature, dal punto di vista delle canzoni ma anche da quello dell’amore personale degli artisti per i propri animali da compagnia, oppure per tutti gli animali in generale come nel caso di un certo “Veggie Rock”.
Crocodile Rock

Una prefazione speciale

Oramai ogni volume di questa serie di Hoepli/Guaitamacchi ci ha abituato a una prefazione scritta da un’ospite speciale. Stavolta la penna è quella di Laurie Anderson, una delle protagoniste della scena avanguardistica di New York la cui attività musicale – tra lo sperimentalismo, l’elettronica e l’art rock – si è sempre sposata con performance di varia tipologia, dal teatro, alle installazioni nei musei fino alla spoken poetry.
Qualcuno dei lettori la ricorderà sicuramente anche per essere stata la moglie di Lou Reed e i più esperti magari avranno in mente anche la sua vittoria del Premio Tenco nel 2001.

Crocodile Rock

La Anderson è anche una grande amante degli animali e in particolare degli amici a quattro zampe, a cui ha dedicato addirittura un vero e proprio “concerto per cani”, affermando che “ai cagnolini non importa cosa suoni, ma come lo fai. Reagiscono alla musica, alle sue frequenze, ai suoi andamenti, alle dinamiche o alle intensità, ai timbri e ai volumi in modo spesso imprevedibile“.

L’artista ha anche diretto il documentario Hearth of Dog (2015), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e dedicato prorio alla sua amata cagnetta Lolabelle.

Crocodile Rock

Musica, natura ed evoluzione della specie

Il primo capitolo del libro cita due frasi, la prima di Giovanni Pinna (autore de Il Grande Libro dei Fossili e altre pubblicazioni accademiche) che dice “[…] l’essenza della musica non è altro che la natura stessa“, e l’altra del celebre scrittore di fantascienza Isaac Asimov, “La musica è la forma d’arte che più di ogni altra evoca ed esprime l’essenza dell’universo che altro non è se non un immenso brano musicale.

Crocodile Rock

Si capisce quindi come l’argomento sia assai ampio, concetti che sono nel cuore di Guaitamacchi sin da quando nel 1990 organizzò la prima edizione del Festival Musica & Natura di Milano, tre giorni durante i quali la musica sosteneva (ed era a sua volta sostenuta) da progetti di “ecologia sonora”, appoggiati anche da Greenpeace.

A sua volta, Antonio Bacciocchi, musicista, scrittore e giornalista ma soprattutto “rocker duro e puro”, venne in contatto con Ezio anni fa proprio per sottoporgli alcune idee, tra cui la connessione tra musica e mondo animale. Da questo incontro è nata l’idea di questo Crocodile Rock che oggi ci troviamo tra le mani e sfogliamo con estremo interesse, frutto di due anni di intense ricerche attraverso le quali i due autori sono anche riusciti a far luce sul perché dei nomi di molte band o pseudonimi di svariati artisti.
Senza contare la mole di storie, aneddoti e curiosità inedite ora riversate nelle pagine del libro e a disposizione di tutti gli appassionati.

Crocodile Rock

Le origini del suono

Non si tratta però solamente di accostare un artista a un cagnolino o il nome di una band a un pennuto. Leggendo il libro si capisce come viene messo al centro anche il concetto per cui il mondo degli animali è anche alle origini del suono stesso.
L’uomo ha infatti imparato ad articolare la propria voce anche imitando i suoni della natura, processo da cui sono nate tante diverse esperienze creative e non solo, anche determinati strumenti musicali che hanno utilizzato proprio elementi derivati dal mondo animale.

Crocodile Rock

Dalla preistoria ai Beatles fino ai tempi attuali, gli animali e in generale gli elementi della natura sono una delle principali forme d’ispirazione – e talvolta d’imitazione – degli artisti. Un rapporto che si sviluppa a differenti livelli, da quello dell’affetto più intimo e personale a quello artistico vero e proprio, visto che non sono pochi gli animali che con le proprie “voci” sono finiti davanti ai microfoni per delle registrazioni.
E non dimentichiamoci che uno degli album seminali di tutta la storia del Rock si intitola, appunto, Pet Sounds.

Pet Sounds

Questo e molto altro troverete nell’interessante libro edito da Hoepli, Crocodile Rock.
E se avete qualche conoscente che è appassionato di Rock e animali, è sicuramente una graziosa idea da mettere sotto l’albero di Natale!