Clearaudio compie una mossa strategica nel mondo dell’alta fedeltà e lo fa con un giradischi che ha tutta l’aria di voler ridefinire il concetto stesso di entry-level (per il suo catalogo, ovviamente).
Si chiama Compass, sarà disponibile da settembre e, con un prezzo fissato a 1290 euro, diventa il modello più economico mai prodotto dall’azienda tedesca, da sempre sinonimo di hi-fi artigianale e precisione ingegneristica.
Un prezzo “accessibile”, ma senza rinunce
Per chi conosce Clearaudio, un listino che parte da 2400 euro e può toccare cifre a cinque zeri non è una sorpresa. Ma con il Compass, il marchio apre per la prima volta le sue porte a chi ha budget più contenuti, pur desiderando l’impronta tecnica e sonora del brand. E lo fa evitando tagli netti sulle prestazioni o scelte progettuali al ribasso.
“Prestazioni accessibili senza compromessi”, così le definisce l’azienda stessa, che con questa operazione mira chiaramente a intercettare una nuova fascia di appassionati, magari alla ricerca del primo giradischi “serio” o desiderosi di fare un salto qualitativo nel proprio impianto.
Costruzione curata fin nei dettagli
Le informazioni tecniche complete non sono ancora tutte disponibili, ma Clearaudio ha già rivelato diversi aspetti chiave della progettazione. A partire dal sistema di trasmissione a cinghia, supportato da un motore DC smorzato, studiato per limitare al minimo vibrazioni e risonanze.
Il piatto e il subplatter sono progettati su misura e ruotano su un cuscinetto di precisione, soluzione che punta a garantire stabilità e silenziosità, due requisiti fondamentali per una riproduzione fedele del vinile.
Il plinto in MDF è accoppiato a una base in acciaio pensata per aumentare il peso complessivo e, con esso, l’inerzia e la resistenza alle interferenze esterne.
Anche i comandi beneficiano di una progettazione moderna: è presente un selettore elettronico della velocità, una comodità non sempre scontata in questa fascia di prezzo.
Braccio T1 e testina MM N1: componenti già inclusi
Uno dei punti di forza del Compass è la dotazione di serie, che lo rende pronto all’uso fin da subito. In bundle troviamo il nuovo braccio T1, che eredita elementi progettuali dal ben più costoso Satisfy, e la nuova testina MM N1, anch’essa presentata da poco (3.3 mV output, 20Hz to 20kHz).
Quest’ultima, venduta singolarmente a 99 euro, è dotata di un corpo in alluminio anodizzato e pesa otto grammi, caratteristica pensata per adattarsi a diversi tipi di bracci, leggeri o pesanti.
Degna di nota anche la possibilità di sostituire lo stilo senza rimuovere la testina dal braccio, un dettaglio che denota cura progettuale e attenzione all’utente.
Dimensioni compatte e facilità d’uso
Il Compass è stato pensato per essere facile da installare, compatto e stabile, quindi ideale anche in ambienti domestici non dedicati. Questo aspetto rende il prodotto perfettamente adatto a chi cerca un’esperienza hi-fi semplificata ma concreta, senza per questo sacrificare la qualità sonora.
Lo stesso CEO Robert Suchy ha commentato l’operazione con parole molto chiare: “Abbiamo sempre rappresentato il concetto di qualità senza compromessi. Ora, con il Compass, accogliamo un pubblico più ampio nella nostra tecnologia high-end: un giradischi pronto all’uso che offre un’esperienza di ascolto del vinile superiore a ogni aspettativa nella sua fascia di prezzo”.
Un ingresso “di classe” nel mondo Clearaudio
Con il Compass, Clearaudio non si limita a proporre un modello economico: propone un punto di accesso al suo universo sonoro, cercando di mantenere vivo l’equilibrio tra prestazione tecnica, design e immediatezza d’uso.
È difficile, per ora, collocare con precisione le sue performance sul piano assoluto, ma è evidente che la casa tedesca sta cercando di alzare l’asticella dell’entry-level con un prodotto concreto, rifinito e coerente con la sua filosofia.
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