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Il Jazz moderno di Perticoni & Fanini

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"Musiche nel cassetto" è il disco di esordio del duo del bassista e del chitarrista in collaborazione con Francesco Speziali alla batteria.

Niente di meglio di una formazione in trio per rammentarci un concetto che andiamo ripetendo spesso sulle nostre pagine: per fare musica di qualità non servono necessariamente i grandi ensemble.
Una filosofia che ho trovato dimostrata in maniera efficace nell’album di cui si parla qui: pubblicato in Agosto da Barly Records by Encore Music, Musiche nel cassetto rappresenta l’esordio discografico della formazione italiana Perticoni Fanini Jazz Duo.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra il chitarrista Fausto Perticoni e il bassista e contrabbassista Stefano Fanini, i quali si sono avvalsi in questa occasione del supporto di Francesco Speziali alla batteria, con Mirco Moscatelli nel ruolo di ingegnere del suono.
Decisamente facile intuire quali siano gli orientamenti del progetto sin già dal nome, ma occhio a non lasciarsi fuorviare più del dovuto…

Jazz dunque, che nella formazione trio trova una delle sue espressioni più storicamente collaudate; ma un Jazz che dalla tradizione più antica attinge quando basta, raccontando quali siano le inclinazioni musicali dei due artisti che si sono spartiti la fase creativa del disco.
Perticoni si dimostra infatti fortemente e piacevolmente influenzato dalla Fusion chitarristica, sia perchè non disdegna l’utilizzo di sonorità ben più sature rispetto a quelle tipiche della sei-corde jazz vecchia scuola ma soprattutto per via di un fraseggio ispirato e deciso, che riporta non di rado a quello dei mostri sacri di riferimento.

La sua controparte a corde, vale a dire l’altrettanto abile Fanini, si divide tra basso e contrabbasso ma anche tra ritmo e melodia, accompagnando con convinzione e groove la cui qualità resta immutata nel passaggio da uno strumento all’altro e concedendosi momenti di assolo che rivelano un bassista tutt’altro che limitato alla missione di strumento di supporto.
Il quadro è completato con equilibrio dall’apporto di Speziali dietro le pelli, una presenza sempre affidabile, interessante nelle scelte arrangiative e soprattutto mai invasiva.

Chi scrive è ben consapevole dell’ampiezza della proposta musicale di qualità nel genere di riferimento.
Ciò nonostante Musiche nel cassetto resta un ascolto consigliato per i fanatici del genere, soprattutto per quelli che apprezzano una predominanza chitarristica, volendo includere in questo allargato insieme anche la “chitarra basso” (brrr…) e il nobile padre ad arco: in questo disco troveranno senz’altro pane per i propri denti.