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multiphonic cv1

Un plug-in di AAS per appassionati di Synth vecchia maniera

Lo staff di Are You Experienced fa una svolta epocale: la collaborazione diventa autonomia sotto la mia supervisione… chi mi conosce sa quanto io adori dire l’ultima!.

Iniziamo con una serie di recensioni di plug-in (da buon nostalgico dell’analogico mi procurano un po’ di orticaria) scritte da Valerio Atturo & Gianni Ferretti per le loro rispettive specializzazioni (chitarrista/fonico & tastierista).

Il buon Gianni ha scritto 4 recensioni basate sulla sua grande esperienza (ultra-trentennale) con librerie di qualità per il suo lavoro di tastierista, arrangiatore e turnista… nonché dimostratore.Venti anni abbondanti dopo Tassman, la Applied Acoustic Systems torna ad occuparsi di emulazione di sistemi modulari e rilascia la prima versione di Multiphonics CV-1, uno strumento virtuale che promette di essere sin da adesso uno standard da seguire ed imitare.

Multiphonics CV-1

La prima cosa che si nota è la notevole disponibiltà di moduli da poter utilizzare per creare i nostri suoni; senza elencarli tutti (siamo intorno alla trentina), notiamo la presenza del Classic VCO con controlli anche FM e di un Compact VCO (sub FM), un potentissimo modulo Noise con una miriade di parametri utili, uno State Variable Filter, con l’interessante controllo Growl, e soprattutto lL’Objeq Filter, marchio di fabbrica della AAS, che è un risonatore di modellazione fisica vero e proprio, che può essere utilizzato come oscillatore.

Ogni patch è progettata partendo da alcuni moduli fissi: 

  • Keyboard, il quale permette di triggerare i suoni attraverso la tastiera 
  • Output, che sostanzialmente controlla il volume di uscita del suono, ma che contiene anche i controlli di Delay e Reverb
  • Master Clock permette di gestire e sincronizzare il comportamento della patch con una DAW esterna
  • Macros, che consente di controllare in tempo reale fino a quattro parametri scelti tra i vari moduli.
Multiphonics CV-1

A differenza poi di alcuni plug-in concorrenti, l’interfaccia sembra essere molto comoda e veloce, coloratissima, e e si può costruire una patch già con poche e semplici operazioni.
A partire dalla classica sequenza VCO-Filtro-VCA-ADSR-LFO fino a intrecci molto più articolati, si può quindi lavorare con facilità ed efficacia.
Le possibilità di modulazione spesso sono tra le funzioni più importanti in un synth, e qui con il Multiphonics ci si può davvero sbizzarrire.

Nonostante si tratti di uno strumento monofonico, le ampie possibilità di programmazione permettono di spaziare da suoni semplici e lineari a situazioni più articolate e “sperimentali”; forse rispetto a Tassman (il confronto è inevitabile…) sembra avere meno versatilità, ma la sensazione è che trattandosi della prima release nei futuri aggiornamenti Monophonics si arricchirà di nuovi moduli.

Non lasciamoci ingannare da una grafica forse fin troppo colorata e vivace, Multiphonics CV-1 è uno strumento molto serio, adattissimo per tutti i tipi di musicisti e per chi lavora nel campo del sound design e nelle sonorizzazioni.
Credo che sia ottimo anche per chi entra adesso nel mondo della programmazione dei suoni.
La facilità di programmazione e la buona qualità dei moduli sono i suoi punti di forza, considerando anche il prezzo che è di 99€ (79 € per i primissimi tempi).

Multiphonics CV-1 è disponibile in versione Standalone, VST2 e VST3, AU e AAX, mentre il sistema minimo richiesto è OSX 10.11 per il Mac e Windows 10 64 bit.