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Strymon Timeline Digital

Strymon Timeline e l’altra faccia della medaglia

Andando avanti negli anni, il suono del digitale è entrato a far parte del bagaglio standard di un chitarrista, come si comporta lo Strymon Timeline a riguardo?

Arrivati a un certo punto della storia del delay, il processo tecnologico è passato all’utilizzo del nastro magnetico, a uno o più circuiti analogici messi in serie, all’utilizzo di un chip e di un processore digitale.

Da qui si è creata una spaccatura quasi netta tra chi era pro o contro, ma sta di fatto che oggi anche il suono del delay digitale è parte integrante delle grandi incisioni sui dischi, del background e dei suoni di tantissimi artisti di ogni ordine e grado.

Nel Timeline tutti i delay sono ovviamente digitali, ma quando parliamo di suono di “delay digitale puro” abbiamo in primis un suono più flat, con le ripetizioni cristalline senza alcuna degradazione.
Ciò permette ora come allora di creare ambienti e atmosfere più ampi, più precisi e più “dritti”, fino a poter usare il delay quasi come uno strumento a sé stante (The Edge sto parlando di te).

I due delay che incontriamo sul pedale come digitali in senso stretto sono il Digital e il Dual: il primo si rifà ai suoni digitali odierni, mentre il dual è un doppio delay digitale che serve per soddisfare le richieste di chi gioca molto spesso con la sovraincisione e/o crea dei pattern.

Per l’algoritmo Digital, troviamo tra i parametri:

  • Parametro 1 – Repeat Dynamics: riduce le ripetizioni in modo non lineare in modo che il ritardo si assottigli più velocemente di quanto non farebbe normalmente
  • Parametro 2 – Smear: ammorbidisce l’attacco delle ripetizioni mantenendo la piena risposta in frequenza
  • Parametro 3 – Hipass: applichi un filtro passa-alto da a 40 Hz fino a 900 Hz

Per l’algoritmo Dual possiamo impostare:

  • Parametro 1 – Time 2: regola il tempo di ritardo di Delay 2 rispetto a Delay 1, dal momento che Delay 2 è un rapporto di Delay 1, esso si regola con le modifiche in ritardo TIME o Tap Tempo per mantenere lo stesso rapporto
  • Parametro 2 – Repeats 2: regola il livello di ripetizione di Delay 2, impostato su TRACK per seguire il valore di Delay 1 Repeats, mentre quando non è impostata su TRACK, è possibile impostare un livello di ripetizione indipendente per il Delay 2
  • Parametro 3 – Mix 2: regola il livello di miscelazione di Delay 2, impostata su TRACK per seguire Delay 1 Mix, impostato dalla manopola Mix, se non impostata su TRACK, è possibile impostare un livello di mix indipendente per il Delay 2
  • Parametro 4 – Hipass: applichi un filtro passa-alto da a 40 Hz fino a 900 Hz
  • Parametro 5 – Configuration: selezioni l’impostazione di ritardo (serie o parallelo), in serie Delay 1 va in Delay 2, proprio come se avessi due ritardi stereo indipendenti collegati sulla tua pedaliera, mentre in configurazione parallela il segnale di ingresso va a Delay 1 e Delay 2 contemporaneamente e lle uscite dei due ritardi vanno rispettivamente ai canali Left e Right (o sommati al canale Left nel funzionamento Mono).

Il discorso sui generi musicali in questo caso è molto simile a quello della puntata precedente, ma cronologicamente diverso: il Digital riesce a coprire quel range di suoni che parte dagli anni ‘80, comportandosi non tanto come un pedalino dell’epoca (ma con un buon uso del passa alto si possono ottenere dei suoni molto vicini) ma più da macchina digitale moderna e attuale, estremamente cristallina, adatta a moltissime produzioni, probabilmente uno degli algoritmi più versatili a disposizione.

Il Dual è la versione doppia di un delay digitale, che permette un utilizzo indipendente e preciso delle due sorgenti, e come per il digital le possibilità di utilizzo sono moltissime, ma uno degli utilizzi che ho preferito è dove si può giocare con i due canali left e right in maniera indipendente, il che permette di avere molta spazialità senza dover per forza avere lo stesso settaggio per entrambi i delay.
Utilizzi di questo tipo non sono nuovi nel mondo del rock e pop e possono aprire il mondo a tantissimi chitarristi.

Dopo questa piccola digressione sul mondo strettamente digitale, cominciamo a vedere quei delay un po’ più particolari per delle situazioni decisamente fuori dal comune, ma tutto nella prossima puntata.

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