Il diavolo è nei dettagli, e non è un modo di dire utilizzo a caso, ma bensì permette di capire come anche una piccola cosa può effettivamente fare la differenza, in questo caso in una macchina digitale.
Come abbiamo detto nella prima puntata, le macchine Strymon sono totalmente digitali e questo sottointende la possibilità di essere programmate a piacimento per risolvere tutte (o quasi) le necessità del musicista.
Ok, ma fino a che punto ci possiamo spingere?
Cominciamo dalle impostazioni principali:
Mobius
- Names – Permette di creare un nome di sei caratteri del nostro preset
- Bypass – Permette di decidere se avere il True Bypass o passare per il buffer del pedale
- Bpm/Hz – Permette di visualizzare il valore di ampiezza della nostra modulazione nel modo che preferiamo
Timeline
- Names – Permette di creare un nome di sei caratteri del nostro preset
- Bypass – Permette di decidere se avere il True Bypass o passare per il buffer del pedale
- Spillover – Permette di gestire la coda del nostro pedale, per decidere se mantenerla o meno dopo lo spegnimento del pedale
Big Sky
- Names – Permette di creare un nome di sei caratteri del nostro preset
- Bypass – Permette di decidere se avere il True Bypass o passare per il buffer del pedale
- Spillover – Permette di gestire la coda del nostro pedale, per decidere se mantenerla o meno dopo lo spegnimento del pedale
Dopo le impostazioni globali, troviamo quelle specifiche per ogni pedale, questo permette di programmare il comportamento di alcune funzioni, insieme al sistema di assegnazione dei parametri per le modulazioni e la gestione dei banchi.
In base al pedale che abbiamo, abbiamo tale funzionalità:
- Big Sky (Cab Filter) – Simulazione di una cassa per andare direttamente su un PA.
- Mobius (Pre/Post) – Permette di creare un loop dove inserire prima o dopo il Mobius nella catena, ad esempio se inserisco un delay all’interno del loop posso decidere se avere prima il delay e poi il Mobius o viceversa.
- Timeline (Feedback Loop) – Un loop interno del pedale che permette l’inserimento di un’unità a nostro piacere da inserire nelle code, a differenza del Mobius è fisso e non segue una catena in particolare, bensì entri nel delay e ne esci.
Per concludere le impostazioni, abbiamo:
- MIDI Clock – Accendi o spegni il clock MIDI che serve a importare un determinato intervallo di tempo quando si cambia un intero preset con il MIDI (attraverso una macchina esterna).
- EXP Pedal – Permette sia di accendere e spegnere il controllo di un pedale di espressione, che di entrare nella configurazione del pedale di espressione per ogni patch. Tutte le manopole possono essere configurate per essere utilizzate e decidere quali sono controllate dal pedale di espressione, se si vuole anche tutte contemporaneamente.
Tutto ciò permette di poter effettuare diversi “giochi di prestigio” con il nostro suono, ma anche con il vero e proprio workflow dell’intero pedale, per poter meglio utilizzare le possibilità timbriche, che però vedremo nella prossima puntata…
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