Un altra coppia storica del mondo della chitarra sono i phaser e i filtri (di envelope o i wah wah), che hanno cambiato in maniera profonda il modo di suonare la chitarra elettrica.
Il phaser si basa sulla somma del segnale originale e di una sua copia, ma variata nella fase. Per fare ciò si utilizza un filtro che non elimina alcuna frequenza, ma varia appunto la fase del segnale audio, questo ritardo è quindi modulato mediante un LFO e infine sommato, invertito di 180°, al segnale originale.
Il risultato è l’enfasi di alcune frequenze, e multiple delle stesse, e la soppressione di altre, a formare quello che viene detto il comb filtering, le frequenze in questione variano con la modulazione introdotta, cambiando ciclicamente posizione e distribuzione nello spettro sonoro.
Ovviamente ogni volta questo ciclo avviene in uno stadio, più stadi ci sono in un phaser più l’effetto è ampio.
Il filter invece, potremmo definirlo per certi versi come un “equalizzatore”, ovvero un circuito che lavora sulle frequenze del nostro spettro sonoro, permettendo inoltre di poter effettuare dei tagli, delle enfatizzazioni alla campana delle frequenze che si preferisce.
Parliamo di filtri passa-alto o passa-basso quando vogliamo tagliare porzioni di frequenze sugli estremi di banda, oppure di un tipo di filtro diverso nel caso del wah wah, che sposta l’enfatizzazione di una determinata Q (ampiezza delle frequenza di intervento).
Vediamo quindi quali sono i parametri dei due algoritmi presenti nello Strymon Mobius.
PHASER
- Parametro 1 – Mode: permette di scegliere quanti stadi vuoi avere nel phaser
- Parametro 2 – Regen: gestisce il feedback del segnale
- Parametro 3 – Waveshape: gestice l’LFO per la forma d’onda del Phaser
- Parametro 4 – Headroom: gestisce la distorsione all’interno del circuito
- Parametro 5 – Spread: determina l’offset tra i segnali LFO del canale sinistro e destro
FILTER
- Parametro 1 – Mode: scegli il tipo di filtro che vuoi, dal passa basso, al wah e infine il passa alto
- Parametro 2 – Waveshape: scegli il taglio della forma d’onda per il filtro, ce ne sono circa otto selezionabili di cui uno di envelope con trigger positivo e negativo (come con il flanger)
- Parametro 3 – Frequency Mid: selezioni il punto delle frequenze medie del filtro
- Parametro 4 – Resonance: selezioni il feedback presente nel filtro
- Parametro 5 – Dry Level: definisci quanto segnale non effettato usare
- Parametro 6 – Spread: determina l’offset tra i segnali LFO del canale sinistro e destro
Per quanto riguarda il comportamento sonoro, cominciando dal phaser abbiamo un sound che, per molti, potrebbe essere facilmente associabile all’ impronta sonora dei classici MXR, ma parliamo non solo del Phase 90, ma di tutte le sue varianti (Phase 100 e così via).
Strymon tuttavia eleva il concetto fino a un numero di stadi che quasi nessun pedale analogico (di cui ho memoria) ha mai raggiunto e che permette di ottenere risultati molto interessanti.
Il filter, invece, ricorda per certi versi i vecchi filtri di inviluppo, ma nella modalità wah wah ricorda un suono che va sta i VOX 845 e 847, risultando sì un pochino spigoloso ma non eccessivamente acido.
Ovviamente entrambi questi effetti trovano buona parte del loro utilizzo nel classic rock, ma il phaser non disdegna certamente generi moderni, tutt’altro, il suo numero elevato di stadi permette usi molto ampi e creativi.
Nella prossima puntata inizieremo a vedere le altre modulazioni che fanno parte del mondo “vintage” oriented…
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