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Dophix, il suono della chitarra da Firenze agli USA

Effetti a pedale completamente handmade e fatti in Italia, oggi ne parliamo con Andrea Pratesi, uno dei fondatori di Dophix.

Il panorama degli effetti a pedale per chitarra è quantomai vario e variopinto, ma da un po’ di anni c’è un nome nel nostro Paese che non ha smesso di far breccia nel cuore e nelle pedaliere di tanti appassionati della sei (e sette, otto, etc…) corde, Dophix.

Dalla bellissima Firenze, Dophix è una creatura generata da un “power trio” composto da Andrea, il vulcano di idee che porta avanti il business d’impresa, Stefano, la “mente pulsante” ossia il progettista di tutti i pedali, e Federica, che supervisiona ogni dettaglio grazie al suo spiccato gusto femminile.
Sul loro sito si descrivono senza riserve, il che ci dice già molto su quanto il marchio toscano voglia restare umanamente in contatto con i propri clienti.

Questo lo fa sin dalla sua nascita anche grazie alla sua costante presenza alle più famose fiere nazionali e internazionali (NAMM di Los Angeles), portando con sé il proprio nutritissimo seguito di endorser/dimostratori che include sia grandi nomi della “vecchia guardia”, sia giovani talenti che stanno compiendo il loro cammino verso la notorietà.

Oggi abbiamo l’occasione di fare quattro chiacchiere con Andrea Pratesi e di farci raccontare il passato, presente e futuro di Dophix!

Una foto di gruppo dal NAMM 2020
Una foto di gruppo dal NAMM 2020

La vostra storia è relativamente giovane, inizia nel 2015, anno in cui l’universo dell’effettistica a pedale era già esploso e più che espanso. Con quali criteri vi siete affacciati in un mondo già piuttosto affollato e con quali “armi segrete”?

Il progetto è nato dalla pura passione verso il mondo dell’effettistica. Stefano è un chitarrista e ingegnere e si costruiva gli effetti da solo. Io sono un altro chitarrista appassionato di effetti, ci ha fatti conoscere un amico comune.
Dopo appena 10 giorni siamo andati dal notaio per aprire una società perché credevamo in questo progetto coinvolgendo anche Federica. Abbiamo iniziato nel 2015-2016.
Si può dire che è stato un vero e proprio colpo di fulmine!

La passione però non basta, sia io che Stefano che Federica abbiamo delle specifiche professionalità nel mondo del marketing, finance e ingegneria. Unendole abbiamo dato vita ad un brand che ha iniziato da subito a crescere e “farsi le ossa” nel mercato USA.

Dophix team
Da sx: Federica, Stefano e Andrea

Nella vostra filosofia le espressioni “fatto in Italia” e “realizzato a mano” sono di primaria importanza. Dalla progettazione al prodotto finito, quali sono le vostre tipiche fasi di lavoro e come nasce l’idea per un nuovo effetto?

La nascita di un effetto coinvolge non solo noi ma anche gli artisti/amici che frequentando il nostro Laboratorio.
Tutta la parte di progettazione è compito di Stefano è lui che ha l’arte di trasformare le idee in circuiti. Per esempio la nascita del Michelangelo Overdrive Plus con Giuseppe Scarpato è stata documentata in 6 puntate, un vero e proprio”taglia e cuci”.

Una volta che il prototipo viene realizzato ci sono dei tempi di test in cui vengono realizzati più prototipi e dati ai nostri musicisti per fare le dovute prove.
Dopo circa 4 mesi Stefano raccoglie tutti i feed e passa alla fase di modifica e realizzazione prodotto finito.

Dophix pedals

Una volta creato il prodotto si passa a tutta la parte burocratica: creazione codice Ean, certificazione, pesi misure, scheda tecnica, istruzioni… per poi passare alla parte di Marketing che attualmente geolocalizziamo presentando prima il prodotto in Europa (area più vicina e di gestione più easy) per poi passare all’America e Resto del mondo.
Con la parola “presentiamo” ho sintetizzato tutto il lavoro relativo a video demo, review, gestione social ecc.

Il vostro catalogo si è ampliato nel tempo e oggi raggruppa nove tipologie di effetto la cui estetica, peraltro, esprime le vostre orgogliose origini fiorentine.
Qual è stato il primo pedale e quale ad oggi rimane il più apprezzato/venduto?

L’estetica è stata una scelta di marketing ben mirata, dato che a Firenze il materiale non manca!
Il primo pedale è stato il David Over Distortion un pedale definito un 4 in 1 (distorsione, Fuzz, crunch e bitt crash) un’arcobaleno di sfumature.

Dophix pedals

Il più venduto (anche se è uscito anni dopo il David) è il Michelangelo Overdrive Plus con il quale siamo stati inseriti durante il Summer Namm 2019 di Nashville nel ranking dei 6 migliori pedali della fiera.

Anche l’estetica è cambiata nel corso degli anni e l’attuale minimalismo utilizzato è frutto di una costante ricerca e intervista degli utilizzatori che coinvolgiamo ben oltre il semplice acquisto.
A dire il vero comunque di fiorentino ci sono solo io, Stefano è di Pistoia e Federica di Roccastrada (Grosseto)… comunque tutti toscani!

Dophix pedals

Qual è, invece, l’ultimo effetto nato e, soprattutto, avete un nuovo progetto in cantiere per il prossimo futuro?

Dato che solo Stefano cura la progettazione il nostri tempi sono medio lunghi. Prodotti come il Michelangelo overdrive plus hanno richiesto più di 1 anno di lavoro.

Il prodotto che è uscito dalla fase di prototipo a fine 2021 e il Galileo Optical Tremolo, disponibile per il mercato Europa, e di prossima presentazione al Namm giugno 2022.

Dophix pedals

Da quando è nato il marchio siete stati subito presenti alle fiere di settore, prima italiane e poi anche internazionali, malgrado il brusco stop causato dalla pandemia.
Il vostro approccio è stato subito riconoscibile, anche perché avete incluso nel vostro team tanti bravi musicisti e i vostri stand sono sempre tra quelli in cui si suona di più.
Quanto è importante per voi sia il contatto fisico con i clienti/appassionati, sia l’avere un nutrito roster di artisti/dimostratori al vostro fianco? Alcuni artisti partecipano anche alle fasi di beta testing dei nuovi prodotti?

In parte ho già risposto a questa domanda. Lo staff di artisti per noi è fondamentale. Collaborano con noi su tutto. Ognuno porta le proprie esperienze e conoscenze.
I feed che ci arrivano sono a 360 gradi da tecnicismi del prodotto (parlano con Stefano) a idee di marketing e promo (se la vedono con me e Federica).
Posso raccontare un veloce aneddoto: il primo NAMM a Los Angeles abbiamo chiesto a dieci musicisti se volevano partecipare all’evento con Dophix, di cui però non potevamo coprire con i costi quindi chi veniva doveva pagarsi il biglietto (lo abbiamo chiesto a dieci artisti per avere almeno 4/5 adesioni).

Dophix pedals

Ebbene… abbiamo avuto 10 SI! Quindi Dophix ha investito in vitto e alloggio affittando una villetta nel quartiere vicino ad Anaheim e un pullman guidato dal sottoscritto per gli spostamenti…
Questo format è diventato uno standard. Ormai siamo come una tribù/family più o meno numerosa che si sposta di fera in fiera!

Dophix pedals

Cos’è per voi un “buon suono” e come riconoscete di essere nella direzione giusta durante l’ideazione di un nuovo effetto?

Qui si entra nella sensazione a “pelle”, posso raccontari che quando Stefano è in laboratorio con qualche chitarrista a testare dei prototipi: un silenzio dopo una schitarrata con scambio di occhiate “complici” è già un anteprima di una esclamazione tipo… ca**o come suona!

Dophix pedals

Oltre al catalogo standard, offrite anche qualche possibilità di personalizzazione e/o avete mai ricevuto richieste per progetti totalmente custom?

Si abbiamo ricevuto in passato e anche recentemente ma non è nel nostro business personalizzare tecnicamente un prodotto. Tempi e costi per una lavorazione del genere sono per noi improponibili.

Dophix pedals

Ogni vostro pedale viene testato prima della vendita/spedizione e possiede un numero seriale univoco. Ma il rapporto con il cliente certo non finisce qui, cosa ci puoi dire dell’assistenza post-vendita?

La numerazione univoca serve per tracciare la vita del prodotto e per vedere da dove viene, che versione scheda è, quando è stato venduto ecc.
Il rapporto che si crea con chi ha bisogno di assistenza è quasi un rapporto di amicizia. Fortunatamente non abbiamo percentuali di difettosità ma qualche richieste di riparazione che gestiamo nel nostro lab.
Grazie a servizi come zoom skype abbiamo anche call con clienti usa che chiedono consigli su settaggi.

Dophix pierò pelù finaz

Quale sarà il prossimo appuntamento per incontrarvi dal vivo, sarete presenti ad esempio al Guitar Show 2022 di Padova?

Ufficialmente saremo presenti al Guitar Show 2022 e anche al Namm 2022 in collaborazione con il nostro distributore USA e Canada.
Stiamo valutando anche altre presenze a fiere nazionali e internazionali del 2022, che saranno ufficializzate nel corso dell’anno.
Seguiteci sui nostri canali per rimanere informati.

Maggiori informazioni sul sito ufficiale Dophix.

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