Una chitarra che racchiude un’eredità personale, artistica e sonora. È questo il cuore della nuova collaborazione tra Marcus King e Gibson, che annunciano il lancio della Marcus King ES-345, un modello firmato che affonda le radici nella storia familiare del giovane artista, ma guarda dritto al futuro dei musicisti di oggi.
Una firma con radici profonde
Lla nuova ES-345 in Sixties Cherry prende ispirazione diretta da una Gibson ES-345 del 1962, tramandata dal nonno al padre di Marcus, e infine a lui. Uno strumento con un valore affettivo altissimo, tanto che King la definisce “una presenza rassicurante, che mi ricorda sempre da dove vengo”.
“Quando suono Big Red, è come prendere in prestito la macchina di papà per un giro domenicale. Una rossa fiammante con il tettuccio abbassato”. Un’immagine evocativa che ben sintetizza il legame emotivo con lo strumento originale e, di conseguenza, con questo nuovo modello.
Caratteristiche tecniche della Marcus King ES-345
La chitarra è realizzata interamente a mano dai liutai Gibson nel quartier generale di Nashville, e unisce elementi classici della serie ES a scelte mirate volute dallo stesso King.
Costruita con corpo in tre strati di acero/pioppo/acero e un blocco centrale in acero massello, assicura sustain e resistenza al feedback.
Tra le specifiche più rilevanti:
- Pick-up Custombucker humbucker™
- Cablaggio mono, preferito da King per la massima semplicità ed efficacia sul palco
- Vibrola™ tailpiece fisso, per una maggiore stabilità di accordatura
- Copertura ancora con incisione personalizzata
- Ponte ABR-1 Tune-O-Matic™
- Meccaniche Grover® Rotomatic® con bottoni “kidney”
- Manico in mogano con profilo Rounded (.875” al primo tasto, .975” al dodicesimo)
- Tastiera in palissandro indiano con intarsi split parallelogram in acrilico
- 22 tasti medium jumbo e capotasto Graph Tech®
- Finitura Sixties Cherry e custodia rigida Gibson inclusa
Un set di specifiche che riflette l’essenzialità ricercata da King, eliminando il superfluo per concentrarsi su ciò che serve davvero a chi suona per mestiere.
Un’eredità musicale in continua evoluzione
Marcus King, 29 anni, originario di Greenville (South Carolina), rappresenta già una delle voci più autentiche e riconoscibili della nuova generazione blues e soul americana. Figlio e nipote di musicisti (rispettivamente blues e country), ha iniziato a suonare giovanissimo col padre e da lì non si è più fermato.
La sua carriera discografica ha preso il volo con El Dorado (2020), prodotto da Dan Auerbach, che gli ha fruttato una nomination ai Grammy per Best Americana Album. L’album successivo, Young Blood (2022), ha conquistato la vetta della classifica Billboard Blues, mentre l’ultimo progetto, Mood Swings, firmato da Rick Rubin, ha mostrato un lato ancora più personale e vulnerabile.
King è anche ideatore del Marcus King Band Family Reunion, festival che quest’anno si terrà per la prima volta a Charleston, South Carolina, il 23 e 24 agosto. Una due giorni che vedrà sul palco, oltre alla sua band, nomi come Jamey Johnson, Molly Tuttle, Hiss Golden Messenger e altri ospiti ancora.
Un’estate tra palco e studio
Nel frattempo, Marcus è già in tour con nomi del calibro di Chris Stapleton, Eric Church, Dwight Yoakam e Cody Johnson, portando la sua nuova ES-345 su palchi che contano e a un pubblico sempre più ampio.
A fare da colonna sonora, i nuovi singoli Honky Tonk Hell e Carolina Honey, pubblicati da American Records/Republic Records, due brani che confermano la sua capacità di unire tradizione e attitudine contemporanea.
Per avere informazioni sulla disponibilità di questo e altri modelli, rivolgetevi agli Official Dealer italiani come ad esempio i negozi Sergio Tomassone di Bologna e Roma.
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