Il sodalizio tra Misha Mansoor, chitarrista e produttore dei Periphery, e Jackson Guitars prosegue con l’introduzione di tre nuove versioni della sua signature MM Juggernaut, portando ulteriori dettagli stilistici e funzionali alla già apprezzata serie.
Si tratta di due modelli HT6 e di un modello ET6, ciascuno pensato per rispondere alle esigenze del chitarrista e, più in generale, a quelle dei musicisti nell’ambito del metal più tecnico e del djent.
Nuove finiture, stesso spirito aggressivo
Le nuove HT6 si distinguono soprattutto per le loro finiture cromatiche appariscenti. Il modello Red Crystal cattura immediatamente l’attenzione con il suo rosso vivido, mentre il Blue Sparkle si presenta con un tono più pacato ma altrettanto scenico, una sorta di turchese che si avvicina alle tonalità marine.
Nonostante il design rimanga fedele all’identità Jackson, il corpo è stato lievemente modificato nelle proporzioni per migliorare comfort e bilanciamento.
Costruzione solida e dettagli tecnici
Tutti e tre i modelli condividono una costruzione basata su un corpo in pioppo, manico in acero avvitato con rinforzi in grafite e tastiera in ebano dal raggio piatto da 20″.
I 24 tasti jumbo in acciaio inox assicurano resistenza e fluidità nella performance.
Il ponte è un Jackson HT6 a cordiera passante nei modelli HT, mentre il modello ET6 si affida all’EverTune F6, ormai diventato uno standard per chi ha bisogno della perfetta intonazione anche nelle accordature più particolari.
Pickup MM1
Il vero fulcro del suono risiede nella coppia di humbucker Jackson MM1, progettati su specifiche di Mansoor. Il sistema di selezione a cinque posizioni consente configurazioni inusuali: oltre alle classiche combinazioni manico, ponte e entrambi, sono presenti due modalità di coil splitting che selezionano le sole bobine interne o esterne, ottenendo timbriche vicine a quelle di una Stratocaster, ma con maggiore corpo.
Misha ha più volte dichiarato una certa diffidenza nei confronti del potenziometro del tono. Per questo, la sua Juggernaut include un controllo del tono push/pull: quando è abbassato, non influenza minimamente il suono, evitando interferenze accidentali.
Solo se tirato verso l’alto si attiva effettivamente la funzione di tono. Presente anche un controllo di volume master, per mantenere l’interfaccia utente quanto più semplice e diretta possibile.
L’ET6: per chi non tollera compromessi
Il modello ET6 si distingue per l’introduzione del ponte EverTune, una scelta non casuale. Come spiegato dallo stesso Mansoor, l’affidabilità dell’intonazione garantita da questo tipo di ponte è fondamentale per le sessioni in studio, dove le accordature droppate e le esigenze di stabilità estrema sono all’ordine del giorno.
Anche in questo modello si ritrovano le stesse specifiche generali della HT6, inclusi il corpo in pioppo e la tastiera in ebano con segnatasti bianchi leggermente decentrati.
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