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Guitar Migi alle prese con la Stratocaster di Marco Sfogli

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Iniziamo oggi un articolo a quattro mani su uno strumento “customizzato”, io vi parlerò del lavoro di liuteria, mentre la settimana prossima Fabio Gobbi (F.G.-Cabelpro) vi parlerà del lavoro sull’elettronica e pickups.

La Stratocaster nera di Marco Sfogli è stato un lavoro tanto faticoso quanto divertente per il sottoscritto (visita il mio sito GuitarMigi.it).
Si trattava di un refret in acciaio, installazione dei segnatasti Luminlay, sverniciatura del manico e reliccatura di livello medio, ovvero con le classiche scrostature di vernice ai quattro angoli.
Tengo a precisare che la reliccatura mi è stata richiesta espressamente da Marco, dandomi parametri precisi sul livello desiderato.

Ho quindi smontato tutto, hardware, mascherina, body, manico, rimossi i tasti ecc.
Per prima cosa mi sono assicurato che la tastiera fosse dritta come un fuso, senza avvallamenti o irregolarità, e dopo una leggera livellata precauzionale ho scurito il manico con quella procedura che ho battezzato come “ebanizzazione“, che ha una funzione meramente estetica.

Ho poi proceduto con l’installazione dei tasti Jescar #47104-S in acciaio inossidabile, la misura preferita da Marco, piuttosto bassi, larghezza media.

Ho poi installato i Luminlay (segnatasti fluorescenti visibili anche al buio, NdR), dopodiché ho sverniciato il retro del manico, per rimuovere lo strato plasticoso di trasparente e ottenere un bell’effetto satinato al tatto, e anche “vissuto” del legno, per allinearsi al look relic di body e hardware. 
Ho lasciata intatta solamente la faccia della paletta, per non rimuovere il logo. 

Dopo una passata di olio sulla tastiera e un paio di impregnante color larice e di cera d’api sul retro, ho lasciato assorbire durante il resto del lavoro sul body.

Il body ha fatto da cavia per esperimenti di reliccatura. L’obiettivo era disfarsi di quella lucentezza vetrosa e plasticosa tipica della verniciatura poliuretanica, cosa che stona in uno strumento che si vuole con un look anticato.
Dopo diverse prove ho trovato una maniera per simulare quell’aspetto di debole lucentezza tipico della vernice alla nitro. 

Poi ho proseguito col resto della reliccatura cercando di essere il più realistico possibile e di non farmi prendere la mano, cosa quasi automatica in queste occasioni.
Purtroppo si vedono spesso reliccature non realistiche, con sbeccature in punti impossibili da raggiungere o con la vernice ancora super brillante e perfetta.
Anche l’hardware è stato sottoposto a trattamento di anticatura, ad eccezione del ponte, come richiestomi dallo stesso Marco.
Tutto molto divertente, ma anche faticoso…

Una volta finita la reliccatura, ho lisciato il retro del manico per rimuovere l’eccesso di cera d’api e dare un’ulteriore rifinitura al tatto e ho rimontato il tutto e incordato con Elixir OptiWeb 9/46, e proceduto col setup “Sfogli custom” e un collaudo finale molto intenso, che lo strumento ha superato alla grande.

Marco Sfogli Fender Stratocaster Guitar Migi Custom