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Lo studio della memoria musicale sulla batteria

Quando ci si dedica a una performance in un contesto lavorativo - un'orchestra televisiva, un turno in studio o dal vivo, ecc - tutti i nodi vengono al pettine, è il momento in cui mettiamo a frutto tutto ciò che abbiamo studiato e magari ci accorgiamo che nel prepararci abbiamo trascurato aspetti che prima ci sembra

L’articolo di questo mese che arriva da Percentomusica è dedicato alla nostra capacità mnemonica e alla batteria, con un esercizio del grande batterista Maurizio Dei Lazzeretti.

Quando ci si dedica a una performance in un contesto lavorativo – un’orchestra televisiva, un turno in studio o dal vivo, ecc – tutti i nodi vengono al pettine, è il momento in cui mettiamo a frutto tutto ciò che abbiamo studiato e magari ci accorgiamo che nel prepararci abbiamo trascurato aspetti che prima ci sembravano di secondaria importanza.

Spesso, infatti, nello studio ci si concentra su cose quali la preparazione tecnica, l’improvvisazione ecc. ma talvolta, quando poi suoniamo dal vivo, sono proprio queste capacità a rimanere sacrificate a causa di un’esecuzione troppo rigida e con poco feeling per via della necessità di leggere una parte.

Leggere uno spartito non vuol dire perdere le proprie capacità espressive ma per poterle mantenere occorre avere una straordinaria disinvoltura nella lettura e, in questo, la memoria musicale risulta una grandissima alleata e una risorsa straordinaria.

Migliorare la propria memoria musicale per suonare in modo più espressivo (H2). Maurizio dei lazzaretti ha potuto sperimentare bene nelle sue innumerevoli performance in orchestra, come anche in studio o dal vivo, quanto sia importante mantenere un sound caldo e naturale oltre che proporre un’esecuzione impeccabile. Tra le doti che gli consentono di suonare in questo modo leggendo la partitura c’è anche un’ottima memoria musicale.

Maurizioi Lazzeretti - Time Rudiments

Il metodo Time Rudiments da cui è tratto l’esercizio di oggi

La memoria musicale è dunque un aspetto su cui focalizza la sua attenzione anche quando insegna.
Nel metodo Time Rudiments ha dedicato uno specifico esercizio – chiamato Rhythmic Memory Workout – a questo aspetto. Il workout consente di esercitarsi a memorizzare delle figurazioni scritte portando comunque avanti un’esecuzione in cui l’espressività non va trascurata.

Migliorando la propria memoria musicale diventa possibile alleggerire l’attenzione sulla lettura di ogni singolo rigo, dedicandoci prevalentemente alle variazioni delle parti e mantenendo così il giusto feeling.

Nel video che segue l’esercizio è eseguito da un altro giovane e promettente batterista pugliese, Antonio Maggi. Antonio ha studiato questo esercizio con Maurizio Dei Lazzaretti nell’ambito del Master di Specializzazione Avanzata Multistilistico dell’Accademia Percentomusica di Roma.
Ha poi presentato l’esercizio davanti alla commissione d’esame in cui presenziavano musicisti come Massimo Moriconi, Fabio Zeppetella, Pierpaolo Ferroni ecc. conseguendo il diploma con la votazione massima di 110 punti.

Congratulazioni Antonio e buono studio ai nostri lettori!