Nel 1961, un giovane Paul McCartney si trovava ad Amburgo con i Beatles e, tra gli strumenti in vendita, scorse un basso che catturò subito la sua attenzione: un Höfner 500/1, noto anche come “violin bass” per la forma simile a uno strumento ad arco.
Sentì fin da subito una connessione: la leggerezza dello strumento lo invitava a sperimentare un approccio più “chitarristico” al basso rispetto a strumenti più corposi che lo avrebbero portato a un ruolo più solido e meno libero nel fraseggio.
Nel tempo McCartney ha ammesso che quel basso ha contribuito a definire il suo stile distintivo nei Beatles.
Il furto e la scomparsa misteriosa
Nel 1972, il basso fu rubato da un furgone parcheggiato a Notting Hill, Londra. Dopo l’effrazione, dello strumento non si ebbe più traccia.
Per decenni il destino del Höfner rimase un enigma: molti ipotizzarono che fosse stato scambiato o ceduto come oggetto poco desiderabile, finendo nelle mani di collezionisti inconsapevoli o persino in contesti del tutto estranei al mondo musicale.
La caccia globale e il progetto “Lost Bass”
È solo nel 2023 che la casa costruttrice Höfner lanciò un appello internazionale per ritrovare il basso perduto. Da quella iniziativa nacque il Lost Bass Project, un’indagine condotta dai giornalisti investigativi Scott e Naomi Jones, decisi a ricostruire le tracce dello strumento scomparso da mezzo secolo.
La ricerca li portò in vari angoli di Gran Bretagna, a interrogare testimoni, seguire voci di passaparola e controllare collezioni private e pubbliche.
Nel tardo 2023, la svolta: il basso fu rinvenuto in una soffitta nel Suffolk, Inghilterra. Alcune testimonianze affermano che fosse passato di mano in mano, addirittura scambiato per qualche pinta di birra, per finire nelle mani di Cathy Guest, il cui marito – ormai defunto – l’aveva ottenuto da suo fratello.
Seguì un accordo che riconsegnò ufficialmente il basso a McCartney, accompagnato da una ricompensa consistente: un gesto che, da parte di Macca, aveva un valore simbolico più che materiale. Alcune stime valutano lo strumento oltre i 12,5 milioni di dollari, ma per l’artista il valore sentimentale era ben più grande.
Il ritorno sul palco e l’omaggio in documentario
L’ultimo atto di questa vicenda si svolse sul palco: durante il tour “Got Back” del 2024, McCartney impiegò finalmente quel basso nel concerto finale, eseguendo “Get Back” insieme a Ronnie Wood.
Parallelamente, è in fase di realizzazione un documentario dal titolo provvisorio The Beatle and the Bass, prodotto da Passion Pictures per BBC Arts, con distribuzione tramite Fremantle.
Il film promette di raccontare il percorso dello strumento scomparso e ritrovato attraverso testimonianze, materiale d’archivio e interviste con McCartney stesso. Uno dei produttori afferma che quest’opera offrirà un “viaggio globale” sulle tracce del basso che è considerato da molti «il più importante nella storia del basso».









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